Alle 16 di oggi suona la campanella anche per la Reggina. Inizia il campionato di Serie D. A Favara, in provincia di Agrigento, allo Stadio Comunale Bruccoleri, inizierà la nuova stagione della Reggina, e mai come quest’anno il grido della città è chiaro: Reggio Calabria vuole uscire dall’inferno della Serie D. Troppo lunga, troppo dura, troppo stretta per la storia, i colori e la passione della Reggina.

Dopo qualche incertezza iniziale, i tifosi amaranto, ancora una volta, saranno al fianco della squadra: con orgoglio, con sacrificio, con quell’amore che non conosce categoria. In ogni curva, in ogni trasferta, nei bar della città e nelle vie di Reggio, non si parla d’altro: “Niscimu i stu nfernu”. Non è solo un motto, è una missione.

La città ha bisogno della sua squadra, e la squadra ha bisogno della città. Lo scorso anno la falsa partenza ha condizionato il cammino: quest’anno non ci possono essere scuse, perché i primi impegni di campionato metteranno subito la Reggina di fronte ad avversari ambiziosi e attrezzati. Servirà fame, cattiveria agonistica, coraggio.

Questa maglia non è un peso: è un onore. Chi la indossa deve sapere che rappresenta una storia gloriosa, fatta di gioie, di cadute e di risalite, di un popolo che non si arrende mai. Ogni pallone deve essere lottato come fosse l’ultimo, ogni vittoria deve valere doppio, perché dietro c’è una città intera che chiede una sola cosa: tornare a respirare il calcio che meritiamo.

Non sarà un cammino facile, ma con la forza del gruppo, con l’esperienza dei leader e con il sostegno di migliaia di cuori amaranto, nulla è impossibile. Questa è la stagione della verità, la stagione della rinascita.

Forza ragazzi, niscimu i stu nfernu. Reggio Calabria vi spinge, la sua gente vi accompagna. Adesso tocca a voi.

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