Però, com’è strana la vita di un allenatore!
di Rocco Genovese
Progetti, obiettivi, programmi e proclami che spesso e volentieri vengono sbugiardati da qualche risultato sfavorevole, talvolta addirittura prima che finisca l’estate
Si sta (in panchina) come d’autunno, sugli alberi le foglie…

Nella settimana in cui Daniele De Rossi è stato giubilato 3 mesi dopo un rinnovo triennale e, di contro, Paulo Fonseca ha disfatto le valigie e sfatato il tabù derby, anche sul nostro mister Pergolizzi si è detto tutto ed il suo contrario: dopo le stucchevoli lodi agostane e le prime perplessità per la sudata (e non solo per l’umidità) vittoria di Barcellona Pozzo di Gotto, silenziate unicamente dal risultato finale, è bastato un non del tutto meritato rovescio casalingo per fargli perdere lo status di “valore aggiunto” ed incoraggiare una manciata di cronisti ed opinionisti a muovere timide critiche su scelte di formazione ed esclusioni.
Se la sconfitta con la Scafatese non è stata frettolosamente archiviata come “incidente di percorso” ma, anzi, è stata un’occasione per riflettere ed imparare, lo capiremo nel prossimo futuro, perché è pacifico ammettere che il successo di ieri al “Fresina” è stato ottenuto contro un avversario di livello nettamente inferiore e che ci ha spianato la strada fin dall’avvio (al netto della reazione a cavallo tra i due tempi, che ha portato alla rete del parziale 1-2), ma non sarebbe corretto minimizzare i meriti di squadra e guida tecnica, perché il campionato sarà conquistato dalla formazione che avrà commesso meno “passi falsi” delle avversarie, e l’obiettivo di tornare da Sant’Agata di Militello con i 3 punti è stato raggiunto.
Certamente, non possono apparire casuali i debutti da titolare di Cham e del redivivo Martinez (“eh, ma in serie D tutte le squadre giocano con il portiere under, soprattutto quelle che puntano ad un campionato di vertice“, no?), così come gli esordi stagionali di Malara, Provazza, Rajkovic ed Ingegneri (e persino quello di… Ballarino al seguito della squadra): per molti di loro l’assenza delle ultime settimane è sembrata ingiusta, se non addirittura dettata da motivazioni non squisitamente tecniche o dovute allo stato di forma, ed in una rosa forse troppo numerosa come la nostra avere “scontenti” e “gruppetti” sarebbe un errore esiziale.

Il 13 ottobre è ancora lontano, ed il doppio turno casalingo con Ragusa ed Acireale capita a fagiolo: non sarà facile arrivare allo scontro diretto di Siracusa con altri 6 punti in classifica, ma sarà interessante vedere come ci si approccerà con squadre che potrebbero presentarsi al “Granillo” con l’intento di chiudersi, lasciare agli amaranto l’iniziativa e sfruttare al massimo ogni disattenzione (ed in queste prime 3 giornate le disattenzioni sono state anche troppe, visto che nessuno dei 3 portieri avvicendatisi fin qui è riuscito a mantenere la porta inviolata, ed in difesa si dovrebbe registrare più di qualcosa, ad esempio le marcature sulle palle inattive).
Sarà pur vero che “quest’anno è diverso, è un campionato molto equilibrato e non c’è il Trapani della situazione“, però al momento al comando c’è una sola squadra, a punteggio pieno, con 9 reti all’attivo e nessuna subìta, ed è tutto da dimostrare che calerà alla distanza.
“Ma intanto il sole tra la nebbia filtra già/
Il giorno come sempre sarà“







Rispondi