Ore convulse in casa Reggina dopo la conferenza stampa dell’altroieri.
Tra le frasi più discusse pronunciate dal direttore dell’area tecnica Giuseppe Bonanno, quella relativa a Edoardo Blondett, indicato come uno dei giocatori “in uscita” perché avrebbe espresso il desiderio di lasciare Reggio.
Una versione che, a distanza di poche ore, è stata smentita pubblicamente dalla moglie del calciatore attraverso un post diffuso sui social.
Le parole della moglie del difensore
“Ci tengo a chiarire che non sono a conoscenza del fatto che mio marito desideri lasciare la Reggina. A casa nostra le decisioni si prendono insieme e sono certa che me ne avrebbe parlato apertamente se avesse avuto anche il minimo dubbio. Anzi, se proprio devo dirlo, sono stata io, qualche settimana fa, con un pizzico di amarezza e ironia, a dire: ‘e se andassimo via?’, dopo aver letto centinaia di commenti offensivi nei suoi confronti.”
“La sua risposta è stata ferma e decisa: ‘non si abbandona la nave quando sta per affondare’. A meno che non sia accaduto qualcosa di cui non ho notizia, non mi risulta che abbia mai chiesto alla società la rescissione del contratto. Abbiamo fatto la guerra con la squadra precedente per ritornare a Reggio, andando anche contro ai nostri interessi economici e personali, e fino a quando non ci saranno motivi seri e concreti non abbiamo alcuna intenzione di andare da nessun’altra parte.”
“Grazie a tutte le persone che hanno speso delle parole carine e confortanti, esprimendo anche il dissenso in merito alla possibilità di una eventuale partenza e sui commenti che colpevolizzano mio marito.”
La replica della Reggina
Poche ore dopo la diffusione del messaggio della moglie di Blondett, la Reggina 1914 ha pubblicato un comunicato ufficiale per chiarire la propria versione dei fatti:
“AS Reggina 1914 informa che, lunedì 10 novembre alle ore 09:03, all’indomani della gara di Acireale, ha ricevuto dal procuratore del calciatore Edoardo Blondett, la comunicazione perentoria della volontà di portare via il calciatore informando altresì di avere già un’altra squadra per il proprio assistito.
La AS Reggina 1914 ribadisce, inoltre, la volontà di proseguire il proprio percorso sportivo con calciatori pienamente motivati e convinti di sposare solo ed esclusivamente la causa e gli obiettivi amaranto.”
Un botta e risposta che accende il caso
La nota della società non fa che alimentare la confusione attorno alla gestione della vicenda.
Due versioni diametralmente opposte — quella della famiglia Blondett e quella della dirigenza — si contrappongono senza una linea comunicativa chiara o condivisa.
Un caso che, ancora una volta, mette in luce la fragilità interna della Reggina e la difficoltà del club nel gestire situazioni di tensione, comunicazione e rapporto con l’ambiente.
La speranza dei tifosi è che tutto ciò non vada a pesare ulteriormente su una stagione già complicata, ma al momento il clima rimane tutt’altro che sereno al Sant’Agata.






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