Moduli speculari sia per Bruno Trocini che per Tony Lio. I due tecnici infatti mandano in campo i propri giocatori secondo uno spregiudicato 4-3-3 che prevede corsa, intensità e inserimenti. Nella Reggina si rivedono Lanzillotta sull’out di destra, Zenuni che si piazza sulla mediana di sinistra, Palumbo utilizzato da interditore destro e Montalto al centro dell’attacco. Partita abbastanza sonnacchiosa in un primo tempo avaro di emozioni se non per il rosso a Fomete alla mezzora esatta per fallo da ultimo uomo su Haberkon che risultava, però, molto defilato sulla sinistra e lontano dal portiere avversario. L’uomo in meno non scalfiva minimamente la squadra amaranto che sfiorava la rete con Zenuni per poi passare in vantaggio grazie all’autorete di Pantano a conclusione dell’ennesima scorribanda dell’italo-albanese.

Tutto sommato il risultato parziale rispecchia le forze in campo e, mentre i padroni di casa si cercano con scambi veloci ma per lo più frenetici e dovuti solo al caso e quindi errati, la squadra amaranto cerca di essere concreta utilizzando le linee esterne quanto più possibile con tanto ragionamento e improvvise verticalizzazioni.

La ripresa si apre con la traversa colta da Diogo sugli sviluppi di una rimessa laterale sebbene Boschi fosse sulla traiettoria. Laaribi è fin troppo nervoso e dopo il giallo, Trocini lo sostituisce con Mungo così come a venti minuti dal termine Edera prende il posto di Grillo autore di una buonissima prova. Al 77’ Reggina vicina al raddoppio: dapprima è Correnti a crossare dalla destra verso Edera che tira prontamente ma colpisce in pieno il portiere avversario che compie così un vero miracolo. Un minuto dopo, sempre l’ex Torino, sfiora la traversa direttamente da calcio di punizione con Giuliani battuto. Rispondeva il solito Haberkon al minuto 85 con un tiro abbastanza velleitario col pallone scaraventato in Curva dove fan festa i trenta tifosi amaranto presenti a Sambiase.

Seppur in inferiorità numerica dal 33’, la Reggina si è comportata da squadra compatta, esperta, organizzata, forte e votata al sacrificio. Manca – magari – l’apporto vero di gente come Laaribi che non riesce ancora ad essere il Laaribi dello scorso anno. Buone le prove di Zenuni, poi uscito per infortunio, Correnti che ha fatto i solchi sulla fascia di competenza, Montalto che ha giocato per i compagni nonché la difesa in blocco che non ha mai tentennato. Il Sambiase ha cercato di impensierire la formazione di Trocini ma non ci è riuscito perché l’avversario, molto più “sgamato”, ha bloccato le fonti del gioco con un pressing altissimo.

Il prossimo avversario della Reggina in Coppa sarà la Nocerina che oggi ha regolato la Gelbison col risultato di 4 a 2.

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Una replica a “Reggina: missione compiuta in Coppa”

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