L’esordio sulla panchina amaranto di Alfio Torrisi coincide con il ritorno alla vittoria della Reggina, la prima in trasferta , proprio al Mazzola, dove avvenne l’ultima volta lontano dal Granillo. Contava soltanto vincere, non importava come, ma era importante portare a casa i tre punti contro un’onesta Sancataldese. Il neo tecnico Torrisi, ha avuto pochi giorni a disposizione per lavorare con la squadra, perciò non ci si poteva attendere chissà quali miglioramenti sul piano del gioco. Decisiva la rete al minuto 36 di Montalto, servito ottimamente da Porcino. Prima rete stagionale per il “tagliagole” di Erice, tornato dalla squalfica e subito in goal.
Per l’ex Catania oltre che per la squadra, il suo ritorno al goal è fondamentale per il prosieguo della stagione. Come detto in precedenza, non potevamo attenderci una Reggina brillante, meglio invece sul piano caratteriale e del temperamento. Poco dopo la rete di Montalto, la Sancataldese resta in dieci per oltre un tempo, ma la squadra amaranto non sfrutta al meglio l’uomo in più. Una Reggina leziosa e poco cinica in fase offensiva, mentre in fase difensiva i soliti rischi corsi nelle palle inattive. Nel momento in cui si doveva gestire la vittoria, avviene quello che non ti aspetti, con Blondett che a venti minuti dalla fine rimedia ingenuamente il secondo giallo che obbliga i suoi compagni a rimanere in inferiorità numerica.
Un errore grossolano per un giocatore della sua esperienza. Alla fine , dopo un corposo recupero, la Reggina riesce comunque a conquistare la vittoria. Da salvare soltanto i tre punti e la voglia di lottare su ogni pallone, per il resto c’è tanto ancora da lavorare. Il paziente non è ancora guarito, per alcuni giocatori il pallone pesa ancora come un macigno, serve migliorare sotto tanti aspetti se si vuole conquistare la vetta della classifica. Vetta che al momento dall’Igea Virtus, prossima avversaria degli amaranto al Granillo, sfida ideale per mettere alla prova la consistenza di Laaribi e compagni. Atrivati a questo punto, è meglio concentrarsi nel vincere tutte le gare, senza guardare la classifica. Una volta raggiunto quel livello di crescita e maturità , si potrà parlare di nobili ambizioni. Guai a farsi trarre in inganno da questa vittoria, la terapia è ancora lunga .






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