La vittoria contro il Ragusa è figlia non solo di episodi, ma soprattutto di scelte tattiche. Trocini, privo dei suoi attaccanti principali, ha rivoluzionato l’undici e trovato risposte incoraggianti.

La spinta degli esterni
Il primo tempo ha mostrato una Reggina dominante sulle corsie. Fomete a sinistra ha stupito tutti con gamba, coraggio e un gol di qualità. A destra, l’ingresso di Edera dopo l’infortunio di Ragusa ha dato vivacità, supportato da un Gatto disciplinato. Le reti di Di Grazia e Fomete nascono proprio dal lavoro sulle fasce e dagli inserimenti dei centrocampisti.

Il coraggio dei giovani
Pellicanò, classe 2006, ha retto bene l’impatto da titolare, mentre Correnti ha confermato la sua crescita in mezzo al campo. Una scelta rischiosa, ma che ha dato frutti: intensità, entusiasmo e freschezza.

Le soluzioni di Trocini
Il tecnico ha osato con il “falso nueve” Edera e ha più volte ridisegnato la squadra: dal 4-3-3 al 3-5-2, fino alla mossa Rizzo punta centrale. Una girandola di cambi che non ha destabilizzato il gruppo, ma anzi ha dato nuove certezze.

Gestione e maturità
Nel secondo tempo la Reggina ha controllato la partita, senza mai abbassare la guardia. Lagonigro non ha corso rischi, segno che la fase difensiva ha funzionato. La squadra ha creato molto, pur sprecando tanto sotto porta.


Questa vittoria va oltre i tre punti: è il segnale che la Reggina sa adattarsi, sa crescere e sa trovare nuove risorse. Una squadra più matura e con più soluzioni, pronta a guardare avanti con fiducia.

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