LA CRONACA – Solito 4-3-3 per Bruno Trocini con Porcino, Barillà e Ragusa non al meglio. Solidissimo 3-5-2 per i canarini che si trasforma splendidamente in 5-3-2 in fase di non possesso. Durante la prima frazione di gioco, amaranto subito pericolosi col Capitano che manda largo su iniziativa di Ragusa. Seguirà un colpo di testa di Grillo che si spegne di poco a lato. Gli ospiti rispondono con un’azione ficcante di Foggia con la sfera mandata fuori da Fallau Cham. Finisce qui il primo tempo il cui filo conduttore è l’equilibrio regnante tra due squadre che sanno come si sta in campo. Dopo 10 minuti dalla ripresa Barranco, servito da Porcino, va a segno ma l’arbitro annulla per un offside che ha visto solo lui. Stessa situazione cinque minuti più tardi allorquando Barillà serve un indemoniato Barranco: anche in questo caso l’attaccante argentino viene considerato aldilà della linea difensiva dei campani ma il dubbio resta. Al 65’ è ancora Barranco ad impegnare severamente il portiere ospite su azione d’angolo. Insomma c’è solo la Reggina in campo anche se tre minuti più tardi Molinaro non riesce ad impattare un pallone porto da Fallau Cham (il migliore dei suoi in assoluto). Nota importante: il Cham della Reggina non riesce a contenere il Cham degli ospiti per cui Trocini corre ai ripari sostituendolo con Ndoye. Fuori anche Barillà, che ha dato segni di cedimento: dentro Urso. In questo frangente è la Reggina a soffrire le sortite avanzate di Cham, Potenza e Molinaro per cui l’allenatore amaranto chiede ai suoi di accorciare sul portatore di palla avversario e di serrare i ranghi rendendosi più corta e compatta. A dieci minuti dal termine Lagonigro deve volare per intercettare un tiro di Molinaro per cui Trocini è costretto a sostituire uno stanchissimo Ragusa con un più fresco e mobile Renelus. Al 94’, a seguito dell’ennesimo fuori gioco (totalmente inesistente) di Barranco, la partita diventa nervosa e ne paga le conseguenze Aliperta che viene espulso per uno schiaffone in faccia a De Felice, entrato pochi minuti prima al posto di Grillo. E qui terminano i 90 minuti regolamentari. Il primo tempo supplementare si apre con un colpo di testa di Molinaro che si spegne di poco sul fondo. Risponde Renelus il quale rubata palla a Magri s’invola verso la porta avversaria ma proprio sul più bello si fa ipnotizzare da Becchi. Sei minuti più tardi l’arbitro è costretto ad espellere Ndoye per un fallo da dietro su Esposito: ristabilita la parità numerica. Al 117’ l’apoteosi: Porcino conquista palla nella propria trequarti e porge a Barranco che corre sulla destra, salta due avversari e serve Renelus che questa volta non sbaglia e fa venire giù il Granillo.

IL COMMENTO FINALE – Bella partita, non c’è che dire. E difficile. Anzi difficilissima perché, mentre la compagine amaranto ha dovuto inseguire per mesi e mesi il Siracusa (a proposito la squadra di Trocini ieri ha raggiunto le 13 vittorie consecutive), la Scafatese ha avuto tempo di preparare questa sfida da mesi e mesi, in pratica da quando ha praticamente mollato la presa sul campionato. Ribadiamo due concetti. La prima: vittoria importante che apporta qualche speranza in più rispetto alla possibilità di aver diritto ad un “eventuale” ripescaggio ad una Reggina che se lo merita pienamente. La seconda: la squadra capitanata da Nino Barillà ha battuto una compagine di prim’ordine che il prossimo campionato potrà puntare alla vittoria finale con gli opportuni ritocchi per renderla più forte e competitiva

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