Il Presidente della capolista del Girone H mette fuori rosa Loiodice per un’assenza non autorizzata. Lo scorso anno era stato accostato alla Reggina
È di oggi la notizia che riguarda l’U.S. Città di Fasano: il calciatore Nicola Loiodice è stato escluso dalla rosa della prima squadra per essersi assentato dagli allenamenti senza alcuna giustificazione e nessuna autorizzazione. “La decisione – scrive il club pugliese in un comunicato ufficiale – è stata assunta dalla società in seguito a valutazioni legate a comportamenti e atteggiamenti non in linea con i principi di professionalità, rispetto e senso di appartenenza che il club richiede a tutti i propri tesserati”. E si badi bene: “Il calciatore resta regolarmente sotto contratto con il club sino al 30 giugno 2026” sottolinea la società presieduta dal pragmatico Ivan Ghilardi il quale ribadisce “la ferma volontà di portare avanti il percorso stagionale con giocatori pienamente motivati, consapevoli dell’importanza di indossare questa maglia e di rappresentare la città dentro e fuori dal campo”. Punizione forse esagerata ma nel contempo esemplare per un professionista che non si è comportato da tale. Le ultime notizie, però, lo indicano in trattativa per la risoluzione consensuale cosicché il suo ritorno a Barletta dovrebbe essere “cosa fatta”. L’ala sinistra, classe 1992, nel corso della sua carriera ha vestito maglie importanti come Brindisi, Fidelis Andria, Barletta e Audace Cerignola. Nel solo girone H di Serie D ha collezionato quasi 300 presenze e quasi centinaia di reti. Per tale motivo Loiodice a Fasano è considerato una stella. Uomo promozione ma con un carattere “particolare”, ha vinto con l’Audace Cerignola nel 2022 e poi con Altamura e Casarano negli anni successivi. A Fasano dell’ex Reggina Bruno Barranco – capolista del Girone H con 25 punti – il suo carattere evidentemente, non è stato tollerato. Durante il calciomercato targato 2024/2025 Nicola Loiodice è stato a lungo accostato alla Reggina con un tira e molla infinito tanto che la società amaranto ebbe a dire “noi non preghiamo nessuno“.
Albamaranto 
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