La compagine amaranto della Reggina è una realtà ben definita. E la controprova si è vista qualche giorno fa a Salerno contro una corazzata composta da calciatori del calibro di Inglese, Lovato, Coppolaro (nato e cresciuto grazie alla Reggina), Villa, Capomaggio, Kess De Boeur, Knezovic e Achik – per fare qualche esempio – che sulla carta potrà fare un sol boccone del (pur) difficilissimo campionato di Serie C. Tralasciando il valore di un’amichevole che serve a “prendere” il cosiddetto “ritmo partita”, la compagine di Mister Trocini ha manifestato, contro la Salernitana, di esserci e di mettere sovente in difficoltà una difesa granitica come quella granata. La gara ha fornito, tra l’altro, più di qualche prezioso spunto al tecnico amaranto per migliorare alcune fasi di sviluppo del gioco. Prezioso, infatti, è risultato l’inedito 4-1-4-1 volto a creare superiorità numerica in mezzo al campo ed imprimere quel pressing che ha messo in soggezione gli avversari nel corso della prima parte dell’incontro. E proprio in quella fase, Momo Laaribi (da ritenere metronomo d’eccezione per questa squadra) ha avuto modo di scodellare palle invitanti ora per Ragusa ora per Edera pronti – a loro volta – a mandare in orbita il buon Ferraro marcato “a uomo” da Coppolaro il quale, dall’alto della sua vasta esperienza, sa come neutralizzare gli attaccanti avversari. Ma la vera Reggina si è vista quando ha giocato con l’abituale 4-3-3 dove Porcino e Barillà hanno riconquistato decine di palle, Girasole e Blondett hanno sistematicamente annullato gli avanti in maglia granata e Lanzillotta da una parte e Fomete dall’altra hanno sagacemente neutralizzato Villa ed Achik, due giocatori di ben altro livello rispetto alla C. La prova – anche nel corso della ripresa – seppur con tanti cambi e preziosi esperimenti, ha fornito spunti importantissimi a cominciare dalla necessità di un vero terzino di piede destro visto che Palumbo (subentrato a Lanzillotta) ha dato qualche segno di insofferenza rispetto ad un “genio” come Villa. E, come d’incanto, ecco che Mister Trocini è stato accontentato grazie all’arrivo del classe 2007 Rocco Di Venosa di proprietà della Lazio ma già rodato per la Serie D dove ha collezionato 19 presenze con il Locri.

Dopo queste prime uscite, l’entusiasmo sta crescendo a dismisura nei confronti di questa compagine e di questa proprietà. Basta navigare sui social per registrare la passione che sta sempre più prosperando rispetto ai pochi denigratori rimasti per motivi esclusivamente personali e “pseudo politici”. A proposito: il destino della Ternana potrebbe essere già segnato nelle prossime ore. Se non troverà alcun acquirente a strettissimo giro di posta, infatti, il club rossoverde fallirà ignominiosamente. Il Sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, ex proprietario della società umbra, proprio questa mattina si lamentava del fatto di aver perso tre milioni e mezzo di euro per “colpa delle Fere rossoverdi”. Domanda: oltre ad una promozione dalla C alla B con la Ternana ed una promozione dalla D alla C con il Fondi, cos’ha mai fatto di “buono” il Bandecchi grazie ai suoi miliardi se non regolarmente fallire? Meditate gente. Meditate…

Nel pomeriggio di oggi è andato in scena l’ultimo test pre-campionato contro l’Ardore, squadra partecipante al Campionato di Promozione Calabrese con in campo anche il neo acquisto Adriano Montalto che ha siglato un gol su rigore nei primi minuti di gioco. Il raddoppio alla fine del primo tempo è stato siglato da Rosario Girasole mentre la terza rete è stata realizzata da Toti Porcino. Girasole Domenico, Barillà e Edera non sono invece scesi in campo. Grande la prova di Domenico Mungo che ha dettato i tempi alla squadra e fornito decine di palle giocabili per gli avanti amaranto. La compagine a disposizione dell’allenatore amaranto ha tra l’altro dato sfoggio di un gioco arioso e mai prevedibile, così come sono state evitati i lanci lunghi per superare la mediana: il Mister, infatti, ha inteso provare alcuni schemi in fase di possesso partendo dal basso. Buona anche le prove dei vari Rosario Girasole e Adejo centrali di difesa, oltre agli apprezzabili giocate di Correnti e Zenuni a centrocampo, le scorribande di Palumbo e Distratto sulle fasce e le incursioni Ragusa e Grillo negli ultimi sedici metri. Stessa cosa nella ripresa dove c’è stata l’alternanza con coloro che nella prima parte dell’incontro avevano trovato posto in panchina. Tutto sommato una buonissima sgambata servita per migliorare alcuni aspetti tattici. Ora tre giorni di meritatissimo riposo per i ragazzi in casacca amaranto. L’impressione è quella che la squadra è una “squadra”, un gruppo unito, un tutt’uno che fa ben sperare.

Intanto cresce a dismisura il numero delle adesioni dei vecchi abbonati al prossimo campionato. Finora sono state circa 1700 le tessere staccate e tutto fa presagire che tra rinnovi e nuovi abbonati si sfonderà il tetto dei 2300 relativi allo scorso anno.

Per concludere, fonti autorevoli (www.transfermarkt.it) hanno “piazzato” la società di Patron Antonino Ballarino e del Presidente Virgilio Minniti al primo posto tra le società con valori di mercato più alte (2,08 milioni di euro) mentre a poche migliaia di euro troviamo il Savoia (2 milioni tondi tondi). La Nissa del Presidente Giovannone è invece ferma a 1,79 milioni di euro. Poi via via tutto il resto col Messina non quotato.

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