Rubrica Amarcord a cura di Giuseppe Cantarella

Introduzione

Questa rubrica che iniziamo oggi non vuole assolutamente essere uno spazio dove liberare la nostalgia, al contrario vogliamo dare testimonianza e rendere il giusto merito a tutti quei giovani di Reggio Calabria, molti dei quali poco conosciuti, che hanno svolto una carriera dignitosa nel mondo del calcio di qualche anno fa.

Troveremo, qui, dunque, calciatori reggini che si sono fatti valere nelle serie superiori, ma anche in quelle minori; ma scriveremo anche di calciatori della Reggina che abbiano lasciato un segno nella memoria dei tifosi; e racconteremo anche fatti, episodi, aneddoti, legati al calcio della nostra città e della nostra squadra del cuore.

I protagonisti di questa rubrica appartengono tutti a quel mondo del calcio che, ormai, non esiste più.

Il calcio di una volta

Quei ragazzi non provenivano dalle scuole calcio, bensì dalla strada, giocavano sul sagrato della chiesa, si allenavano in squadre rionali su campi polverosi di periferia.

Quei giovani non avevano i procuratori, i dirigenti di queste squadre facevano firmare loro il cartellino, e attraverso la rete di relazioni spesso venivano in contatto con gli osservatori delle squadre nazionali che li reclutavano e li portavano al nord.

Anche la Reggina, particolarmente negli anni Sessanta e Settanta, specialmente durante la gestione Granillo, ha attinto con intelligenza dal calcio cittadino ma anche dalla provincia, portando in prima squadra fior di giovani, attraverso una intelligente gestione del settore giovanile (Primavera, Berretti, De Martino…).

Troviamo, così, molti ragazzi reggini che diventeranno protagonisti di squadre di calcio italiane nelle serie superiori.


Luigi (Gigi) Sacchetti: il primo reggino campione d’Italia

Il calciatore reggino più rappresentativo, con il quale ci sembra giusto e doveroso cominciare questa rubrica, è certamente Luigi (Gigi) Sacchetti, che può vantare di essere il primo e – fino al momento l’unico – calciatore di Reggio Calabria ad avere vinto lo scudetto.

Gli inizi

Sacchetti nasce a Reggio Calabria il 22 marzo del 1958.

La sua formazione calcistica avviene in una delle più importanti realtà giovanili della nostra città negli anni Settanta, la “Matteotti” di Mimmo De Clario, dove troviamo altri calciatori di cui scriveremo, come Bernardo (Dino) Neto, Domenico (Mimmo) Iacopino, Pietro Rizzo, …

Gli esordi di Gigi Sacchetti nella Matteotti di Reggio Calabria

Le prime esperienze in Serie D

Nell’estate del 1975 Sacchetti viene acquistato dalla Gioiese in Serie D, allenata da Franco Scoglio. A Gioia Tauro disputa solamente cinque incontri, poi in ottobre si trasferisce ad Asti, sempre in Serie D, dove disputerà 21 incontri, senza però segnare alcun gol.

Entra a far parte della rosa della Nazionale juniores.

L’approdo in Serie A con la Fiorentina

Nell’estate del 1976 Sacchetti viene acquistato dalla Fiorentina. Fa il suo esordio in Serie A il 6 marzo del 1977 in occasione dell’incontro Torino – Fiorentina terminato 2 – 0 in favore dei granata, entrando dalla panchina al 61’ in sostituzione del proprio compagno Marco Rossinelli.

Sacchetti rimane a Firenze per sei stagioni, disputate tutte in Serie A, fra il 1976 e il 1982.

Sacchetti alla Fiorentina nel 1979 – Qui un contrasto con Claudio Gentile

L’esperienza in Nazionale

All’inizio degli anni ’80 Sacchetti si affaccia nel giro della Nazionale: fa parte della rosa della Nazionale olimpica che disputa le qualificazioni per le Olimpiadi del 1980, e disputa 2 incontri: quello in Italia contro la Turchia, durante il quale mette a segno anche una rete, e quello in trasferta contro la Jugoslavia. Conta anche due presenze con la Nazionale Under 21 nel doppio confronto che vede la squadra azzurra contendere la qualificazione agli Europei Under 21 del 1980 alla forte URSS.

Lo scudetto con il Verona

Gigi Sacchetti con la maglia del Verona

Nell’estate del 1982 avviene il trasferimento a Verona, e la sua presenza con la maglia gialloblù coincide con la conquista dello scudetto nella stagione 1984-85 con mister Osvaldo Bagnoli in panchina.

Gli ultimi anni da calciatore

Nell’ottobre del 1986 si trasferisce a Brescia, sempre in Serie A, dove scenderà in campo per 17 volte e segnerà un gol, proprio contro il “suo” Verona il 3 maggio del 1987, nell’incontro che si disputa in riva all’Adige e che vede gli scaligeri prevalere per 4 a 1.

Ritorna a Verona l’anno successivo.

Nel 1988 avviene il suo trasferimento a Catanzaro, dove disputerà il campionato di Serie B con 26 incontri e due reti. Giocherà anche contro la Reggina, sia nell’incontro di andata disputato in riva allo Stretto (e chissà che emozione …) il 27 novembre del 1988 (ma verrà sostituito al 26’ da Nicolini) che in quello di ritorno nel capoluogo calabrese il 23 aprile del 1989, anche questa volta sostituito al 74’ da Costantino.

Il successivo campionato 1989-90 vede Gigi Sacchetti ad Alessandria, in Serie C, dove ritrova un altro ottimo calciatore reggino del quale presto scriveremo, vale a dire Giuseppe (Pino) Tortora, che proprio ad Alessandria ha scritto una importante pagina della propria carriera calcistica. In Piemonte Sacchetti chiuderà la propria carriera calcistica disputando solamente 8 incontri di campionato.

Gigi Sacchetti con Paolo Pablito Rossi

Dopo il ritiro

Appese le scarpe al chiodo, Sacchetti ha svolto per un certo periodo l’attività di allenatore.

Al momento svolge l’attività di broker assicurativo presso una importante compagnia.

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