La Reggina ci riprova, e questa volta ci riesce. Con una splendida punizione di Di Grazia, gli amaranto battono il Gela e conquistano la seconda vittoria in campionato, un evento mai verificatosi in questa stagione segnata da alti e bassi, tensioni e incertezze. Una vittoria che assume un peso ancora più significativo perché arriva tra le mura amiche: un fatto quasi “notizia”, considerato che nelle ultime tre gare interne la Reggina aveva lasciato gloria, punti e fiducia alle squadre ospiti. Stavolta no. Stavolta la squadra ha mostrato qualcosa che finora era mancato: spirito, sacrificio, cattiveria sportiva.

Una squadra che lotta: forse la strada è quella giusta

Non è il momento di illudersi, né tantomeno di festeggiare. Ma è giusto ammetterlo: quando la Reggina vince, siamo tutti più felici. La partita ha mostrato una squadra compatta, che ha combattuto dal primo all’ultimo minuto. Quel “piglio” da Serie D, quell’atteggiamento sporco, pragmatico, che serve in un campionato dove il bel gioco è un lusso e non una priorità. La tifoseria lo sa: in questo momento non importa la qualità, importa il risultato. Punto.

Torrisi cambia ancora: dentro gli under che danno più garanzie

Mister Torrisi conferma la linea di condotta di queste settimane: un’ennesima formazione diversa, variazioni continue, scelte coraggiose. Questa volta si affida a Macrì come riferimento offensivo e dà spazio a diversi under, segno evidente che – probabilmente – in questo momento proprio i più giovani gli stanno offrendo più freschezza, più corsa e più propositività rispetto ad altri elementi della rosa. Scelte che possono dividere, ma che ieri hanno pagato.

Mercato alle porte: serve lucidità, non errori

Da questa settimana si apre il mercato. I nomi che circolano sono tanti, ma una cosa è certa: non si può sbagliare. A prescindere da come finirà questo campionato, le scelte di dicembre-gennaio devono essere ponderate, mirate, senza improvvisazioni. La vetta dista 10 punti e ci sono diverse squadre davanti: il cammino è difficile, quasi proibitivo, ma non per questo bisogna mollare. Non ancora. Dire cosa manca non è compito nostro, ma una cosa sembra chiara: una punta centrale vera, da area di rigore, appare imprescindibile, insieme a qualche altro tassello di sostanza.

Obiettivo: arrivare alla sosta con altri 9 punti

Da qui alla pausa natalizia la Reggina è chiamata a dare tutto. Con lo spirito visto domenica, conquistare altri 9 punti non è un’utopia. Anzi, è assolutamente possibile. La speranza è semplice e condivisa: chiudere l’anno con un po’ di serenità in più e, magari, guardare al 2026 con un altro tipo di fiducia. Per ora resta una certezza: questa squadra, quando decide di lottare, ha ancora qualcosa da dire.

Per la Rubrica “la Voce dei tifosi”: Giorgio Casella conduttore di “95° minuto” in onda dopo ogni partita della Reggina su Progetto Touring   

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In primo piano

Scopri di più da Albamaranto

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere