di Genovese Rocco

Mi hanno detto che nella partita con la Nissa c’è stato un “arbitraggio da circo”, che la palla colpita di testa da Ferraro aveva varcato la linea, che a Favara non hanno detto nulla perché non cercano alibi ma che ora non staranno più zitti.
Mi hanno detto che ieri il Paternò è passato in vantaggio con un goal segnato in posizione di fuorigioco, ma il Savoia non si è scomposto più di tanto ed alla fine ha vinto 4-1.

Mi hanno detto che la LND ha osato mettere l’intervento del portiere della Nissa sul colpo di testa di Ferraro tra le parate più belle della seconda giornata, e chi ha sostenuto che la palla non fosse entrata fa parte di una “sparuta minoranza”, priva di “stabilità mentale” ed intenta solo ad “andare contro qualsiasi dirigenza della Reggina nomn (sic) vada a genio”, e va trattato con “gentilezza e compassione”.
Mi hanno detto che chi ha dato questi consigli tempo fa ha fatto l’offeso quando qualcuno ha etichettato come “casi patologici” le poche migliaia di tifosi che hanno seguito la Reggina allo stadio nella scorsa stagione.
Mi hanno detto che alla fine è saltata fuori un’immagine che sembra confermare che la palla non aveva superato completamente la linea di porta, ed allora chi ha parlato troppo del “gol-non goal” ha detto che si è parlato troppo del “goal-non goal”.
Mi hanno detto che il “gol-non goal”… e basta!
Mi hanno detto che l’Enna ha concluso per il prestito di un 2007 dalla Reggina, e noi sappiamo che ormai Palumbo e Gatto non li schioda più nessuno dalla difesa, che a Enna c’è un calciatore che ha un fratello gemello che gioca a calcio pure lui e che “tre indizi fanno una prova”… invece niente, il calciatore era Sturniolo e quello Distratto è stato il cronista di turno.

Mi hanno detto che la Vibonese ha approfittato dell’arrivo dei tifosi della Reggina per alzare il prezzo dei biglietti, e poi ho visto che anche nella precedente partita casalinga il biglietto per accedere al settore ospiti del “Razza” costava 15 € (più diritti di prevendita, commissioni, mancia, coperto ed aggiunta di panna).
Mi hanno detto che è stato deciso che si giocherà sempre con 3 punte “over” e 3 centrocampisti “over”, che Trocini è fissato con il 4-3-3 e fa sempre i cambi “ruolo per ruolo”, e poi ieri ho visto per un quarto d’ora la Reggina disporsi con il 4-2-4 e… ti dirò, non mi era dispiaciuta.
Mi hanno detto che un calciatore del calibro di Ragusa non può divorarsi quel goal tutto solo davanti al portiere.
Mi hanno detto che ieri Saveriano Infantino (39 anni compiuti 6 giorni fa) ha segnato 4 goal in casa dell’Unipomezia (ne ha fatte più lui in 45′ che tutta la Reggina messa insieme in 4 partite ufficiali)
Mi hanno detto che il Ravenna è in testa (in compagnia con l’Arezzo) al girone B di serie C.
Mi hanno detto che pure la Nocerina “s’aiva a mangiari u mundu” ed invece ha perso in casa con l’Albalonga (che l’anno scorso stava insieme a Cynthia, ma si sa che d’estate molte coppie si separano) e si ritrova con 2 punti in 3 partite, e penso che talvolta “il ripescaggio logora chi non ce l’ha”.
Mi hanno detto che la settimana scorsa ho preso a prestito un aforisma di Mimmo Toscano ed evidenziato l’ottimo avvio della sua squadra, e poi ho visto il Catania perdere malamente a Cosenza e prendere uno stentato pareggio casalingo con il Sorrento (se volete vi do 6 numeri, così potete giocarvi gli altri 84).
Mi hanno detto che con la Gelbison è decisiva, ed in parte mi trovo d’accordo.

