di Rocco Calandruccio giornalista sportivo

L’avvio di stagione della Reggina è a dir poco deludente.  Cinque punti in altrettante gare disputate rappresenta un bottino troppo misero per una squadra allestita per dominare il girone I di Serie D. Sono molteplici le cause di questo momento negativo degli amaranto: scelte di mercato che non stanno rispettando le attese della vigilia, un tecnico che ancora fa fatica a trovare la giusta quadra, una squadra con poco mordente. Tornando al mercato, la rosa attuale sembra avere qualcosa in meno rispetto a quella dello scorso anno, soprattutto per quanto riguarda gli Under e il reparto avanzato, dove il ritorno di Montalto fin qui sta facendo rimpiangere la partenza dell’argentino Barranco.  Il silenzio stampa indetto dalla società dopo la sconfitta casalinga con la Gelbison  in questo momento di difficoltà non è la soluzione migliore, specie per rispetto nei confronti di una tifoseria che in questi tre anni di Serie D non hanno mai fatto mancare il proprio supporto sia al Granillo che in trasferta. Nella gara di ieri disputata al Giraud di Torre Annunziata, contro il Savoia, la squadra di Bruno Trocini ha fornito seppur a sprazzi dei piccoli segnali di ripresa, ma ancora c’è tanto da lavorare. Il buon primo tempo che ha visto gli amaranto andare in vantaggio dal dischetto con capitan Barillà,  è andato poi  in contrasto con un avvio di ripresa inconsistente che ha portato i padroni di casa alla rete del pareggio. Bene la reazione degli amaranto dopo il goal subito, peccato però che sulla loro strada hanno trovato l’ex De Lorenzo in giornata super, il quale in due occasioni ha detto no, salvando il risultato per la propria squadra. Una vittoria non avrebbe di certo risolto i problemi, ma sicuramente sarebbe stata  una boccata di ossigeno e consentito a  far trascorrere la settimana con più serenità. L’ingenua espulsione di Montalto come quella nel turno scorso da parte del suo compagno di reparto Ferraro, fanno intendere che all’interno della squadra o in alcuni suoi elementi alberghi un leggero nervosismo. Nervosismo che costa tantissimo a mister Trocini, costretto in vista di domenica prossima nella sfida casalinga  contro il Ragusa a non poter contare sulle sue punte centrali. Siamo ancora alla quinta giornata, l’augurio è quello di non dover rimpiangere questi punti lasciati per strada, ma guardando la classifica attuale dobbiamo credere che questa squadra può ancora farcela. Dal primo posto al dodicesimo c’è un distacco di soli cinque punti, questo dimostra l’equilibrio e il livello modesto che regna in questo girone.  Non essendoci il Trapani o il Siracusa della situazione, tocca alla Reggina ereditare la leadership del girone I, ma per fare in modo che sia così è necessario che Barillà e compagni inizino una striscia di vittorie che possano dare il giusto slancio verso la vetta e schiacciare definitivamente i fantasmi. Urgono risultati immediati e ritrovare la giusta cattiveria agonistica per rincorrere quell’ obiettivo chiamato Lega Pro, che un’intera tifoseria attende con ansia e tanta pazienza. A partire dalla gara contro il Ragusa, dovrà iniziare il cammino di questa Reggina, chiamata a smentire tutti sul campo. Non esistono alternative, la Reggio Calabria calcistica ha già sopportato abbastanza. Zero alibi,  ora è giunto il momento di dimostrare sia  società che squadra di essere all’altezza di una piazza che vanta blasone e prestigio. L’imperativo da qui alla fine sarà quello di vincere, dimostrandolo con i fatti ovunque e contro chiunque.

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