Pippo Romano nonostante l’assenza di Lorenzo Bosia, resta fedele al 3-5-2 e manda in campo al posto del terzino destro l’ex amaranto Maisano mentre in attacco Touré fa coppia con Roseti. Nella Reggina spazio a Correnti, Mungo e Porcino nel solito 4-3-3 dove rientrano dal primo minuto Grillo e Ferraro quest’ultimo dopo la squalifica di due giornate.

Primo squillo della Reggina al minuto 8 con Girasole che di testa manda di poco fuori. È comunque fuoco di paglia perché da quel momento la squadra di Trocini non riuscirà ad essere in partita.

È infatti il Messina a portarsi avanti nel punteggio al 17’ sugli sviluppi del primo corner. A trovare il gol del vantaggio è Roseti con un gran colpo di testa tra un nugolo di avversari incapaci di sovrastare l’attaccante biancoscudato.

La squadra di Trocini ci prova al minuto 22: azione tutta in verticale ma Grillo non riesce a imprimere forza al tiro e per Sorrentino è un gioco da ragazzi bloccare la sfera. Amaranto ancora pericolosi con Correnti al 25’ ma il colpo di testa è leggermente alto.

Il Messina rimane corto, pressa l’avversario già sulla trequarti e manovra con i piedi buoni di Aprile, Tourè e Tesija i quali riescono a trovare sistematicamente pertugi negli ultimi 16 metri amaranto. Tra l’altro, Pippo Romano è bravo a far raddoppiare Fomete e Gatto i quali, ovviamente, non riescono a mandare palloni giocabili al centro dove – per altro – Luca Ferraro deve lottare da solo contro tutti.

Nel corso del primo tempo Mungo e compagni non sono mai riusciti a conquistare una sola seconda palla, non hanno mai creato superiorità numerica nella zona nevralgica del campo ed hanno quasi sempre prestato il fianco alle (possibili) scorribande degli avversari anche se non hanno creato null’altro oltre il gol di Roseti. Ma basta per dire che la squadra di Bruno Trocini sembra più un gozzo che imbarca acqua a non finire e non la corazzata che tutti paventavamo…

Nella ripresa gli amaranto cercano di intensificare il gioco per vie esterne ma la velocità non è mai quella ottimale ed è anzi il Messina a rendersi pericoloso con Roseti che manda di poco alto. E la Reggina? Il nulla in una giornata e – forse – in un’annata da dimenticare.

Preso dallo sconforto, Trocini manda in campo Pellicanò e passa al 4-4-2 per avere più peso davanti ma la traversa dice “no” a Barillá entrato da poco al posto di Correnti. L’ultimo quarto d’ora di gara è sofferenza unica per gli uomini di Pippo Romano che comunque riescono a portare a casa tre preziosissimi punti in chiave salvezza.

Reggina ridimensionata?

In sala stampa patron Ballarino ha parole di fuoco verso tutti: “Prenderemo delle decisioni importanti. Oggi siamo stati ridicoli!” E ancora: “E’ troppo comodo esonerare l’allenatore: significherebbe dare degli alibi al gruppo. Siamo stati zitti per tanti motivi, abbiamo cercato di proteggere squadra e mister. Sto aspettando le decisioni della squadra, il gruppo è uno e si esce con una decisione, se si esce con una decisione bisogna poi seguirla“.

   

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