Oggi è iniziato il “vero” campionato per gli uomini di Trocini che hanno vinto contro una Nissa dalle grandi individualità. Nessuna a punteggio pieno
Nella Reggina via libera a Francesco Gatto – centrocampista reinventato da terzino – e Palumbo sull’altro versante di fascia. Scontato il rientro di Blondett in difesa così come lo è la scelta di utilizzare Correnti preferito a Porcino mentre in attacco Ferraro gioca dal primo minuto. La Nissa di Lello Di Napoli si presenta con un 4-2-3-1 dal centrocampo roccioso con Diaz unica punta, Kragl in cabina di regia e Rapisarda terzino. Gli amaranto oggi giocano con una “nostalgica” maglia bianca con una fascia trasversale tipica della mitica squadra anni ‘60 targata Maestrelli.
Amaranto in vantaggio al 10’ grazie all’autogol di Megna che mette alle spalle del proprio portiere un pallone scagliato in porta da Ferraro a conclusione di una mirabile e tamburellante azione di Ragusa.
Quattro minuti più tardi la compagine di Trocini va ad un passo dal raddoppio con un colpo di testa di Correnti che si perde di poco alto sulla traversa. Grande, in questa circostanza, la giocata di Ferraro che ha liberato al tiro il compagno meglio piazzato. Di Napoli è quindi costretto a passare al 4-3-3 per coprire maggiormente gli spazi visto che la Reggina è padrona assoluta del campo e produce tanto sulle vie esterne. La nuova disposizione mette in evidente difficoltà la retroguardia amaranto prima con De Felice (che manda fuori da buona posizione) e successivamente con Diaz (che spreca inspiegabilmente). Qualche minuto più tardi, però, è Ferraro a battere di testa il portiere avversario. L’arbitro, però, non reputa che la palla abbia oltrepassato la linea di porta. Si resta quindi sul risultato di uno a zero per la Reggina alla fine del primo tempo durante il quale le due squadre non si sono certamente risparmiate nonostante il gran caldo.
La ripresa si apre con una leggera supremazia territoriale dei nisseni che producono ben poco, sbattendo, tra l’altro, contro il muro issato da Blondett e compagni a protezione del prezioso vantaggio. É, anzi, Ferraro a sfiorare il raddoppio con un’azione che ha messo ancora una volta in evidente soggezione la retroguardia avversaria. All’ora di gioco escono Barillá, Correnti e Ferraro – autori di gran primo tempo – sostituiti da Porcino, Mungo e Montalto. Qualche minuto più tardi nella Nissa esce Kragl – che si è visto davvero poco – per fare posto a Rotulo. Fuori anche Di Grazia per Grillo e Lagonigro – che ha subito un infortunio muscolare – per Boschi che si piazza tra i pali. A dieci dal termine Grillo se ne va per le vie esterne, salta come birilli due avversari e traversa per Ragusa che col destro non centra la porta di un nonnulla. Questa è un’azione che ha dimostrato in modo lapalissiano quante e quali difficoltà incontri la compagine di Di Napoli quando l’avversario verticalizzi e, soprattutto, quando si cerchi l’uno contro uno. Nel finale di gara l’arbitro non concede un rigore alla squadra amaranto per un evidente fallo di mano di Crisci ma va bene così e si non poteva chiedere di più ad una squadra che aveva l’impellenza di vincere a tutti i costi e di mettere alle spalle la gara incolore di Favara.
Per la Reggina era importantissimo battere una presunta rivale per “ritrovarsi” ripartendo da zero così come aveva detto Trocini in conferenza stampa pre-gara. L’importante era vincere. E la Reggina l’ha fatto meritatamente, con una prestazione sopra le righe, digrignando i denti e mostrando i muscoli contro una squadra, quella nissena, che ha dimostrato di possedere una buona intelaiatura e buone individualità. Possiamo quindi sbilanciarci nel sottolineare che oggi è iniziato il “vero” campionato per gli uomini di Trocini.
Sugli altri campi, il Savoia non va oltre il pari in casa dell’Acireale; risultato ad occhiali tra Paternò e Gelbison; due pari nel derby tra Milazzo e Igea Virtus; uno a uno tra Sambiase e Favara; il Gela regola per due reti a zero il Ragusa. Per quanto riguarda le gare iniziate alle 16:00, segnaliamo il 3 a 1 del Messina in casa della Sancataldese; il 2 a 2 tra Enna e Vibonese; il 2 a 1 dell’Athletic Palermo ai danni della Vigor Lamezia.
Questa la nuova classifica: Gela, Gelbison, Igea Virtus, Vibonese, CastrumFavara e A. Palermo 4 punti; Reggina e Vigor Lamezia 3; Enna e Savoia 2; Acireale, Paternò, Nissa, Ragusa e Sambiase 1; Sancataldese 0 punti. Chiude il Messina con -10. Nessuna squadra quindi a punteggio pieno nel Girone I dopo due giornate.






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