Praticò: “Non credo che Ballarino sia intenzionato a vendere” ma il Sindaco Falcomatà ipotizza l’interesse di un investitore
“La Gazzetta del Sud” ha riportato una dichiarazione di Giuseppe Praticò, “Club Manager” de La Fenice Amaranto (alias Reggina) dove, a proposito di un possibile passaggio di proprietà della società, sostiene che “ad oggi nessuno si è presentato da Ballarino”. Il dirigente amaranto dichiara, inoltre, che il Direttore Generale non sarebbe intenzionato a vendere. Il condizionale, in questi casi, è d’obbligo: il Dottor Praticò, infatti, si è espresso con un “non credo che lui sia intenzionato a vendere” in quanto la sua è da ritenere una “convinzione” e non certamente una “certezza”. Peppe Praticò, insomma, esprimerebbe una sua semplice “opinione”. D’altronde, ad oggi, nessuno si sarebbe palesato col Professor Antonino Ballarino nonostante le dichiarazioni del Sindaco Giuseppe Falcomatà che, durante un programma sportivo si è espresso in questi termini in merito all’interesse di possibili investitori nel sodalizio reggino: “Noi abbiamo la necessità di non perdere l’esperienza di chi, per rapporti e relazioni, può portare investitori in città” riferendosi a Lillo Foti salvo poi puntualizzare un concetto che non fa una piega: “Chi vuole investire non soltanto nella società, ma vuole un impegno più a 360 gradi, parla col sindaco. Per chi vuole investire anche nella società, quando sarà il momento, parlerà anche col direttore generale dell’attuale società“. La possibilità di avvalersi dell’esperienza di Foti fa però sorgere più di qualche perplessità: l’ex “Presidentissimo” capace di far conoscere la Reggina al grandissimo pubblico grazie a nove meravigliosi campionati di massima serie, ha infatti operato in un calcio totalmente diverso dove con quattro spicci si poteva pretendere di allestire una squadra competitiva. Oggi – e qui ci preme ribadirlo – il calcio è tutt’altra cosa in quanto solo i potenti ed i potentati possono sperare di “cavarsela”. Nel contempo fa enormemente piacere che il Sindaco Falcomatà si stia adoperando per costruire un “qualcosa di futuribile” non foss’altro perché gli ipotetici investimenti riguarderebbero non solo il comparto sportivo. Ben venga, quindi, chi con onestà, lungimiranza e competenza sia disposta ad impegnare capitali in una città come Reggio Calabria rendendola moderna, all’avanguardia ed appetibile ad altri e più grossi investitori. Per una questione induttiva – e perché no conseguenziale – anche il sodalizio amaranto potrebbe avere risvolti e risultati positivi. Ad ogni buon conto, fare voli pindarici non serve a nulla anche perché al momento questo “fantomatico” imprenditore o facente parte di un gruppo di investitori, si sarebbe palesato solo con il Sindaco omettendo per il momento di parlare con l’attuale società. Sarebbe come accendere il fuoco sotto il calderone mentre il porcello si trova a scorrazzare sul cocuzzolo della montagna. Per tale motivo, quindi, il Dottor Praticò ha aggiunto: “La dirigenza ha progetti ambiziosi e invito i tifosi a darci fiducia. Se ci troviamo in D la colpa non è nostra. A noi piace dare risposte con i fatti perché le chiacchiere non ci appartengono”. E chiude con una punta di sarcasmo: “Il marchio? Ci proveremo e stiamo lavorando anche per questo. Ballarino è un imprenditore lungimirante. Reggio prima del nostro avvento è stata presa in giro con slogan roboanti. Si parlava addirittura di serie A, invece è arrivato l’ennesimo fallimento”.
Inoltre, nei giorni scorsi, il dirigente amaranto ha parlato anche di ripescaggio definendolo “non del tutto utopico”. Queste le sue parole: “I numeri non mentono mai: nelle ultime venti partite abbiamo conquistato 41 punti, due in meno del Siracusa e sei in più della Vibonese. Nel girone di ritorno – ha affermato il Club Manager – si è cambiata decisamente marcia e non possiamo che essere contenti. Il ripescaggio non è una semplice utopia, vogliamo giocarci i play off fino in fondo. Se ci sarà qualche defezione – ha aggiunto Praticò – la società non si tirerà indietro. Sarebbe fantastico lasciare la serie D con un anno di anticipo rispetto ai programmi come successe a noi nel 2016. Diversamente – conclude – punteremo a vincere il prossimo campionato. Basteranno a mio parere due-tre innesti per compiere il salto di qualità. Riteniamo di avere una rosa competitiva. I direttori hanno operato in maniera eccellente e stanno pianificando il futuro“. Da quanto si evince, quindi, Giuseppe Praticò ha le idee ben chiare su tutto. Ora bisogna sapere se anche il sodalizio ha gli stessi propositi, gli stessi scopi, gli stessi progetti e quelle possibilità economiche per perseguirli. Il tutto ruota intorno a questa dinamica.
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