Trocini deve registrare alcuni meccanismi in fase di costruzione. Preso un gol evitabilissimo. Ma va bene così

Prima uscita stagionale per la Reggina di Bruno Trocini contro i maltesi del Victoria Hotspur che militano nella serie cadetta dell’isola. Un buon banco di prova contro un avversario che durante lo scorso campionato ha stravinto il campionato senza mai subire l’onta della sconfitta. Una partita tutto sommato maschia e “vera” sebbene sia servita soprattutto al tecnico amaranto per rodare alcuni meccanismi soprattutto sulle fasce. Nel primo tempo, hanno agito Lagonigro, Palumbo (factotum di destra), Blondett, R. Girasole, Distratto, Zenuni, Mungo, Barillà, Edera, Ferraro e Grillo e, benché i biancorossi maltesi risultino visibilmente avanti nella preparazione atletica, la Reggina versione 2025/2026 ha saputo mettere in difficoltà gli antagonisti grazie ad alcune azioni ficcanti costruite dagli esterni e non adeguatamente finalizzate da Ferraro. Nella ripresa largo a Druetto, Lanzillotta, Adejo, D. Girasole, Fomete, Correnti, Laaribi, Porcino, Ragusa, Pellicanò (schierato da prima punta) e Di Grazia. Nonostante il predominio territoriale degli amaranto, al 55’ gli ospiti passavano in vantaggio grazie ad una bella azione finalizzata da Attard che si è trovato al punto giusto al momento giusto con la difesa amaranto un “tantino” appesantita. La squadra di Mister Trocini non si dava per vinta e cinque minuti più tardi perveniva al pareggio con Nino Ragusa al termine di un’azione corale condotta sulla fascia destra. In ogni caso, sia nel primo che nel secondo tempo si è visto l’impronta del centrocampo con Porcino, Barillà, Mungo e Laaribi che hanno dimostrato qualità, esperienza e tecnica benché largamente indietro nella preparazione. Stessa cosa dicasi per Zenuni e Correnti mentre Di Grazia ha espresso tutto le sue peculiarità non solo per aver saltato l’avversario come da par suo in più di qualche circostanza ma quel tocco di categoria superiore. A 7’ dal termine Di Grazia coglieva il palo su calcio di punizione negando così un gol altrimenti straordinario e (comunque) strameritato benché la rete della Reggina era nell’aria e veniva siglata da Girasole lesto a correggere in rete un intelligente assist dell’onnipresente Momo Laaribi, giocatore di ben altra categoria. Insomma buona sgambatura per la compagine di Bruno Trocini che, ad ogni buon conto, deve registrare qualche meccanismo sia in avanti che in difesa. Manifesta, tra l’altro, la mancanza di un attaccante di razza. Quello, insomma, che riesce a fare la differenza e (perché no?) paura e, a proposito, è di oggi la notizia che Adriano Montalto abbia risolto il contratto che lo legava al Catania. I responsabili del team reggino a questo punto potranno inserire una marcia più potente per chiudere una trattativa lunga ed estenuante anche se, ad onor del vero, la Reggina avrebbe bisogno di almeno due elementi con tanta fame di gloria sia lì davanti che in difesa






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