Niente goleada per la squadra amaranto che vince per due reti a zero contro una buona Sancataldese e raggiunge così la quinta vittoria consecutiva
La Sancataldese dell’ex Giovanni Giuffrida (che parte dalla panchina) non ha più nulla da chiedere a questo campionato: i 37 punti conquistati con le unghie e con i denti, significano permanenza nella massima competizione dilettantistica nazionale. E la “cosa” è già di per sé un vero e proprio successo. Dall’altra parte della barricata, la Fenice Amaranto (alias Reggina) è già consapevole di dover battere sia Vibonese che Siracusa per accampare dei “diritti altrimenti impossibili” e non è detto che il “sogno” relativo al “ripescaggio” possa avverarsi in considerazione del fatto che alcune società “potentate” hanno nel mirino la prospettiva di emulare le formazioni Under 23 di Juventus e Atalanta. Si parla, infatti, della discesa sin campo del Milan con i De Laurentiis che, dopo il clamoroso flop di entrambe le società gestite (Napoli e Bari), cercano di “rifarsi” con la discesa in campo della seconda squadra azzurra. Ma attenzione agli orobici che potrebbero fare un brutto scherzo alla concorrenza e salire in Serie B. Sarebbe clamoroso ma non troppo…
Ma ritorniamo “a bomba”: 4-3-3 per la compagine amaranto nella quale c’è da segnalare il rientro di Martiner sulla dorsale di destra con Rosseti e Perri preferiti a Bolzicco e Renelus. Stesso modulo per Eugenio Lu Vito – tecnico siciliano che da due giornate ha sostituito Passiatore (ex calciatore amaranto) – che manda in campo: La Cagnina tra i pali; Brumat, Parisi, Duli e Samake a formare la linea difensiva; Siino, Calabrese e Dampha sulla mediana; Mazza, Varela e Durmush in attacco. Buona la presenza dei tifosi ospiti quantificati in un centinaio di presenze mentre la Curva Sud presenta ampi spazi vuoti e desolanti.
Reggina in gol con Barillà dopo due minuti di gioco: Perri salta un avversario e mette al centro dove il capitano con un sinistro imparabile batte il portiere avversario ponendo il suo undicesimo sigillo in questo campionato.
Dopo la segnatura, la compagine amaranto preferisce fare “accademia” senza infierire più di tanto sulla squadra avversaria che vede in Dampha un centrocampista dai piedi buoni e Brumat difensore arcigno ed esperto. Al 40° primo squillo per gli ospiti con Durmush che impegna Martienz con un buon diagonale. E qui termina la prima parte di gara sporca e dai ritmi fin troppo bassi e sonnacchiosi mentre dagli spalti i tifosi chiedono più impegno da parte di questa società sul fronte marchio, tradizione e storia.
Al 70’ Sancataldese pericolosa con Varela che, ricevuta la sfera da Giuffrida, mandava di poco a lato rispetto al legno destro di Martinez mentre qualche minuto più tardi è Provazza a chiamare alla parata l’estremo difensore avversario anche se i ritmi rimangono bassi.
Al minuto 80’ arriva il 2 a 0 amaranto con Provazza che batte La Cagnina con un destro chirurgico. Pregevole il lavoro di Barillà che controlla e serve un pallone delizioso per il giovane attaccante il quale non lascia scampo al portiere avversario. Sesto suggello per il giovane attaccante reggino in questo torneo. Bravo!
Negli ultimi minuti di gara, la squadra amaranto rimane in dieci per infortunio del neo entrato Zucco in quanto Trocini non ha altri under da schierare ma la Sancataldese non ne approfitta.
Niente goleada della Reggina che, ad ogni buon conto, vince per due reti a zero contro una buona Sancataldese e raggiunge così la quinta vittoria consecutiva in una giornata sicuramente non facile dove la squadra avversaria raddoppiava sistematicamente sui portatori di palla e soprattutto su Barillà, Porcino e Mungo ovvero le menti della manovra amaranto.
Foto e filmati a cura del nostro Genovese Rocco
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