#mihannodettoche #reggina #seried
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Nuovo caso di truffa agli anziani in Emilia-Romagna. Due coniugi residenti sull’Appennino bolognese hanno perso circa 300mila euro dopo essere caduti in un raggiro iniziato con un semplice sms. Il messaggio segnalava che il loro conto corrente era stato hackerato e invitava a contattare un numero di cellulare. Il pensionato, temendo per i propri risparmi, ha chiamato e dall’altro capo ha risposto un presunto “maresciallo Fabrizio”, che in realtà era un truffatore.
I tre bonifici
Il falso appartenente alle forze dell’ordine ha convinto l’uomo a trasferire più volte il denaro, fingendo che fosse l’unico modo per proteggerlo dagli attacchi informatici. Tre bonifici sono partiti dalla banca del pensionato, l’ultimo dalla banca della moglie, per un totale di circa 290mila euro. Solo dopo qualche giorno l’uomo ha capito di essere stato truffato e ha denunciato ai Carabinieri, ma ormai era troppo tardi per bloccare i trasferimenti.
Il conto “più sicuro”
I Carabinieri sottolineano come il tempo sia un fattore determinante: avvisare subito le forze dell’ordine può permettere all’autorità giudiziaria di bloccare i bonifici sospetti. È quanto accaduto ad Anzola Emilia, dove una donna di 45 anni ha versato 9.500 euro in un conto “più sicuro”, convinta di difendersi da un attacco informatico. Rendendosi conto della truffa, ha sporto denuncia tempestivamente: la Procura ha disposto un decreto urgente di sequestro, riuscendo così a recuperare la somma.
Lunedì ‘nero’ per trasporti e scuole. Cortei in molte città per Gaza
AGI – Dopo quella di venerdì 19 settembre prende il via la seconda giornata di sciopero e mobilitazione sindacale a sostegno del popolo palestinese, contro l’invasione dell’esercito israeliano a Gaza City. Modalità e piattaforme sono differenti. Da un lato la Cgil e l’associazionismo civico, dall’altro una galassia di sigle sindacali autonome.
L’inasprimento dell’iniziativa di terra dell’Idf nella Striscia segna dunque anche un crescendo delle mobilitazioni in Italia. Per la giornata di oggi, lunedì 22 settembre, alcune sigle sindacali autonome – tra cui Usb, Adl Cobas, Cub – hanno proclamato uno sciopero generale del settore pubblico e privato in solidarietà con la popolazione palestinese. Lo sciopero è stato indetto a livello nazionale e riguarderà trasporti pubblici, scuole, università e lavoratori portuali. L’eventuale astensione dal lavoro interessa anche il personale del gruppo Fs, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord – fino alle ore 23 di lunedì 22 settembre 2025 – e con conseguenti variazioni sugli orari o cancellazioni di treni e altri mezzi di trasporto pubblici.
Lo sciopero generale, si legge nella piattaforma che lo annuncia, è stato indetto “contro il Genocidio in Palestina, la fornitura di armi a Israele e l’assenza di un intervento concreto per dissociarsi dagli orribili crimini perpetrati dal governo di Israele”. Nel trasporto pubblico locale, marittimo, merci e logistica, lo sciopero sarà sempre di 24 ore ma con modalità diverse.
I cortei
Sono moltissimi i ritrovi, i cortei, le manifestazioni organizzate in tutta Italia a sostegno del popolo palestinese. Nonostante il maltempo, molte persone si sono già riversate in piazza portanto bandiere e cantando slogan e inni contro Israele e le azioni decise dal governo di Netanyahu.
- Roma. Sono oltre 20 mila le persone tra piazza dei Cinquecento, via Marsala e via Giolitti. La funzionalità della stazione Termini è garantita attraverso varchi controllati. Tutto si sta svolgendo con tranquillità e la polizia sta garantendo la funzionalità della stazione Termini. I vari cortei, tra cui quello degli universitari partito da piazzale Aldo Moro e quello dei licei dal Colosseo, confluiscono davanti alla Stazione Termini. In testa anche uno striscione del Global Movement to Gaza in sostegno della Global Sumud Flotilla.
- Milano. Le bandiere di Israele, Usa, Unione Europea e Nato sono state bruciate in piazza della Repubblica durante il corteo a Milano per lo sciopero generale per Gaza. L’azione è stata inscenata all’altezza del consolato generale americano. I manifestanti hanno anche intonato cori mentre dal camion uno speaker ha detto: “Lo Stato ha le stesse responsabilità di quelle israeliane e sioniste”. Il serpentone, partito alle 10 da piazzale Cardona, è ripartito in direzione della stazione Centrale.
