Seconda vittoria consecutiva per gli amaranto di mister Torrisi, la prima volta in questa stagione e ancora di corto muso, fondamentale però per avviare la tanto sperata risalita in classifica. La vittoria sul Gela, interrompe la lunga emorragia di sconfitte al Granillo, campo che sembrava essere diventato terra di conquista per chiunque. La perla su punizione firmata da Di Grazia nel primo tempo, ha dato entusiasmo e fiducia a tutta la squadra. Una Reggina diversa dal punto di vista dell’atteggiamento, scesa in campo con la giusta determinazione e la voglia di portare a casa il massimo risultato.

Non sono mancati i momenti di sofferenza, merito di un Gela che si conferma una buona squadra, oltre tutto se fosse riuscita a centrare il pareggio non avrebbe di certo rubato nulla. Gioco che ancora latita tra gli amaranto, aspetto che in questo momento può essere tranquillamente messo in secondo piano. In questo fase gli amaranto devono dare priorità ai risultati, cercando di dare continuità per scalare più posizioni possibili da qui alla sosta natalizia. Il paziente non è ancora guarito, la medicina giusta è la vittoria, non esistono altre alternative. Vincere, aiuta a ritrovare quella serenità necessaria per lavorare al meglio durante la settimana. La vetta è ancora distante dieci lunghezze, sono tante le squadre davanti, ma questa Reggina deve pensare a fare la corsa soltanto su se stessa.

Ci sarà tempo per guardare la classifica, ad oggi serve a ben poco. Reggina che dovrà dividersi tra campo e mercato, bene l’impatto a gara in corso del neo arrivato Bevilacqua e del giovane Macrì schierato titolare. In questa Reggina non esistono gerarchie, nessuno è inamovibile, per il bene della causa amaranto scende in campo chi offre più garanzie. Sicuramente sono di vitale importanza le presenze di Edera e Ragusa, gli unici in questa rosa a saltare con facilità l’uomo e cambiare passo alla gara. L’esperienza e la qualità di questi due elementi, è determinante per questa Reggina obbligata a vincere ogni domenica. Amaranto che in questa fase dovranno dividersi tra campo e calciomercato, dove servirà intervenire nella giusta maniera per migliorare una rosa che ha bisogno di essere rafforzata e completata dopo gli errori commessi in estate. Come detto più volte, il reparto avanzato ha la priorità assoluta, considerata l’importanza di individuare una prima punta in grado di poter fare la differenza in termini di goal.

Tornando alla gara di ieri, feeling ritrovato tra la squadra e la Curva Sud, ancor di più il patto tra il tifo organizzato e mister Torrisi, il quale però dovrebbe ricordarsi che a soffrire e gioire per la Reggina ci sono anche gli altri reggini che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno, soprattutto in questo difficilissimo momento storico della Reggio Calabria calcistica. Da domani si penserà alla trasferta di Paternò, dove bisognerà andare con la giusta cattiveria agonistica, senza farsi ingannare dalle difficoltà in cui si trova la compagine etnea guidata da Beppe Mascara. Barillà e compagni, hanno capito che in questa categoria per portare i tre punti a casa è necessario saper essere anche brutti e cattivi, perchè nessuno è disposto a stenderti il tappeto rosso, specie se ti chiami Reggina. Non resta che correre e lottare, affrontando ogni gara come fosse una finale da dover vincere ad ogni costo. Bisogna crescere, lavorare ogni giorno per compiere il salto di qualità ed essere maturi. Requisiti fondamentali per raddrizzare una volta per tutte questa stagione, che ci si augura possa regalare qualcosa di importante e atteso per il bene di una città meritevole di ben altri palcoscenici.

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