A Siracusa potrebbe scendere in campo il difensore Adejo sebbene sarebbe stato più utile prendere un goleador. E Bandecchi sarebbe disposto a fare regali ai reggini

Tanta carne al fuoco per ciò che concerne quella che – testardamente – continuiamo a chiamare Reggina suscitando, magari, le ire di coloro che vedono col fumo negli occhi la nuova proprietà. A noi, molto sinceramente, interessa poco o nulla perché questa formazione e questa società rappresentano calcisticamente pur sempre la città, il colore della maglia è sempre amaranto e i tifosi sempre quelli. Tutt’al più è la nuova società a dover fare le cose “per bene” affinché i “desaparesidos amaranto” tornino in massa, innamorati più che mai di questi colori.
Iniziamo col ritorno di un degno figlio del Sant’Agata, quel ragazzone che in amaranto ha disputato un qualcosa come 160 gare ufficiali (tra A e B) siglando, tra l’altro, 3 reti. Stiamo ovviamente parlando di Daniel Adejo che indosserà fino al 30 giugno la maglia numero 2 arricchendo – ripetiamo – di esperienza e potenza propulsiva la difesa di Bruno Trocini. Il tecnico amaranto dovrà valutare se gettarlo subito nella “fossa dei leoni” nella delicata trasferta di domenica prossima contro il Siracusa reduce dalla prima sconfitta in campionato per 2 a 1 in casa dell’Igea Virtus. Va da sé che gli aretusei avranno il dente avvelenato per via dell’inaspettato stop del turno scorso. Anche la Reggina scenderà in campo con il sangue agli occhi pur di continuare la serie positiva e di preservare l’imbattibilità esterna. Sarà una bella lotta tra la seconda in classifica (52 punti) contro la quinta forza del girone (36 punti) nonché il secondo miglior attacco (54 gol realizzati da Alma e compagni) contro la seconda miglior difesa del raggruppamento (10 reti subite). A tal proposito, vorremmo rimarcare che la squadra di Ballarino & Co. ha finora realizzato 22 gol (peggio hanno fatto Gioiese, Castrovillari, Portici e Igea Virtus): questi dati ci offrono il motivo per ribadire – lo stiamo facendo da inizio campionato – che questa squadra avesse bisogno di un attaccante “di razza” e di un centrocampista “operaio” anziché di un difensore sebbene forte ed esperto. L’arrivo di Bolzicco ha senza dubbio dato al pacchetto avanzato più energie, peso, muscoli e centimetri nonché quella possibilità di verticalizzare le giocate dei centrocampisti ma finora l’argentino ha esultato soltanto in due occasioni: poco davvero rispetto alle aspettative della vigilia. Si era parlato del possibile arrivo dell’attaccante Jefferson ma l’Andria ha accontentato le pretese del brasiliano ed è quindi saltato tutto. Tra i “nuovi arrivati” ha destato un’ottima impressione l’italo-albanese Edit Lika sebbene nel convulso finale di domenica pomeriggio si sia letteralmente divorato un gol già fatto. Può capitare. Che poi, ritornando con la mente alla prima parte di gara, la compagine amaranto avrebbe potuto schiantare agevolmente l’avversario solo se in campo ci fosse stato un vero “puntero” che, al posto dell’albanesea in quella posizione e in quella circostanza, avrebbe segnato ad occhi chiusi. C’è ancora una settimana a disposizione di Pippo Bonanno e di Maurizio Pellegrino per scovare un goleador che in D faccia la differenza. Nomi non ne facciamo per il rispetto dei ruoli ma gente sgamata e pronta a rilanciarsi in un ambiente caldo e passionale come Reggio Calabria ce n’è ancora.
Finora ci siamo deliberatamente disinteressati circa “l’affare” Stefano Bandecchi. Abbiamo letto di tutto e di più sui social e vorremmo, proprio per questo motivo, continuare ad essere spettatori neutrali, imparziali anche se non indifferenti. “Se l’attuale proprietà è d’accordo, sono disposto a versare centomila euro sottoforma di sponsor” queste le parole del Sindaco di Terni che ha raggiunto Reggio Calabria col suo jet personale. Abbiamo addirittura letto sui vari gruppi Facebook: “Ma se una persona può permettersi l’aereo personale potrebbe versare cifre sensibilmente più corpose. O no?” E poi: “Ballarino permetterà una “cosa” simile accettando (tra l’altro) di sponsorizzare una università telematica concorrente?”
Il resto (ossia il marchio) si può risolvere solo e soltanto nelle aule di Tribunale…Non è e non sarà facile. Ci riuscirà l’uomo venuto dalla città dell’acciaio per motivi esclusivamente politici? Lo scopriremo solo vivendo…….







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