- Genova. Nel giorno dell’allerta maltempo arancione scatta anche la mobilitazione collettiva indetta da USB per Gaza. Gruppi e cortei confluiranno in porto per un’assemblea, convocata alle 11. Previsto anche un corteo cittadino nel primo pomeriggio. Già stamane è attivo dalle 8 il blocco ai varchi portuali. Gli studenti si muoveranno in corteo dal centro città verso le banchine. Sulla manifestazione pesano le condizioni meteo, in considerazione della allerta arancione, che potrebbero apportare modifiche alla protesta. Genova ha un ruolo cruciale nella mobilitazione di oggi: era stato proprio il Calp, lo scorso 30 agosto, a dichiarare ai circa 40 mila manifestanti scesi in piazza per sostenere la popolazione palestinese e la missione umanitaria della Global Sumud Flotilla.Proprio ieri l’Usb ha fatto sapere di essere venuta a conoscenza del previsto arrivo, al terminal Spinelli, della Joanna Borchard, nave dell’agenzia Cosulich, per caricare container diretti a Israele e di essere “immediatamente intervenuta presso le istituzioni comunali per sollecitare il rispetto della mozione e della volontà espressa dal Comune di Genova rispetto alla rottura degli accordi commerciali e diplomatici con Israele”, ricordando che “lo sciopero avra’ anche funzione di presidiare e impedire eventuali carichi”.
Lunedì ‘nero’ per trasporti e scuole. Cortei in molte città per Gaza
- Torino. “A difesa della Palestina, a sostegno della Flotilla, contro il riarmo”. Sono le tre parole riportate sullo striscione esibito a Torino dai manifestanti che si sono ritrovati stamattina, di fronte alla stazione di Porta Nuova, per protestare contro il governo israeliano e a sostegno del popolo palestinese. Oltre alle bandiere dei sindacati di base Usb, numerose sono quelle della Palestina.
- Livorno. Al porto bloccato il varco Valessini, dai manifestanti che stanno a presidio al grido di ‘Palestina libera’. Il presidio sta rallentando e bloccando i flussi in entrata e uscita dei mezzi.
- Palermo. Studenti e lavoratori insieme contro il genocidio a Gaza e la tiepidezza di un pezzo consistente dell’Occidente. In migliaia, giovanissimi soprattutto, anche bimbi con loro famiglie, associazioni, attivisti, centri sociali, la comunità palestinese ben riconoscibile, si sono riversati nel centro di Palermo, partendo dal Teatro Massimo, principale istituzione culturale cittadina. “Più scuole, mai più bombe”, è infatti uno degli slogan più gridati dagli studenti medi e universitari. “Noi la guerra non la vogliamo”, si urla, insieme a “Blocchiamo tutto”, “Fermiamo il genocidio”, “Palestina libera” e insulti ai governi e ai premier di Italia e Israele. “Studenti e lavoratori insieme con la Palestina”, lo striscione principale, tra bandiere palestinesi, cartelli con la scritta “Definisci bambino”, “Chi tace è complice”, “Resistenza”. Solo due giorni fa, un’altra partecipatissima manifestazione tra le strade di Palermo a sostegno di Gaza e per spingere una reazione concreta dei governi a favore della martoriata popolazione palestinese.
Lunedì ‘nero’ per trasporti e scuole. Cortei in molte città per Gaza
- Venezia. Nel giorno dello sciopero indetto da Usb e Cobas che ha richiamato a Venezia da tutto il Veneto secondo gli organizzatori più di 20mila persone, il corteo si è concluso di fronte al casello del Porto commerciale di Marghera (Venezia). “Le merci oggi non partono, è giunto il momento di dire stop al genocidio – hanno spiegato – qui inizia ufficialmente il blocco. La giornata è ancora lunga, non abbiamo fretta”. Il corteo è arrivato al Porto dopo quasi due chilometri attraverso le strade della città.
Orari e fasce garantite dello sciopero
Per quanto riguarda nello specifico la mobilità urbana nelle principali città italiane, l’Atm, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico di Milano, informa che sarà assicurato il servizio di metropolitane e mezzi di superficie fino alle 8.45 e dalle 15 alle 18.
L’Atac a Roma rende noto che lunedì non è garantito il servizio sull’intera rete dalle ore 8.30 alle ore 16.59 e dalle ore 20.00 al termine del servizio diurno oltre a quello delle linee diurne che hanno corse programmate oltre la mezzanotte. Anche i taxi potrebbero aderire allo sciopero mentre nessun impatto dovrebbe esserci per il trasporto aereo, il cui comparto non aderisce alla mobilitazione. Per quanto riguarda la scuola, gli scioperi del 22 settembre sono addirittura due: oltre a quello proclamato dalla Usb nell’ambito della mobilitazione generale a sostegno della Palestina che riguarda tutte le categorie del lavoro, senza distinzioni tra ambiti pubblici e privati, c’è quello proclamato dalle sigle Conf. S.a.i., Cisle e Conalpe che coinvolgerà tutto il personale docente e Ata (Amministrativo tecnico e ausiliario) delle scuole pubbliche, comunali e private, del personale educativo dei servizi educativi per l’infanzia (anche i nidi) e del personale insegnante delle scuole gestite dagli enti locali.






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