Tra le due squadre è la Reggina ad avere tutto da perdere. Fuori per infortunio quasi tutti i “senatori”
La quindicesima giornata prevede la sfida tra il Paternò e la Reggina, gara che potrebbe assumere la definizione di “ultima spiaggia” sia per una che per l’altra. Non stiamo esagerando: è un dato di fatto ben preciso. Basta scorrere la classifica delle due antagoniste per rendersene conto. La Reggina è reduce da due vittorie con Enna e Gela che le permettono di navigare in acque tranquille in un raggruppamento il cui valore delle squadre è davvero mediocre. E fa veramente male constatare che le promesse e le premesse della vigilia di questo campionato sono state assolutamente disattese da Barillà e compagni. In virtù di questa situazione a dir poco “paradossale”, la squadra di Mister Torrisi deve fare di necessità virtù, pensando a vivacchiare anziché trionfare. Se la Reggina non ride, il Paternò è veramente alla canna del gas: nove sono i punti frutto di due vittorie e tre pareggi con ben nove sconfitte di cui cinque di seguito in queste ultime uscite. La squadra di Giuseppe Mascara (che ha sostituito Ciccio Corapi a ottobre), non vince dal 4 a 2 in rimonta sull’Athletico Club Palermo per poi piegarsi al cospetto di Milazzo, Sambiase, Gela, Enna ed Acireale. Cinque sconfitte che certificano il penultimo posto in classifica, il secondo peggiore attacco (solo otto i gol siglati, peggio ha fatto solo il Ragusa con sei) e la peggiore difesa in assoluto con 24 reti subite. In virtù di questi dati che pesano come un macigno per il club presieduto dall’iraniano Yahya Kirdi, è paradossale (ma non troppo) pensare che tra le due squadre è la Reggina ad avere tutto da perdere. Eh sì, perché Alfio Torrisi non potrà contare su elementi di grande esperienza come Ciccio Salandria (squalificato per tre turni), Nino Barillà, Toti Porcino e Daniel Adejo (fermi ai box per infortuni più o meno gravi). E poi siamo più che sicuri che la formazione di Mascara cercherà di mettere il bastone fra ruote ad una Reggina che – comunque – non riesce ad esprimere l’enorme dose di qualità dell’organico. Ma non solo: i padroni di casa saranno permeati di una tracotante forza della disperazione e di una enorme voglia di rivalsa. Vedremo, insomma, una formazione agguerrita e battagliera che userà tutti i mezzi (leciti e meno leciti) per battere la squadra amaranto e il suo blasone: se chi gioca contro di essa rafforza la percentuale di impegno, il Paternò cercherà di giocare con il coltello tra i denti per intimorire i tanti giovani che dovranno scendere in campo al posto dei senatori che riempiono l’infermeria amaranto. La micidiale arma a disposizione della Reggina è la partenza a razzo per stendere l’avversario già nei primi minuti di gioco oltre a tanta grinta, molta determinazione, camionate di rabbia agonistica e tantissima aggressività. Oltre a vagonate di calma e pazienza di fronte a chissà quante e quali provocazioni.
Trasferta vietata ai tifosi amaranto
La trasferta di Paternò è stata interdetta ai tifosi amaranto residenti nella provincia di Reggio Calabria mentre quelli di casa potranno assistere alle gare interne al costo simbolico di un euro in qualsiasi settore dello stadio “Falcone-Borsellino”
La probabile formazione degli etnei
Ma andiamo a “sfriculiare” la probabile formazione del Paternò con il suo allenatore che ama far giocare le sue squadre secondo il 4-3-3 classico. In difesa Mascara potrà contare sull’esperienza di Lucas Scalon (arrivato in questa sessione di calciomercato) e di Mauro Fernandez oltre ad una batteria di giovani terzini come Ferrandino e Caterino. A centrocampo Camara si è sempre dimostrato un valido costruttore di gioco così come Jungling e Marco D’Aiola che corrono come matti sulle catene laterali. In avanti Francesco Golfo è, forse, l’elemento con maggiore esperienza (i difensori amaranto dovranno prestare la massima attenzione perché quando incontra la Reggina si esalta: memorabili sono i suoi gol con le maglie di Juve Stabia e Catania). Sulla destra oltre a Virgillito potrebbe scendere in campo Di Maria bravo nell’uno contro uno. Nel ruolo di punta centrale potrebbe giocare il francese Kouassi oppure il macedone Strahinja Krstevski giunto pochi giorni fa da una squadra lituana ma che conosce bene il calcio dilettantistico avendo giocato nel Gravina negli anni scorsi. Tre i portieri a disposizione di Mascara: Igor Lucatelli, Thiago Gomes e Paolo Branduani arrivato a Paternò a settembre dal San Marino.







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