Qualche settimana addietro avevamo lungamente scritto circa le rilevanti variazioni sia strutturali che regolamentari alle quali andrà incontro la quarta serie nazionale (leggi qui). A confermare le tempistiche e le direzioni delle “riforme” in cantiere, è Luigi Barbiero, coordinatore del Dipartimento Interregionale di Serie D. “Ai primi di giugno ufficializzeremo tutti i parametri richiesti. Abbiamo temporeggiato perché lunedì 26 maggio è in programma il Consiglio Federale che potrebbe riservare importanti novità da recepire. Non prevediamo comunque di aumentare la quota della fideiussione, come ha fatto la C».

Nella terza serie nazionale si è infatti assistito a un raddoppio dell’importo richiesto per le garanzie fideiussorie, passando da 350mila a 700mila (per quelle società che hanno problemi di liquidità oppure non rientrano nei parametri dell’indice di liquidità) allo scopo di evitare ulteriori “casi” Taranto e Turris escluse prematuramente dal torneo nonché da Foggia, Messina e Lucchese che hanno accumulato ritardi nei versamenti periodici. Se la C ha avuto problemi, la Serie D non ne è stata immune. Basti ricordare gli abbandoni di Albenga e Akragas che non dovranno più ripetersi. In virtù di ciò, la Lega Nazionale Dilettanti ha deciso di correre ai ripari introducendo misure più rigorosi: “Abbiamo deciso di introdurre controlli a scadenze fisse e sanzioni che mirano a prevenire le situazioni che hanno compromesso la regolarità dei campionati e garantendo maggiore stabilità economica alle società partecipanti e tutelare l’integrità sportiva delle competizioni.” Insomma un giro di vite senza precedenti.

Un altro aspetto peculiare e, se vogliamo, particolareggiato riguarda l’attuale sistema dei “playoff” che offre possibilità di promozione eccessivamente contenute. L’esempio lampante è la Reggina, la quale, nonostante la striscia di tredici vittorie consecutive, ha mancato l’accesso alla Serie C per un solo punto di differenza rispetto al Siracusa. A tal proposito Barbiero ha anticipato: “Stiamo lavorando da tempo su un’altra idea che proveremo a realizzare chiaramente per il campionato successivo e non per quello che è ormai alle porte”. Si parla infatti di una possibile riduzione dei raggruppamenti di Serie D da nove a otto, con l’introduzione di un playoff allargato che assegnerebbe la nona e ultima promozione, seguendo un modello simile a quello adottato in Lega Pro. Barbiero in tal senso ammette: “Ma prima di metter mano alle riforme, bisogna pur sempre attendere le mosse della Lega Pro, soprattutto se verrà avviata una riforma del calcio professionistico di cui si parla da anni. Abbiamo già preannunciato una proposta in assemblea di Lega e dobbiamo verificarne la fattibilità con le società. I tempi non sono immediati, occorrono sette-otto mesi”.

Ribadendo che bisogna attendere il Consiglio Federale che si terrà lunedì 26 maggio, c’è da specificare che una graduatoria ufficiale in tema di ripescaggi ancora non esiste così come le disposizioni riguardanti le riammissione e men che meno le norme che regolerebbero le cosiddette “seconde squadre di A” cui il “caso Milan“. Da sottolineare, infine, che le società che hanno diritto ad iscriversi alla serie C perché vincitrici dei propri gironi avranno l’obbligo di pagare totalmente le spettanze ai propri tesserati entro il 6 giugno pena decadenza del diritto acquisito. E i club in arretrato con i pagamenti sono parecchi. Anche insospettabili

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