Con una partenza da incubo, la Reggina deve trovare la quadra ed il modo di recuperare quanti più punti possibili per evitare la zona playout e cercare di risalire la china. Barillà e compagni arrivano all’inedita sfida con i palermitani con soli 12 punti nel carniere. Pochi, pochissimi per una squadra che è stata costruita per la Serie C. Per tale motivo ha il dovere e la necessità di tramutare quella tensione che si avverte attorno alla squadra (vuoi perché le prestazioni sono al limite della decenza e vuoi perché i tifosi pretendono molto di più) nella giusta grinta allo scopo di portare a casa tre punti che divengono di platino. Bisogna vincere. Vincere perché non ci sono altre soluzioni. Vincere attaccando a testa bassa. Vincere riempiendo l’area di rigore con raziocinio e logica stando attenti alle micidiali ripartenze dell’avversario. L’Athletic Club Palermo, è da considerare la vera sorpresa di questo scorcio di campionato. A Reggio Calabria, dall’alto dei 16 punti fin qui conquistati chiede punti playoff con lo scopo di mantenere le distanze dalle inseguitrici. Va da sé che la compagine di Emanuele Ferraro – lo scorso anno al Sant’Agata – pratica un gioco senza troppi fronzoli grazie al solidissimo 4-3-1-2 con il cosiddetto rombo a centrocampo col quale ingabbia le iniziative avversarie costringendole a “saltare” la mediana con lanci lunghi che sistematicamente divengono facile preda dei difensori. Sono sette gli argentini in formazione – tra cui il capocannoniere Nicolas Micoli autore di 6 reti – che danno brio, cazzimma e imprevedibilità alla manovra dei nerorosa. E attenzione anche ad un “certo” Ignacio Varela, esperienza e tanta qualità.


La dodicesima giornata ci regala un derby tutto calabrese dall’alto peso specifico per la classifica. La Vibonese, con 16 punti – ma fuori dalla griglia playoff in virtù di una peggiore differenza reti rispetto all’Athletico Palermo – ha solo un risultato utile ma dovrà avere un atteggiamento guardingo per evitare passi falsi che complicherebbero la salita alle posizioni altre della classifica. La Vigor Lamezia cercherà di sfruttare il clima derby per portare a casa qualche punto. E’ risaputo che i derby sono sempre insidiosi e la classifica a volte conta poco. Ergo, dobbiamo aspettarci un derby elettrizzante con un risultato non scontato. Un risultato positivo per la Vibonese significherebbe consolidare l’alta classifica, un successo della Vigor Lamezia riaprirebbe le porte del centro-classifica.


Il Savoia è uno dei favoriti per la vittoria del campionato. Niente di impossibile per la capolista contro il Ragusa penultimo in classifica a quota 7. Ma in questa categoria mai dire mai. La gara potrebbe lanciare il Savoia (22 punti) oppure dare morale e più sicurezza in classifica al Ragusa. Infatti presumiamo che difficilmente assisteremo ad un pareggio. In questa sui generis stagione l’ultima può tranquillamente battere la battistrada così come la capolista può perdere con tutte. D’altronde il motto sempre più usato è “la Serie D non è calcio: è Serie D”.

Il Castrumfavara (12 punti) si chiuderà in difesa tentando di ripartire appena ne avrà la possibilità. Tenere testa alla squadra di Sasà Marra significa (comunque) fare la partita perfetta. Dal canto suo la Nuova Igea Virtus (22 punti in ex aecuo col Savoia) cercherà di gestire il gioco evitando di dare punti di riferimento lì davanti e tentando di colpire con le micidiali ripartenze di Longo e Calafiore. E’ vero che il fattore casa potrebbe riequilibrare le sorti dell’incontro per la “piccola” Castrumfavara ma resta comunque il fatto che la Nuova Igea di quest’anno sembra avere una marcia in più. anche senza Samake, Atteo e Della Guardia infortunati.

Nissa F.C. – Sancataldese Calcio: (15:00)  La Nissa del Presidente Giovannone che veleggia nelle prime posizioni (18 punti con una partita da recuperare) sfida la Sancataldese la quale con gli 11 punti raggranellati fino al momento, stazione nei bassifondi della classifica. Un derby siciliano molto sentito da entrambi le tifoserie.


Sambiase – Acireale: (14:30) – I sambiasini (19 punti) hanno la possibilità di consolidare la terza posizione facendo sognare maggiormente il popolo giallorosso. Gli acesi con 12 punti stazionano nei bassi fondi della classifica in piena zona playout nonostante la vittoria sul Paternò ed il pareggio con la Reggina.


Gelbison – Messina: 14 punti per la compagine di Massimo Agovino che dovrà fare a meno di Raffaele Virgilio (risoluzione contrattuale). Tre sono i punti per i biancoscudati del Messina che finora hanno compiuto un vero e proprio miracolo sportivo conquistando ben 17 punti. Trasferta vietata ai tifosi messinesi

Milazzo – Enna: la matricola terribile (15 punti) sfida i gialloverdi (14 punti) che stanno giocando, tutto sommato, un campionato tranquillo. I mamertini dovranno fare a meno dello squalificato Marco Greco

Paternò – Gela: dopo una partenza sprint, il Gela ha segnato il passo perdendo, tra l’altro, i pezzi pregiati. A Paternò il neo tecnico Peppe Misiti avrà gli uomini contati. Senza considerare i partenti (tra questi Benassi che ha lasciato ieri) non saranno disponibili Aperi e Giuliano squalificati, con Bollino ancora incerto. . Il Paternò (9 punti) fatica tantissimo. Da quelle parti stanno aspettando ancora i soldi di Yahya Kirdi

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