Passiatore e Torrisi dispongono i propri calciatori secondo uno speculare 4-2-3-1 con tante novità. Nella Reggina, infatti, rientra Ragusa dopo un mese di assenza e Salandria dal primo minuto con Pellicanò confermato in attacco. Dall’altra sponda Mbaye è uomo per tutte le stagioni con Diaz trequartista e Tchouna unica punta.

Primo tempo inguardabile

Il primo acuto è di marca amaranto con Ragusa che lambisce il palo dopo sei minuti di gioco. Poi noia e solo noia tra due squadre che si affrontano al piccolo trotto e lontano dalle rispettive aree. Pericoloso Mbaye al 22’ con un colpo di testa che finisce a lato mentre nell’azione successiva Lanzillotta di testa chiama all’incredibile parata il portiere di casa. Non è certamente una partita da tramandare ai posteri quella tra due squadre che attaccano al “viva il parroco” senza qualità, intelligenza e raziocinio. Al 44’ Pellicanò è costretto ad uscire per infortunio, sostituito da Ferraro che rientra dopo un mese. Il primo tempo si chiude col risultato ad occhiali in quello che si può identificare come zero assoluto, una delusione cocente che mette in evidenza tutta la mediocrità amaranto contro un avversario che mostra limiti compassionevoli. Così non va, non può andare.

L’imponderabile è sempre dietro l’angolo

La ripresa si apre con una conclusione di Mazzone (imbeccato da Donato Distratto, il migliore in assoluto) che esalta i guantoni di Summa. La squadra di Torrisi risulta impaurita, balbettante, arrendevole e incapace di produrre un qualcosa di accettabile. In alcuni frangenti, addirittura in balia dell’avversario. Basti dire che sono i calciatori di Passiatore a prendere sistematicamente le seconde palle, a vincere qualsivoglia contrasto mentre la Reggina, appunto, non riesce a fare due passaggi di seguito. Anche le entrate di Edera e di Di Grazia (rispettivamente al posto di Salandria e Palumbo) servono davvero a poco giacché la compagine di Torrisi non riesce a superare la metà campo ed a produrre gioco quanto meno accettabile. Ripetiamo: lo zero assoluto per una squadra senza attributi, dignità e amor proprio. A 10 minuti dal termine entra Fofana in luogo di Mungo che si è sacrificato a rincorrere i portatori di palla avversari. C’è comunque da dire che il tecnico amaranto ha cercato di trasformare il 4-3-1-2 in 4-4-2 e in alcuni frangenti in 4-1-4-1 ma senza ottenere risposte apprezzabili dal campo e da una squadra che peggiora di giornata in giornata. C’è però da sottolineare che l’Enna usa le maniere forti, cerca lo scontro fisico e soprattutto fa diventare sporca una partita già inguardabile di suo: in queste condizioni è difficile giocare al calcio.

E allora? E allora succede che gli uomini di Torrisi si ricordano che l’imponderabile è sempre dietro l’angolo cosicché a cinque minuti dal termine Edera sventaglia al centro dell’area dove Ferraro prende l’ascensore e colpisce imperiosamente di testa battendo l’incolpevole Loliva che non può fare altro che raccogliere la sfera in fondo al sacco. Da sottolineare che il gol dell’attaccante amaranto è stato festeggiato da tutti i compagni in campo e quelli in panchina oltre ai componenti dello staff e ai dirigenti. Prima ciò non succedeva.

C’è però ancora tempo per l’espulsione di un Momo Laaribi nervoso come non mai per un fallo su un avversario.

Urgeva una vittoria arrivata in qualche modo

Vittoria doveva essere e vittoria è stata anche se giunta sul fotofinish e tramite una partita brutta, sporca e piena di insidie. Una vittoria voluta senza patire sofferenza alcuna, liscia come l’olio ma nel contempo inguardabile e quindi povera di spunti e di emozioni sia da una parte che dall’altra: oltre alla parata su Ragusa all’alba della gara, abbiamo dovuto annotare un solo intervento “vero” di Summa su Mazzone all’inizio del secondo tempo. Poi il nulla. Questo è la regola del calcio: ti difendi, issi un muro ed alla prima occasione colpisci l’avversario. E la Reggina con questa vittoria supera in classifica Enna, Gelbison e Vigor Lamezia in un sol colpo

Una replica a “A Enna tutto è bene quel che finisce bene”

  1. […] L’Enna si arrende alla Reggina all’ultimo respiro grazie al colpo di testa di Ferraro che batte il portiere di casa (leggi qui) […]

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