Esclusiva Albamaranto.com: Campionato di serie D, atto finale di questo torneo ancora incerto in coda e in testa
di Domenico Romeo

Tante squadre invischiate nella zona play out, due sole squadre in testa per una promozione diretta: per la seconda in classifica saranno play off. Destini incrociati per Reggina, Siracusa, Sancataldese e Nuova Igea Virtus: promozione diretta e salvezze conseguite si incontreranno in un pomeriggio di inizio maggio in cui i verdetti, al termine dei 90 minuti, saranno definiti. Siracusa e Reggina sopra tutte, sotto di loro, il vuoto.
Incontriamo un ragazzo serio, maturo, con la testa sulle spalle: Angelo Della Guardia, classe 1995, difensore giallorosso che domenica prossima avrà l’onore e l’onere di tentare di fermare le incursioni aretusee. Ma Angelo Della Guardia è anche una figura poliedrica dello sport, perché non solo calciatore, ma anche modello e tentatore del programma “Temptation Island” nell’edizione 2021.

Complimenti per la salvezza conseguita. Ad un certo punto della stagione sembravate risucchiate in un vortice, ma ne siete usciti davvero bene. “Con l’arrivo del nuovo mister siamo effettivamente usciti da una situazione davvero brutta in cui eravamo messi in classifica. Ci abbiamo creduto e sono arrivate un filotto di vittorie una dietro l’altra anche se, non nascondo, che il ritiro dell’Akragas ci aveva inizialmente dato un contraccolpo psicologico avendo “perso” sei punti in classifica guadagnati sul campo. Questa situazione ci ha portato uno scossone negativo con prestazioni sotto tono dovute a questa nuova “penalità” inattesa. Con l’impegno sono arrivate le vittorie contro Sancataldese e Ragusa e siamo usciti con forza ad arrivare ad una salvezza davvero voluta e meritata”.
L’anno scorso lei in rosa, un titolare inamovibile, poi a fine stagione è andato via per poi ritornare a gennaio scorso. Come mai questo trasferimento a fine estate scorsa? “Andai a Gaeta credendo di confrontarmi con una nuova esperienza che mi avrebbe dato stimoli e maggiori successi, ma ciò non è avvenuto, non ho trovato le condizioni che ritenevo di trovare. Ringrazio la società della Nuova Igea Virtus che mi ha fatto ritornare, per me stare a Barcellona Pozzo di Gotto significa stare a casa”.

Corsa salvezza, tante squadre implicate: Locri (che oggi ha cambiato allenatore nuovamente, riprendendo Cozza in panchina), Città di S. Agata, Acireale, Enna, Castrumfavara e Licata. Un minestrone, a quanto pare. Da calciatore di una squadra ormai salva, che idea si è fatto per questo fine campionato in zona play out? “Lo dico con molta franchezza: è tutto aperto. Non esistono risultati impossibili, è un finale di campionato equilibrato in bassa classifica ed è lo specchio di un torneo che è stato da sempre e per lo più livellato verso il basso, basta pensare che fino a qualche domenica scorsa sia noi che il Pompei eravamo invischiati in piena lotta salvezza e sono bastate un paio di vittorie per ribaltare il tutto. Credo che saranno favorite, per quest’ultima giornata, le squadre che giocheranno in casa per via del fattore campo. Avere tutto il pubblico dalla propria parte che spinge non è cosa di poco conto, anzi, è un elemento aggiuntivo”.
Andiamo nella zona caldissima della classifica. Siracusa e Reggina incontreranno rispettivamente Nuova Igea Virtus, cioè voi, e Sancataldese. Due squadre per un posto. Che previsioni hai in merito? “Le rispondo subito con una premessa: se non ci fosse stato il ritiro dell’Akragas il Siracusa sarebbe stato ancora a più quattro e avrebbe già vinto il campionato perché, meritatamente, è stato primo in classifica dalla prima giornata di campionato. Dall’altra parte c’è una realtà importante come la Reggina che per storia e blasone non c’entra nulla con la categoria, si trova un punto sotto la prima e sta facendo un campionato formidabile inanellando una serie incredibile di vittorie consecutive, da record. Due squadre, quindi, fortissime che hanno fatto un campionato a sé, che meriterebbero entrambi di vincere il torneo, questo è fuor di dubbio. Così come per la zona bassa della classifica, difficile prevedere risultati ovvi o scontati”.
Sarete arbitri di una promozione che all’ultima giornata potrebbe andare o a Siracusa o a Reggio Calabria. Da quanto emerge dai media, l’ambiente della tifoseria barcellonese sta creando molte pressioni su voi affinché possiate vincere, in virtù sia di un antico campanilismo e, probabilmente in virtù delle “incomprensioni” accadute nella gara d’andata. Posta tale premessa, la domanda è la seguente: dove troverà una squadra già salva gli stimoli per affrontare una squadra che è obbligata a vincere per garantirsi il primo posto e la vittoria del campionato? “Preciso che io nella gara di andata non c’ero, disconosco eventuali fatti accaduti che, quindi, non mi appartengono e non mi interessano, ma lo dico senza alcuna remora: noi entreremo in campo per vincere, per giocarci la partita. Lei ha parlato di stimoli e gli stimoli vengono già da soli entrando in campo da salvi, incontrare al cospetto la capolista provando il desiderio di dimostrare di essere all’altezza e di giocarsela senza alcun timore reverenziale. Noi entreremo in campo motivati, per vincere, per rispetto della nostra piazza, della nostra società che ha fatto sacrifici unitamente al nostro mister che, logisticamente, si è sacrificato più degli altri. Noi vogliamo chiudere in bellezza questa ultima giornata di campionato. È chiaro che tutto può succedere in campo, è una partita aperta a ogni risultato”.

Lei prima ha citato il caso Akragas. Dopo gli ulteriori ritiri di squadre in serie C a campionato in corso, che contromisure adeguate bisognerebbe adottare, secondo lei, affinché le categorie possano vivere in un equilibrio atto a non destabilizzare le sorti di un torneo? “Ci vogliono delle garanzie economiche ben chiare da parte delle società di calcio. Oggi, purtroppo, la dimensione calcio è molto difficile, ma ritengo bisogna trovare un punto di incontro fra norme federali, possibilità economiche delle società e calciatori stessi. Il calcio è un indotto importante che permette a numerose famiglie di vivere, bisogna agire con serietà nell’interesse di tutti. In relazione a queste situazioni accadute a diverse squadre, credo che altre squadre potrebbero avere analoghe ripercussioni economiche da qui a breve e si apriranno le strade a nuovi ripescaggi…”
Per la presente intervista, si ringrazia, per la disponibilità prestata, oltre al calciatore in questione, la società della Nuova Igea Virtus
Domenico Romeo






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