La Reggina è costretta ad un’attesa snervante anche se da Via delle Industrie si predica calma e tranquillità. D’altronde venerdì è vicino e solo allora sapremo quante e quali società saranno promosse e quante e quali bocciate dalla Co.Vi.Soc. Ovviamente ancora nessun “verdetto” ma tre sono praticamente già fuori dai giochi. Oltre alla fallita Lucchese ed al Brescia che non ha presentato alcuna richiesta di iscrizione al prossimo campionato di Serie C (anche se non è detta l’ultima parola considerando che potrà utilizzate lo “slot” del 24 giugno), c’è la Spal che ha presentato una domanda assolutamente incompleta. Queste defaillance non bastano alla Reggina che rimane quinta nella graduatoria dei ripescaggi. Stanti le cose e, in attesa di un responso dalla Commissione di Vigilanza, c’è solo una squadra sicura di essere già inserita in C. Questa è l’Inter Under 23 che, avendo la preminenza su tutte le altre, prenderebbe il posto della Spal che ha presentato solo un foglio in bianco mentre il posto lasciato “libero” dal fallimento della Lucchese sarà appannaggio della Pro Patria in qualità di riammessa in Serie C. Posto ciò, servirebbero altre quattro società bocciate per far “esultare” i tifosi amaranto. Ne abbiamo parlato tanto ma è necessario puntualizzare per l’ennesima volta che la Reggina può usufruire di un “ripescaggio” e non certamente di una “riammissione” che sono due istituti ben differenti. In virtù di ciò è fondamentale affermare che la sola richiesta di iscrizione non significa avere la certezza dell’iscrizione stessa e allora ripetiamo che bisogna avere pazienza e attendere serenamente i “verdetti” sebbene l’elenco delle squadre in bilico, sia lungo. A cominciare dalla Triestina che avrebbe trasmesso in ritardo le pezze giustificative inerenti ai pagamenti per 6,5 milioni. Nella lista ci sarebbe anche il Rimini che prima gongola assicurando di aver adempiuto a tutte le incombenze per poi affannarsi a “scovare” la fideiussione entro i termini a disposizione (e non si riesce a capire se l’abbia fatto o meno). E poi ci sarebbe l’Ascoli con Pulcinelli che vuol vendere a tutti i costi ma che ha assicurato di aver iscritto regolarmente la società malgrado i crediti d’imposta utilizzati (regolarmente) per le scadenze federali. La stessa cosa è capitata a Trapani col Presidente Antonini che non si sa se abbia tramutato i crediti d’imposta farlocchi in monete sonanti. L’elenco è ancora lungo: il Foggia, ad esempio, è sotto amministrazione giudiziaria con Canonico che, pur presentando una richiesta d’iscrizione regolare in tutti i suoi punti, è intenzionato più che mai a lasciare con una manifestazione d’interesse sullo sfondo (ma niente di definito). Saranno passate al setaccio anche le richieste delle nove società che hanno vinto i loro raggruppamenti di Serie D. Anche in questo caso potrebbe sorgere qualche problema che ridimensionerebbe il numero vuoi per motivi strutturali vuoi per quelli di natura economica. E attenzione a due club che potrebbero essere bocciati per i rispettivi campi da gioco non rispondenti alle ultime disposizioni. Vedremo anche se ci pare abbastanza poco elegante sperare sulle disgrazie altrui. Ma come si dice, “mors tua vita mea”  

Andiamo avanti. Tutte le società eventualmente escluse avranno tempo di proporre ricorso contro la decisone della Covisoc e per mettersi in regola, entro martedì 17. Giovedì 19, il Consiglio federale della Federcalcio comunicherà l’esito dei ricorsi. In quella data si avrà un quadro molto vicino alla realtà, ma non ancora definitivo, perché, entro sabato 21, i club esclusi avranno la possibilità di proporre un ricorso in appello al Collegio di Garanzia del Coni, il cui esito, stavolta definitivo, sarà comunicato verso fine mese.

Intanto il tempo passa e la situazione di incertezza non agevola ovviamente la programmazione tecnica del club amaranto che, comunque, è ad un passo dal confermare l’allenatore Bruno Trocini il quale ha le idee chiare e, di concerto con la dirigenza amaranto, ha già in linea di massima delineato quale potrebbe essere la Reggina del futuro sia che giochi in C o che malauguratamente dovesse giocare per il terzo anno in D. In ogni caso c’è una base su cui lavorare e grazie all’innesto di quattro/cinque elementi di grande spessore ed esperienza nonché di under di gran valore (in caso di quarta serie) la squadra sarà rinforzata a prescindere. Bisogna comunque sottolineare che facendo firmare oggi il rinnovo ad un calciatore in scadenza, nel momento in cui la Reggina possa essere ripescata, quel contratto è da ritenersi carta straccia e quindi da sottoscrivere ex novo. Si guardi avanti con ottimismo. Tutto l’ambiente dev’essere consapevole che il prossimo anno non ci possono essere né avversari né alibi che tengano: i tifosi esigono infatti che venga costruita una corazzata in grado di fare 100 punti senza guardare in faccia nessuno oppure un campionato di C senza troppi patemi d’animo ed eccessive difficoltà    

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