Profilo, carriera e filosofia tattica del tecnico siciliano
La Reggina volta pagina. Dopo l’esonero di Bruno Trocini, la società amaranto accoglie Alfio Torrisi, tecnico siciliano classe 1982, reduce dalle esperienze a Trapani e Matera. Un profilo giovane ma già esperto, che negli ultimi anni ha saputo costruirsi una reputazione importante nel calcio dilettantistico grazie ai risultati ottenuti e a un’idea di gioco moderna, fondata su intensità, pressing e coralità. (Qui la notizia)
Dalle radici siciliane ai successi con il Trapani
Torrisi nasce calcisticamente nella provincia etnea, muovendo i primi passi da allenatore nelle categorie minori con l’Aci Sant’Antonio Calcio, club che guida per quattro stagioni (dal 2017 al 2021).
In quel periodo getta le basi della sua filosofia tattica: difesa ordinata, costruzione dal basso e ricerca costante del possesso palla. Con l’Aci Sant’Antonio diventa una figura di riferimento nel calcio dilettantistico siciliano, fino a guadagnarsi la chiamata del Paternò Calcio, con cui disputa la stagione 2021/22 in Serie D.
A Paternò, Torrisi mette in mostra una buona organizzazione e la capacità di adattarsi alle caratteristiche della rosa, chiudendo la stagione con 37 partite, 14 vittorie e una media punti di 1,41.
Risultati che attirano l’attenzione del Trapani, società ambiziosa e desiderosa di tornare tra i professionisti.
L’exploit al Trapani: la consacrazione
Al Trapani Torrisi trova la definitiva consacrazione.
Subentra nel gennaio 2023 e, nel giro di pochi mesi, trasforma una squadra spenta in una macchina da punti.
In 68 partite complessive alla guida dei granata conquista 52 vittorie, appena 6 sconfitte e una media punti straordinaria di 2,44 — numeri che testimoniano la sua efficacia e la solidità del suo progetto tecnico.
Sotto la sua gestione, il Trapani diventa una delle formazioni più spettacolari della Serie D: pressing alto, linee corte, uso sapiente degli esterni e un’identità chiara in ogni fase di gioco.
Un calcio pragmatico ma brillante, capace di esaltare i singoli all’interno di un collettivo molto organizzato.
L’esperienza al Matera e l’addio anticipato
Nell’ottobre 2024 Torrisi accetta la sfida di Matera, in un contesto complesso e con ambizioni di rilancio.
In 15 gare raccoglie 5 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte, con una media punti di 1,40: risultati non esaltanti ma frutto di una rosa costruita in corsa e di margini di crescita ancora ampi.
L’esperienza si conclude a febbraio 2025, dopo 105 giorni in panchina, lasciando comunque il segno per il rigore professionale e la capacità di tenere compatto il gruppo in un momento difficile.
L’identità tattica: il 4-2-3-1 come marchio di fabbrica
Negli ultimi due anni Alfio Torrisi ha trovato nel 4-2-3-1 il modulo ideale per esprimere la propria idea di calcio.
Un sistema che gli permette di coniugare equilibrio e aggressività, con due mediani dinamici davanti alla difesa e un terzetto offensivo alle spalle dell’unica punta.
Il suo 4-2-3-1 non è mai statico:
- in fase di possesso, i terzini si alzano a sostegno della manovra e uno dei mediani si abbassa a costruire;
- la trequarti è mobile e orientata al gioco tra le linee;
- le ali si accentrano spesso per lasciare spazio agli esterni bassi;
- il pressing in uscita è organizzato, con i trequartisti che indirizzano il gioco avversario verso l’esterno.
Torrisi pretende intensità, compattezza e mentalità offensiva, ma senza rinunciare al controllo.
Le sue squadre difficilmente si fanno sorprendere in ripartenza, e il lavoro tattico sui reparti è uno dei punti di forza che più lo distinguono.
Perché la Reggina punta su Torrisi
La scelta della Reggina di puntare su Alfio Torrisi non è casuale.
La società amaranto ha bisogno di una scossa, ma anche di una visione tecnica a medio termine. Torrisi rappresenta proprio questo:
- Gioco propositivo e moderno, con attenzione ai dettagli e cura delle transizioni.
- Capacità di valorizzare i giovani e ottenere il massimo da organici non stellari.
- Carattere e comunicazione diretta, apprezzata negli spogliatoi.
- Mentalità vincente, costruita con i risultati sul campo, non con le parole.
Dopo le difficoltà della gestione Trocini, la Reggina ha bisogno di un tecnico capace di restituire entusiasmo a un ambiente che vive di passione. Torrisi, da questo punto di vista, sembra l’uomo giusto: determinato, preparato e con la voglia di dimostrare di poter fare il salto definitivo in una piazza importante.
Le prime sfide in amaranto
Torrisi dovrà affrontare sin da subito alcune priorità chiare:
- Restituire un’identità tattica a una squadra che appare spenta e prevedibile.
- Ricostruire la fiducia tra spogliatoio e tifoseria, oggi ai minimi storici.
- Rendere pericolosa la manovra offensiva, finora sterile e priva di soluzioni.
- Scegliere gli uomini giusti per dare equilibrio e ritmo al centrocampo.
La piazza di Reggio Calabria non concede molto tempo: servono risultati immediati, ma anche la sensazione che la squadra torni a lottare con fame e coraggio.
La rinascita passa da Torrisi un allenatore che conosce la Serie D
La Reggina è di fronte all’ennesimo bivio della sua storia recente.
L’arrivo di Alfio Torrisi potrebbe rappresentare la fine di un ciclo negativo e l’inizio di una nuova era di stabilità tecnica.
Non sarà facile, ma il tecnico siciliano ha già dimostrato di saper costruire e vincere, anche in contesti difficili.
Adesso lo attende la sfida più affascinante e complessa della sua carriera: ridare orgoglio e dignità alla maglia amaranto.
📋 Scheda tecnica – Alfio Torrisi
| Squadra | Dal – Al | Partite | V | N | S | Media punti |
|---|---|---|---|---|---|---|
| FC Matera | 28/10/24 – 10/02/25 | 15 | 5 | 6 | 4 | 1,40 |
| FC Trapani 1905 | 27/01/23 – 02/09/24 | 68 | 52 | 10 | 6 | 2,44 |
| Paternò Calcio | 30/07/21 – 30/06/22 | 37 | 14 | 10 | 13 | 1,41 |
| Aci Sant’Antonio Calcio | 19/06/17 – 30/06/21 | — | — | — | — | — |






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