La Reggina torna a vincere dopo tre turni di digiuno, superando al Granillo un modesto Ragusa per due reti a zero. Decisive le marcature realizzate  nella prima frazione da Fomete e Di Grazia, che consentono alla squadra di Trocini di andare – 4 dalla capolista Igea Virtus. Classifica che rimane piuttosto corta, dove la distanza tra la vetta e la zona play out è di soli sei punti . Tra le note positive della vittoria sui siciliani, l’ottimo esordio in attacco del giovane Antonino Pellicanò (’06), punta centrale dal fisico imponente e una personalità da veterano, oltre ad aver fatto vedere degli spunti molto interessanti sul piano tecnico. Per Trocini, il giovane attaccante reggino, rappresenta un’arma in più per il suo reparto avanzato, a maggior ragione dopo l’infortunio subito da Antonino Ragusa, costretto a dover abbandonare il campo nei primi minuti del match. Un’altra brutta tegola che si aggiunge all’infortunio di capitan Barillà, per entrambi si attendono i tempi di recupero. Questo successo casalingo degli amaranto,  aiuta principalmente il morale più che la classifica, considerato che c’è ancora tanto da lavorare e da correre per poter raggiungere il primato . Dispiace che la società stia proseguendo il suo insensato silenzio stampa, scelta che sinceramente sa più di un infantile capriccio che di altro. Non ce ne voglia il patron Ballarino.  La vittoria sul Ragusa dovrà essere seguita da tante altre, a partire dalla trasferta di Coppa Italia in programma mercoledì (ore 18) sul campo del Sambiase. Non bisognerà lasciare nulla al caso, centrare la qualificazione darebbe un ulteriore iniezione di fiducia, in vista dell’attesissimo derby in casa del Messina. Un derby dello Stretto che torna a disputarsi dopo nove anni, anche se fa male vedere entrambe le formazioni affrontarsi in una categoria non consona alla loro gloriosa storia. Al momento conta soltanto il presente, che vedrà obbligati sia gli amaranto che i peloritani a dover vincere. Per la Reggina questa sfida rappresenta un importante test di maturità da non fallire, lo stesso per il Messina che vuole azzerare la maxi penalizzazione. I giallorossi se non avessero avuto  il -14 in classifica sarebbero oggi a nove punti e punterebbero ad obiettivi più nobili. Tutto questo non deve interessare a Porcino e compagni, chiamati a vincere più gare possibili e proseguire nel loro percorso di crescita che dovrà condurre alla promozione in Lega Pro. Da ora in poi la maglia da titolare dovrà essere guadagnata più che mai, giornalmente attraverso lavoro e determinazione, requisiti fondamentali per arrivare lontano. L’augurio di tutti, è che il campionato degli amaranto sia davvero iniziato ieri, perché non saranno permessi altri passi falsi. Il Girone I è fortemente equilibrato, avrà la meglio chi sarà più costante e abile nella fase cruciale della stagione. A partire da queste due sfide ravvicinate lontano dal Granillo, la Reggina dovrà dimostrare di essere in grado di poter indossare i panni da vera corazzata. Non c’è più tempo, l’imperativo in casa amaranto è vincere, ma bisognerà riuscirci con quella fame e cattiveria agonistica che una squadra come la Reggina deve avere. Quel che è certo la Reggio Calabria calcistica non può minimamente pensare di immaginarsi in futuro, ancora in questa infernale Serie D, categoria che non rispecchia minimamente la passione e l’amore di una piazza che sta continuando a pagare un prezzo troppo alto.

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