Secondo quanto scoperto dal nucleo investigativo dei Carabinieri di Reggio Calabria, supportati dai finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Roma e coordinati dalla Procura reggina, stamattina sono state messe ai domiciliari cinque persone coinvolte in una frode sportiva tra Calabria e Toscana.

Tra gli indagati spicca il nome dell’arbitro reggino Luigi Catanoso, direttore di gara tra Primavera, Primavera 2 e Serie C.
A lui viene imputato di essere l’artefice della frode: era proprio lui che cercava e prometteva somme di denaro ai suoi colleghi affinché truccassero le partite, favorendo gli esiti “over”, cioè un numero maggiore di gol in determinate gare.
Catanoso e i suoi complici proponevano grosse quantità di denaro (che potevano arrivare anche a 10 mila euro) al direttore di gara di una determinata partita, in modo da favorire il gruppo di scommettitori.
Proprio un aumento delle scommesse in queste partite ha allarmato l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

La partita Benevento – Cesena di Primavera 2, terminata 3-2 con rigori ed espulsioni strane, fu la prima a saltare all’occhio per i risultati poi rivelatisi errati.
Le altre partite sono: Hellas Verona – Cagliari, Sassuolo – Verona ed Empoli – Lazio, la cui manipolazione non riuscì.

Come già detto, l’arbitro Catanoso, durante le partite su cui il gruppo di scommettitori puntava, modificava l’andamento della gara con cartellini e rigori inventati. Dopo le prime indagini, l’arbitro venne sospeso, ma anche dopo la sospensione riuscì a contattare gli arbitri designati per le partite oggetto delle scommesse, grazie all’aiuto di complici (anch’essi indagati) che contattavano per nome suo arbitri e assistenti in modo da poter compromettere il risultato. Ovviamente, il tutto avveniva in cambio di denaro.


Luigi Catanoso, Reggio Calabria, 29-07-88
Giancarlo Leone Fiumanò, Reggio Calabria, 28-03-83
Lorenzo Santoro, Melito Porto Salvo, 07-07-93
Giampiero Reale, Firenze, 22-01-65
Tommaso Reale, Fiesole, 24-01-95

Gli indagati a piede libero

Bartolo Palamara, Melito Porto Salvo, 01-08-87
Leo Palamara, Melito Porto Salvo, 22-11-89


Come riporta il procuratore Giuseppe Borrelli, al momento nessun calciatore o organizzazione è indagata. Non è detto, però, che l’indagine non venga ampliata ad altre partite o categorie.

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