Alla vigilia di Paternò – Reggina, gara valida per la 15ª giornata del Girone I, mister Alfio Torrisi ha parlato in conferenza stampa toccando i temi principali della settimana: le due vittorie consecutive, l’assenza pesante di Porcino, le condizioni degli infortunati, il mercato e soprattutto l’approccio mentale richiesto per una sfida che definisce “la più difficile” da quando è a Reggio.
“Due vittorie fanno bene, ma non abbiamo fatto ancora nulla”
Il tecnico apre con una riflessione sul momento positivo:
“I risultati aiutano, ma questo è solo un piccolo passo. La prestazione diventa seria quando dura 90 minuti, non 30. Dobbiamo continuare a migliorare giorno dopo giorno”.
Porcino out due mesi: “Perdiamo un valore aggiunto”
L’assenza di Toti Porcino pesa e Torrisi non lo nasconde:
“Si era rimesso in condizione e stava bene. L’infortunio è serio, starà fuori due mesi. È un giocatore che sa fare entrambe le fasi e che per noi era un valore aggiunto”.
Sul sostituto: “Non ci inventiamo nulla: uno tra Fometé e Distratto andrà in campo, deciderò tra oggi e domani”.
Le altre assenze e il mercato: “Si farà, ma non dipende solo da noi”
Assenti sicuri Barillà, Adejo, Salandria e Porcino. Di Grazia recuperato.
Sul mercato:
“Sappiamo cosa serve. Una trattativa sembrava fatta, ma il ragazzo (Alagna, ndr) ha scelto per motivi familiari. Stiamo lavorando, ma dipende anche dalle società che possono svincolare il 14-15 dicembre. L’impazienza la capisco, ma il mercato la Reggina lo farà”.
Sartore e Fofanà possibili “volti nuovi”?
Torrisi conferma la crescita dell’esterno brasiliano:
“Sartore è cresciuto tantissimo, mi dispiace non averlo inserito nelle ultime gare per cambi forzati”.
“Paternò? La partita più difficile”
Il tecnico non usa giri di parole:
“È una gara durissima. Loro vengono da cinque sconfitte, non hanno nulla da perdere e giocheranno con grande aggressività. Se sbagliamo l’approccio, prendiamo schiaffi”.
Il ritorno nello stadio in cui ha iniziato la sua carriera in D non lo distrae:
“A Paternò ho ricordi bellissimi, ma quando l’arbitro fischia abbiamo un avversario che cercherà punti in tutti i modi. Dipende tutto da noi”.
“La mia impronta? Si è vista per 30 minuti. Ora deve diventare per 90”
Il tecnico analizza l’identità della squadra:
“Con il Gela abbiamo fatto mezz’ora come vorrei sempre. L’atteggiamento visto ad Enna e con il Gela è il nostro marchio: ferocia, recupero palla, fame. La bellezza conta poco, conta la concretezza”.
Giovani pronti a sostituire gli esperti: “L’esperienza serve, ma contano intensità e maturità”
Con tanti senatori fuori, Torrisi difende i suoi Under:
“Ad Enna eravamo con sei under e abbiamo fatto una grande gara. La maturità mentale fa la differenza. Credo nel gruppo, chi va in campo rispetta le consegne e porta la prestazione”.






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