Lucchese con l’acqua alla gola. Foggia e Triestina alla canna del gas. L’Ascoli, invece, cerca padrone. E tanto altro ancora da qui al 12 giugno

Il Foggia verso l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C? Questa mattina si è tenuta nella città dauna la riunione tra amministrazione comunale e l’amministratore giudiziario Michele Bitetto. Corsa contro il tempo: questo è il live motive dopo il summit dove la Sindaca Maria Aida Episcopo oltre a mettere a disposizione lo stadio e tutti i mezzi necessari per l’iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro del club rossonero, può fare ben poco. Adesso la palla passa alla società calcistica che avrà l’onere di “scovare” la copertura finanziaria entro e non oltre il 6 giugno. Nel frattempo i tifosi del Foggia dovranno attendere col fiato sospeso riguardo i punti di penalizzazione che quasi sicuramente saranno comminati alla propria squadra. Con la Lucchese il TFN è andato con la mano pesante infliggendo 14 punti di penalità da scontare nel prossimo campionato che verosimilmente non sarà di Lega Pro. La pesante sanzione (aggravata da una multa di 10 mila euro), ha indotto l’Affida (già sponsor dei toscani) a dire addio all’ipotetica possibilità di acquisire le quote del club per poi iscriverla in Serie C. Quarto fallimento in 17 anni per le pantere che, in condizioni disperate, sono riusciti a battere il Sestri Levante in uno spareggio drammatico sancendo così la retrocessione in D per i rossoblù. Ritornando al Foggia, oltre ad attendere il responso del Tribunale Federale, i tifosi sperano in un cambio societario vuoi perché Canonico – a detta dei sostenitori rossoneri – non è più credibile e vuoi perché gli ultras non accettano la soluzione che veda Canonico aò posto di comando rossonero. Servono tanti ma tanti soldi: solo il debito contratto nella gestione Canonico supera i sei milioni di euro che devono essere ripianati entro il prossimo 4 giugno. Difficile anzi impossibile, praticamente alla canna del gas. Altra società che vive gravi problemi finanziari è la Triestina del Presidente Ben Rosenzweig. Anche i giuliani saranno sanzionati per la mancata corresponsione delle scadenze federali di aprile. Ma il dato più sconcertante è la consistenza della cifra debitoria che grava sul club. Durante il “regno” dello yankee la Triestina ha contratto svariati milioni di debiti (16 milioni, sarà vero?) che dovranno essere ricapitalizzati entro il prossimo 4 giugno. Situazione più che ingarbugliata. Ma attenzione: ci sarebbe anche l’Ascoli del Presidente Pulcinelli intenzionato a “lasciare” con Francesco Pecci e la sua Uniko S.p.A. pronti a rilevarne le quote. Anche qui polemiche, smentite e rimbrotti verso alcuni giornalisti rei di aver ostacolato la chiusura dell’affare. L’elenco sarebbe ancor più lungo ma ci limitiamo a quelle più “visibili”, quelle cioè più conclamate e sotto gli occhi di tutti. Si potrebbe parlare anche dei club di Serie D che hanno appena vinto i loro raggruppamenti i quali entro il 4 giugno dovranno saldare le spettanze ai propri tesserati. Se passati sotto la lente d’ingrandimento si troveranno su di loro magagne di tutti i tipi. Statene certi: entro il 12 giugno più di qualche testa sarà saltata.

La Reggina ci spera: è inutile negarlo. E se anche la graduatoria la pone come quinta avente diritto al ripescaggio (sebbene presumiamo possa diventare ben presto quarta per via del Milan Futuro che preferirà restare in D) non bisogna disperare: dopo Inter, Ravenna, Pro Patria ed (eventualmente) il Milan, sarà il turno della società amaranto. Amen.






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