Perché gli amaranto hanno avuto la meglio sul Locri. È bastata una mossa semplice ma efficace
Nel calcio ci vuole tanta calma. E oltre a questa virtù, Mister Trocini oggi ha dimostrato di sapere leggere in modo chiaro le partite in corso d’opera. Nella prima frazione di gioco, la squadra amaranto ha stentato concedendo campo, spazio vitale e iniziativa all’avversario che aveva conquistato il centrocampo disponendosi con un abbottonato 4-5-1 in fase di non possesso che si trasformava in un ben strutturato 4-4-2 nella fase di costruzione. Nel momento in cui la Reggina prendeva palla, Pasqualino e Morrone si allargavano andando a ingolfare le corsie esterne col compito specifico di controllare e seguire Provazza e Renelus fino in capo al mondo; nel contempo De Leonardis – da una parte – e Costa – dall’altra – si appiccicavano come sanguisughe a Barillà e Porcino limitandone il raggio d’azione. Ne conseguiva che la manovra amaranto risultava sterile, lenta e approssimativa, con i padroni di casa che si aprivano a ventaglio nel momento in cui l’avversario perdeva palla. Il gol di Costa ne è l’esempio lampante: Pasqualino ruba palla a Renelus, si incunea e mette in condizione Chiricosta di servire Costa che non sbaglia. Intorno alla mezzora, Trocini – da allenatore navigato qual è – ha operato le contromosse invertendo Provazza – spedito a sinistra – e Renelus – a destra – così da creare superiorità numerica nel settore dove Porcino e Barillà stavano avendo le principali difficoltà. Da quel momento il Locri sparisce dal campo e la Reggina dilaga: è bastata una doppia mossa per impossessarsi delle chiavi del centrocampo e di schiudere la difesa avversaria come si apre una scatoletta di tonno. Poi il maggior tasso tecnico degli uomini di Trocini (e quel pizzico di fortuna che non guasta mai) ha fatto la differenza su una squadra che si è fin troppo demoralizzata. Anche oggi prima Rosseti e dopo Bolzicco – entrato al posto dell’ex Latina – sono rimasti a “secco”. Anche in questo caso la “colpa” è da ascriversi al tecnico amaranto, che utilizza le punte centrali come boe e non propriamente come finalizzatori. È il suo modulo, infatti, che prevede la presenza di una punta centrale che apre spazi per gli inserimenti degli esterni e dei centrocampisti. Niente di rotto anche se – a dire il vero – sarebbe bello vedere qualche gol in più da parte dei due attaccanti. Chissà: Tomas Bolzicco e Lorenzo Rosseti saranno gli artefici della vittoria su Vibonese prima e Siracusa dopo. Hai visto mai?…
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