Amaranto padroni del campo, ma manca il gol

Un pareggio che lascia l’amaro in bocca. La Reggina torna da Vibo con uno 0-0 che fotografa bene la serata: supremazia territoriale, pressing alto, tante occasioni costruite ma nessuna concretizzata. La squadra di Trocini ha dominato sul piano del gioco, ma la poca precisione sotto porta e una manovra che si è spenta nel finale hanno impedito di raccogliere i tre punti.


Pressing alto ma poca concretezza

L’approccio amaranto è stato quello giusto: aggressività, squadra corta e pressione continua hanno messo in difficoltà la Vibonese, costretta ad abbassarsi con un 5-3-2 molto compatto. La Reggina ha prodotto almeno cinque palle-gol nitide, ma tra imprecisioni e scelte sbagliate l’occasione del vantaggio non è mai arrivata.

La scelta di Trocini di passare al 4-2-4, con l’ingresso contemporaneo di Montalto e Ragusa, ha aumentato il peso offensivo ma tolto equilibrio, rendendo la manovra meno fluida e offrendo spazi alle ripartenze avversarie. L’uscita di Barillà e Laaribi ha ulteriormente impoverito la fase di costruzione, lasciando la squadra più prevedibile.

Il risultato finale rispecchia dunque il limite principale della Reggina in questa fase della stagione: dominio territoriale senza cinismo offensivo.


Le parole di Trocini

A fine gara il tecnico amaranto Massimiliano Trocini ha provato a guardare il bicchiere mezzo pieno:

«Meritavamo i tre punti, abbiamo dominato, abbiamo concesso solo una palla gol alla Vibonese. La squadra è in crescita, oggi ho avuto conferma: alla fine bisogna buttare la palla in porta. Partite come queste nove su dieci si vincono. Il risultato non ci soddisfa, ma la prestazione è stata importante, c’è sempre stata l’intenzione di cercare di vincerla».

Sul rendimento generale:

«Ci sta che qualcuno dei nostri stia meglio o meno, in ogni caso la prestazione di squadra è stata buona, in crescita. Guardiamo avanti».

Sulla scelta tattica del 4-2-4:

«Volevo mettere dentro Montalto per dare furbizia ed esperienza alla squadra, non volevo togliere Ferraro che stava facendo bene. La squadra ha creato tante palle gol, abbiamo spinto e ci abbiamo creduto sino alla fine».


Tra campo e dichiarazioni

Le parole del mister confermano la fiducia nella crescita della squadra e l’atteggiamento positivo mostrato per tutti i novanta minuti. Tuttavia, rispetto alla sua lettura, rimangono evidenti alcuni punti critici:

  • la mancanza di concretezza sotto porta, con almeno tre occasioni colossali non sfruttate;
  • la perdita di equilibrio dopo i cambi, che hanno tolto qualità alla costruzione;
  • l’incapacità di sfruttare le palle inattive nei momenti chiave.

In definitiva, la Reggina ha confermato solidità e spirito, ma per fare il salto di qualità serve più precisione negli ultimi sedici metri.


Un terremoto di magnitudo 4.7 ha colpito il Nord-Est della Grecia nella notte tra il 21 e il 22 settembre 2025, provocando un diffuso allarme tra la popolazione. L’evento sismico, rilevato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), è avvenuto alle 03:20 ora italiana, con ipocentro localizzato a una profondità di 9 chilometri. Sebbene la scossa sia stata avvertita in una vasta area, non si registrano al momento danni a persone o cose.

Terremoto in Grecia: i dati ufficiali dell’INGV

Secondo quanto riportato dai sistemi di monitoraggio sismico, il sisma si è verificato nel quadrante Nord-Est della Grecia, una zona già nota per la sua attività geologica significativa. La magnitudo, classificata come mb 4.7, colloca il terremoto in una fascia di media intensità, sufficiente però a generare preoccupazione tra i residenti, soprattutto nelle aree più prossime all’epicentro. L’ipocentro superficiale, situato a soli 9 km di profondità, ha contribuito a rendere la scossa particolarmente percepibile.

Nessun danno segnalato, ma continua il monitoraggio

Le autorità greche e i centri di emergenza hanno immediatamente attivato le procedure di controllo. Al momento, non risultano segnalazioni di danni a edifici o infrastrutture, né si registrano feriti o vittime.

Tuttavia, il fenomeno resta sotto osservazione: i sismologi continuano a monitorare la situazione per escludere la possibilità di scosse di assestamento nelle ore o nei giorni successivi.

Contesto geologico: un’area ad alta sismicità

La Grecia è una delle aree più sismiche d’Europa, posizionata su una zona di subduzione tra la placca africana e quella euroasiatica. Episodi come quello di oggi rientrano nella normale attività della regione, ma richiamano l’attenzione sull’importanza della prevenzione e della sicurezza antisismica.

L’articolo Scossa di magnitudo 4.7 scuote il Mediterraneo: paura nella notte proviene da Insider Post.

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