La Reggina torna al Mazzola di San Cataldo, dove lo scorso 4 maggio chiuse la stagione regolare, tentando fino alla fine seppur con minime speranze di sorpassare in vetta il Siracusa, che contemporaneamente vinse sul campo dell’Igea Virtus e conquistò la promozione in Lega Pro. Agli amaranto non bastò la vittoria di misura sulla Sancataldese, firmata da capitan Barillà, il quale insieme al resto della squadra furono comunque acclamati a furor di popolo dai propri tifosi per essere stati protagonisti di una cavalcata straordinaria nel girone di ritorno, non sufficiente però a centrare il ritorno tra i professionisti.

A distanza di oltre cinque mesi si è stravolto tutto, con gli amaranto partiti alla vigilia come la squadra da battere e invece dopo otto giornate disputate li troviamo in piena zona play out. Una Reggina che ha smarrito la sua identità. Chi l’avrebbe mai detto che Sancataldese – Reggina sarebbe stato oggi uno scontro salvezza? La classifica attuale vede entrambe le formazioni appaiate a 8 punti. Quella sinergia che c’era tra squadra e tifoseria fino a poco tempo è andata sgretolandosi nelle ultime giornate, causando una rottura che può essere risanata soltanto attraverso i risultati sul campo che ci si augura possano arrivare con il neo tecnico Alfio Torrisi. Tocca alla squadra riconquistare i propri tifosi, i quali hanno manifestato tutta la loro delusione, soprattutto per l’atteggiamento assunto fin qui in campo seguito da sconfitte contro avversarie piuttosto modeste.

Tornare a vincere domani, rappresenterebbe un primo segnale da parte di una squadra che come ha dichiarato mister Torrisi in conferenza stampa, deve dimostrare di essere forte. Obiettivo, tornare a fare risultato, in qualsiasi modo, è fondamentale per ripartire al meglio, specie se si vuole tentare la risalita in classifica. Gli amaranto hanno una tradizione favorevole con la Sancataldese, sempre vittoriosi nei quattro scontri disputati nelle ultime due stagioni. Sarà importante l’approccio alla gara, ma soprattutto abbinare alla qualità tecnica quella cattiveria agonistica necessaria per imporsi, contro un avversario che proverà con i propri mezzi a portare la vittoria a casa. Al Mazzola per riconquistare tutto ciò che si è perso dopo quel 4 maggio. C’è da riscrivere una nuova storia, fatta di senso di appartenenza e vittorie, facendo in modo di ricordare a tutti chi è Reggio Calabria. Società e squadra, avete tanto da farvi perdonare dalla vostra gente, non vi resta che rispondere con fatti concreti e immediati.

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