La Reggina ritrova la vittoria in casa della Sancataldese, ma risultato a parte si sono registrate più ombre che luci. Dalla sfida del Mazzola emerge un dato inconfutabile, vale a dire, il destino di questa Reggina è nelle mani o meglio nei piedi di chi scende in campo, nonostante il carisma di un tecnico preparato come Alfio Torrisi. Il ritorno al goal di Montalto o un Distratto padrone a centrocampo, l’ingenua espulsione di Blondett, sono la doppia faccia di una Reggina che può vincere contro chiunque e allo stesso tempo farsi del male da sola. Una rosa composta da giocatori di rinomata esperienza e giovani di qualità, deve avere per forza quella consapevolezza della propria forza.

Non è tanto una questione di sistemi di gioco o moduli, il vero lavoro su cui dovranno concentrarsi Torrisi e il suo staff è quello riguardante l’aspetto psicofisico. Una volta che la squadra verrà recuperata sul piano fisico e mentale, non resta che mettere in risalto le qualità tecniche di ogni componente della rosa, al momento espresse soltanto a sprazzi. La gara di domenica al Granillo contro la capolista Igea Virtus, offre stimoli incredibili e l’occasione di mandare un forte segnale a tutte le formazioni in questo momento davanti agli amaranto in classifica. Ritrovata la vittoria, la squadra potrà lavorare nel corso di questa settimana in un clima sereno, per preparare al meglio la sfida contro i giallorossi di mister Marra.

Serve dare continuità, affrontare ogni gara come fosse una finale da vincere, lanciando il cuore oltre l’ostacolo . Il cattivo e il bel tempo lo fanno i giocatori, Barillà e compagni dovranno fare in modo che il sole regni sovrano fino al termine della stagione . Bisogna scendere in campo con la giusta fame agonistica, senza lasciare nulla al caso. Basta poco per riaccendere l’entusiasmo tra la tifoseria, perciò non resta alla squadra recitare la propria parte e provare a compiere un’impresa per amore nei confronti della Reggio Calabria calcistica.

Bisogna fare in modo di riportare i colori amaranto nel professiosismo, traguardo che rappresenta un onere e un onore da dover raggiunger, mostrando in campo quella “regginità” che non si vede da un bel pò di tempo. L’imperativo è vincere, provate a scrivere voi calciatori una nuova storia, che ci auguriamo possa avere un lieto fine.

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