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La Reggina torna da Enna con una vittoria che vale più per la classifica che per la qualità del gioco. Diciamocelo senza troppi giri di parole: è stata una partita brutta, giocata male da entrambe, ma la Reggina è riuscita persino a metterci del suo per renderla ancor più complicata e confusa. Ritmi bassi, poca lucidità e tanti errori hanno trascinato la gara su un binario sporco, dove ogni pallone pesava più del dovuto.

Gli amaranto, al netto delle difficoltà che si portano dietro da settimane, continuano a dare la sensazione di poter offrire qualcosa in più. Poco, ancora troppo poco, perché questo gruppo ha mezzi che si vedono a sprazzi e mai con continuità.

Eppure serviva sbloccarla, serviva vincere, serviva muovere la classifica e allontanarsi – almeno un po’ – dalla zona più calda.

A decidere il match è Ferraro, bravo a trasformare l’unica vera occasione in gol. Prima della rete, il campo aveva offerto davvero pochissimo.

Torrisi mischia le carte e schiera ben cinque under, affidando l’attacco al giovanissimo Pellicanò, costretto però a uscire per l’ennesimo infortunio che ne limita la continuità.

Nel post-gara il mister ha spiegato che la partita “era stata preparata proprio così”. Una scelta precisa, quindi.

È chiaro che per “così” non si poteva intendere il brutto spettacolo visto in campo, ma una gara sporca, sporchissima, fatta di sacrificio e seconde palle. Certo, se fosse finita 0-0, sarebbe stato difficile dare un reale peso a queste parole…

La verità è che oggi non serviva la bellezza, serviva la concretezza. La Reggina, pur lontana dalla brillantezza, ha portato a casa ciò che mancava da troppo: i tre punti.

Adesso però niente voli in alto: non è il momento. Serve faticare una partita alla volta, mantenere i piedi ben piantati per terra e capire se le dichiarazioni settimanali del tecnico troveranno finalmente una traduzione convincente sul campo.

E con l’arrivo di dicembre si aprirà il mercato: lì si capirà davvero quanto profonda sarà questa rivoluzione annunciata, e quale volto avrà la Reggina nella seconda parte di stagione.

Tre punti, sì. Ma la strada è ancora lunghissima… e domenica arriva il Gela: vogliamo vedere ora continuità di risultato e, magari, su un campo in perfette condizioni, anche qualche geometria in più.

Foto Reggina

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