Domenica a Favara per l’esordio in campionato. Poi quattro sfide da far tremare i polsi

Domenica 7 settembre è sempre più vicina e la prima giornata di Serie D è davvero dietro l’angolo. Ai nastri di partenza 18 squadre, una più agguerrita dell’altra in un raggruppamento – quello meridionale – che promette scintille. Reggina, Savoia, Gelbison e Nissa sono sicuramente le compagini più attrezzate per tentare di vincere questo campionato il cui motto è: “non è calcio, è Serie D” che suona come “si salvi chi può”. Già, si salvi chi può… Passata la sbornia del primo turno di Coppa Italia (la Reggina ha eliminato la Vibonese “solo” attraverso i rigori, la Nissa è stata battuta meritatamente dalla Sancataldese in un derby molto sentito, il Savoia ha guadagnato il passaggio del turno grazie ai rigori al cospetto di un’ottima Afragolese e la Gelbison ha avuto la meglio sul Pompei con un perentorio 3 a 0), è tempo di tuffarsi nel clima campionato che, come sempre, sarà massacrante. Ma pur sempre avvincente dove la Reggina deve, per forza di cose, dimostrare di essere la “squadra da battere”. La Coppa Italia, in fondo, resta pur sempre “calcio d’agosto” laddove i tecnici tentano di “inventare” qualcosa di diverso, di far mettere minutaggio nelle gambe di chi scende in campo e di “nascondere” alcuni schemi tattici da attuare soltanto in campionato in corso. L’orario – poi – ha influenzato moltissimo le prestazioni di alcune formazioni: giocare il 31 agosto alle 16.00 risulta impossibile perché l’afa ed il sole a picco riducono notevolmente concentrazione e lucidità dei calciatori. Nel fatto specifico, la compagine di Bruno Trocini ha sofferto parecchio non solo il caldo ma anche il campo dalle dimensioni ridotte che “aiuta” esclusivamente chi deve “spezzare il gioco avversario”. Ora, chissà quante squadre si recheranno al Granillo con la prerogativa di chiudersi per strappare almeno un preziosissimo pareggio. Resta il fatto che il campo di gioco di Reggio Calabria (dove hanno giocato i mostri sacri della Serie A e per ben due volte la Nazionale Italiana) non è piccolo come quello di Palmi bensì totalmente regolamentare con tutti gli annessi e i connessi per cui certi avversari potrebbero (il condizionale è d’obbligo) prendere vere e proprie imbarcate nonostante il massimo impegno, le solite meline, i falli cattivi e gli ostruzionismi vari. Quando la squadra del Presidente Minniti giocherà fuori casa, poi, gli avversari avranno (dovranno avere) pane per i propri denti. Nonostante ciò questo campionato non può e non deve essere considerato una “passeggiata di salute”. La squadra già a Palmi ha dimostrato, però, di esserci, di esser pronta e di poter battere chiunque grazie ad una compagine di tutto rispetto (il momentaneo pareggio della Vibonese è da considerare un semplice incidente di percorso) e ad una tifoseria senza uguali.

Il “percorso” degli amaranto nel girone d’andata
Il primo avversario degli amaranto in campionato sarà il CastrumFavara che, verosimilmente, venderà cara la pelle così come ha fatto eliminando Gela e Ragusa dalla Coppa Italia. La Reggina però non è né il Gela né il Ragusa con tutto il rispetto nei confrontidi entrambe le squadre. Nella seconda giornata gli amaranto ospiteranno la Nissa dei grandi nomi mentre il 21 settembre andrà a far visita alla Vibonese. Nel primo infrasettimanale (24 settembre) è di scena Reggina–Gelbison mentre il 28 settembre sfiderà il Savoia a Torre Annunziata. Cinque gare importanti ed intensissime per saggiare lo stato di salute della compagine di Bruno Trocini. Da queste sfide che potrebbero far tremare i polsi, infatti, dipenderà il cammino della formazione amaranto chiamata a dare un segnale forte al campionato e a tentare di segnare subito un solco tra sé e le antagoniste (perché è questo che si chiede alla Reggina). Per tale motivo è importante partire col piede giusto confermando la forza e l’eccelsa qualità della squadra. Il 5 ottobre sfiderà il Ragusa tra le mura amiche per poi attraversare lo Stretto per sfidare il Messina (che a quanto pare non potrà giocare al San Filippo), mentre la settimana successiva incontrerà al Granillo la matricola Vigor Lamezia. Anche queste rappresentano tre sfide fondamentali dove l’impegno degli amaranto dev’essere massimo: in Serie D non bisogna infatti snobbare e sottovalutare nessuno. Il 2 novembre ci sarà Reggina–Nuova Igea e poi il gruppo amaranto viaggerà alla volta di Acireale. Le ultime sei gare del girone d’andata sono: Athletic Palermo, Gela, Milazzo (tra le mura amiche) ed Enna, Paternò e Sambiase (in versione di viaggio).






Rispondi