
Mi hanno detto che ieri pomeriggio al Teatro “Cilea” c’è stato uno spettacolo organizzato dalla compagnia “Il Circo di Pinocchio”. Sostituite le parole “al Teatro Cilea” con “allo Stadio Granillo” e scoprirete che la frase continua ad avere senso.
Mi hanno detto che dovremmo cambiare il nome di questo blog in “Tramontamaranto”.
Mi hanno detto che sarebbero state prese decisioni importanti, la squadra si sarebbe presa le proprie responsabilità ed avrebbe indicato la strada da seguire e magari sarebbe arrivata qualche “rescissione”, invece è andata come quando chiudi tutte le scuole ed annunci “un’allerta arancione scuro”, ma poi cadono solo quattro gocce di pioggia.
Mi hanno detto che “la società ha deciso di rinnovare la fiducia nel progetto tecnico e nel lavoro dello staff guidato da mister Trocini, convinta che, già da domenica prossima, la squadra saprà intraprendere un percorso di crescita in grado di riportare la Reggina verso gli obiettivi programmati” (cit.) e che “sunnu i convinzioni chi futtunu i cristiani”.
Mi hanno detto che chi domenica scorsa ha (ri)preso la parola per dare la colpa a tutti e lamentarsi della mancanza di “cuore” ieri pomeriggio è andato via prima.
Mi hanno detto che gli Ultras ieri hanno contestato prima, durante e dopo la partita, ed avevano persino uno striscione tenuto nascosto (<<Vostro onore, è la prova che era tutto preordinato!>>) ed esibito al momento opportuno, però stavolta dalla Tribuna Ovest non si sono alzati cori contro di loro.
Mi hanno detto che anche Giulio Cesare realizzò un filotto di vittorie e, tempo dopo, fu fatto fuori dai senatori.
Mi hanno detto che “chi non salta è Ballarino”, ed è assolutamente vero: è stato Trocini a saltare, non lui.
Mi hanno detto che nei giorni scorsi sui canali ufficiali la società ha sentito l’esigenza di comunicare ai tifosi solo l’avvio delle prevendite per le partite di Coppa e di campionato, le modalità per l’acquisto della partita di ieri sulla piattaforma TV e l’arrivo della nuova “track jacket” (scrivere “felpa” pareva brutto) perché, va bene il “cuore”, ma anche il portafogli è importante.
Mi hanno detto che parecchi non smettono di pensare a Cham, Giuliodori, Barranco e Renelus, però De Felice ieri ha fatto un bel regalo di compleanno al suo presidente e, zitto zitto, fino ad ora ha segnato 3 goal che hanno consentito alla sua squadra di fare 2 vittorie, e sempre ieri l’Acireale ha espugnato Milazzo con la doppietta di un certo Samb, un nome che credo di aver già sentito.

Mi hanno detto che c’è chi ha azzardato paragoni con una squadra del passato, nella quale i calciatori facevano a botte, e che non è indispensabile avere un gruppo unito e coeso per riuscire ad ottenere un obiettivo (quindi, signor consulente del signor calciatore, mi pare di capire che quella cosa che sappiamo non era una “feiknius”). Se non avete capito di chi si tratta, vi do qualche aiutino: hanno espresso “il più massimo del disprezzo” (sic) per la decisione di vietare la trasferta a Messina, confondono “montagne” con “elefanti” e stamattina ancora insistevano con la conta dei punti che ci separano dal primo posto.
Mi hanno detto che la Vigor Lamezia non segnava da 4 partite, aveva sempre perso fuori casa e la Reggina non aveva mai perso una partita in serie D contro una corregionale, e quando mi hanno detto tutte queste cose, istintivamente, ho messo le mani fra le gambe.
Mi hanno detto che ieri sera un autista è stato ucciso in un agguato mentre stava facendo il proprio lavoro, e penso che non si possa morire per una partita e tutto il resto passa in secondo piano.






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