Nella giornata di ieri, parte della tifoseria si attendeva degli scossoni dopo lo sfogo nel post gara del San Filippo da parte del patron Antonino Ballarino, invece nulla di fatto. Tutto rimasto invariato, come confermato dal comunicato divulgato meno di 24 ore fa dalla società di Via delle Industrie. Bruno Trocini resta al suo posto e nessuno dei giocatori ha chiesto la rescissione contrattuale. Tanto baccano per nulla, come volevasi dimostrare. Ancora una volta sarà il terreno di gioco a dover dare le dovute risposte, che ci si augura possano essere migliori da quelle fornite fin qui dalla squadra amaranto.

Domenica al Granillo arriva la matricola Vigor Lamezia, fresca di cambio in panchina con l’arrivo dell’esperto Renato Mancini, tecnico esperto e navigato, molto bravo a risollevare le squadre in corsa. Paradossalmente la sfida contro la compagine lametina, guardando la classifica attuale, rappresenta un vero e proprio scontro salvezza, considerato che tra le due squadre c’è soltanto un punto di differenza. Quel solo punto che separa la Reggina dalla zona play out. Ci aspettiamo un cambio di rotta immediato, guai se non sarà così. Le chiacchiere se le porta via il vento, da ora in avanti conta scalare più posizioni possibili. I cinque punti che separano la squadra di Trocini dalla vetta, per lo stato attuale dei giocatori sono equiparabili alla cima dell’Everest.

Gli alibi sono finiti da un pezzo, non è rimasto più nessuno con cui prendersela per giustificare i propri errori. Vedremo se ci saranno delle novità a livello tattico o qualche esclusione eccellente dall’undici titolare. Quel che conta è che società e squadra, dopo il confronto avuto, abbiano individuato le soluzioni per dare la svolta definitiva ad una stagione fin qui disastrosa. Queste prime sette giornate ci hanno detto chiaramente che questa Reggina non ha i requisti per rivestire il ruolo di leadership del girone, ma nonostante ciò nulla è ancora perduto. Tante cose continuano a non convincere di questo progetto tecnico, resta a società e squadra far cambiare idea anche a chi li ha sempre sostenuti, altrimenti significherebbe in via defintiva che la piazza di Reggio Calabria è davvero troppo per loro.

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