In fatto di playoff, non si può dire che tu non abbia una certa esperienza: li hai giocati tante volte, e spesso li hai anche vinti…Esatto, e proprio per questo posso dirti che sono una storia a sè e che il piazzamento conta, ma tutto si rimette in discussione in una sola partita ed è fondamentale come ci arrivi a quella partita: per dirti, anni fa alla Sanremese abbiamo chiuso il campionato al secondo posto ma siamo usciti subito, mentre negli ultimi due anni a Vado li abbiamo vinti partendo da quarti in classifica e sempre giocando fuori casa”.

Tu sostieni che il Ravenna sta arrivando agli spareggi nella condizione giusta però nelle ultime due giornate di campionato sono arrivate due sconfitte, un dato che può essere interpretato come un campanello d’allarme e un po’ stride con la striscia di 29 risultati positivi consecutivi coincisa con l’arrivo di Marchionni in panchina, e che si è interrotta nella partita più importante.No, tranquillo, stiamo bene. Certo, perdere lo scontro diretto a Forlì è stato un grosso rammarico per noi, di fatto il campionato si è deciso lì. Purtroppo quella partita è stata decisa da alcuni episodi e non siamo arrivati al meglio alla sfida, io stesso non ero in perfette condizioni fisiche, e mettici pure che venivamo dalla finale con il Guidonia in Coppa Italia dove abbiamo speso tanto”.

 L’obiezione mi sembra facile facile: con il Guidonia sono serviti i rigori per avere una vincitrice, non si può dire che non abbiano speso molto anche i vostri avversari che, per giunta, poi hanno vinto il proprio girone. Vero, ma senza togliere alcun merito al Guidonia, che ha fatto un percorso quasi perfetto dopo l’arrivo di mister Ginestra, noi abbiamo avuto a che fare con il Forlì che ha chiuso la stagione con la media punti più alta di tutta la serie D, e per due terzi abbondanti di campionato c’è stato anche il Tau a lottare per la vetta. Abbiamo pagato il fatto di essere partiti male e di aver dovuto rincorrere per un po’, ma la nostra stagione resta molto positiva: vediamo se riusciamo a farla diventare straordinaria”.

Marco Marchionni allenatore del Ravenna

Un inizio stentato, un cambio di allenatore, un filotto di risultati utili, una sconfitta di misura nello scontro al vertice, la speranza di un ripescaggio che passa dagli spareggi promozione: questo riassunto andrebbe bene anche per descrivere la stagione della Reggina, ma a fare la differenza tra voi e gli amaranto c’è una Coppa Italia che è stata giocata per vincere, e che avete vinto. Noi giochiamo sempre per vincere, perché abbiamo una società davvero strutturata ed ambiziosa, ma anche perchè abbiamo un allenatore come Marchionni che ci ha portato una mentalità vincente e che anche da giocatore ha puntato spesso a grandi traguardi: nulla contro mister Antonioli, ma da quando è arrivato Marchionni siamo passati dall’essere una squadra di giocatori forti ad essere una squadra forte, ed una squadra forte gioca sempre per vincere tutto quello che può, e poi la Coppa è sempre utile, perché permette di dare minutaggio a chi ne ha avuto meno e di provare qualcosa che può tornare utile”.

 Tra le partecipanti ai playoff siete la squadra con il coefficiente migliore di tutte, non ci credo che non ci pensate tutti i giorni al ripescaggio…Noi siamo concentrati solo sui playoff, siamo consapevoli che la vittoria dipende solo da noi e, se tutto va come speriamo che vada, siamo sicuri che la società si farà trovare prontissima. Permettimi di dire che, secondo me, la formula della serie D andrebbe profondamente ripensata: non trovo giusto che una sola squadra vinca, magari per un punto, per un episodio fortunato in una partita o chissà che altro, e le altre restano con niente in mano, fanno dei playoff che magari non servono a nulla e poi, di fatto, per non buttare una stagione e ricominciare da capo devono sperare nelle disgrazie altrui”. 

Ignazio Cipriani Patron del Ravenna

Perdere un campionato per un punto: uhm, a Reggio ne sappiamo qualcosa… Comunque, concordo con te, e non sono ancora riuscito ad intervistare qualcuno a cui piaccia questa formula così com’è.Bisognerebbe fare in modo che sia messo in palio con i playoff, o per chi vince la Coppa Italia, almeno un posto e magari anche rivedere il meccanismo stesso dei playoff, ad esempio prevedendo che se tra due semifinaliste c’è una differenza di punti abbastanza importante, quella piazzata meglio va direttamente al turno successivo”.

Mi dicevi di Marchionni, ma tra i tecnici che ti hanno allenato c’è anche Andreoletti. Ti aspettavi facesse questo salto di qualità?Sì, te lo dico sinceramente. L’ho avuto a Sanremo ed ho capito presto che sapeva il fatto suo: lo ricordo con un carattere duro, ma gli riconosco che sapeva “vedere oltre” e leggere le partite benissimo. La promozione con il Padova è stata un capolavoro, gli auguro di continuare lì anche perchè, secondo me, nonostante sia relativamente giovane, è pronto per la serie B”.

E tra gli altri allenatori che hai avuto, chi è stato importante per te?Nicola Ascoli, lo ha avuto ad Asti ed all’Argentina e quest’anno è stato al Chisola. Mi ha insegnato molto, grazie a lui sono diventato un calciatore vero”.

Come mai hai lasciato Vado?Vado per me è casa, ho passato 3 anni bellissimi e sono stato anche il capitano della squadra, però sentivo di aver dato tutto con quella maglia e che era arrivato il momento di cambiare. Il Ravenna mi ha fatto un’offerta importante, è chiaro che alla mia età ho fatto anche un certo tipo di valutazioni, però non avrei mai lasciato quella squadra per un’altra dello stesso girone”.

L’esuberanza del presidente Tarabotto è stata attenzionata persino dalla Gialappa’s Band, davvero credi che voglia mollare tutto?Premetto che non sto seguendo da vicino le vicende del Vado e che con Tarabotto ho uno splendido rapporto. Il presidente è un tipo sanguigno ma si è sempre dimostrato corretto, dopo due anni conclusi con una finale playoff so che ha fatto degli investimenti importanti perché voleva vincere il girone ma non ci è riuscito e questo lo avrà molto contrariato”.

La rottura fra lui e capitan Capra sembra insanabile (Leggi qui), conoscendo entrambi temevi si sarebbe arrivati allo scontro?Edo (Capra, ndr) è un amico, spero che la cosa possa rientrare e che il Vado domenica vinca la finale playoff del suo girone. Non dico di più”.

Ok, allora torniamo a parlare del presente. Come ti trovi al Ravenna?Come ti dicevo prima, questa società è forte e strutturata e non c’entra niente con questa categoria, il presidente Cipriani sta investendo molto nella città e per la squadra e sento che per la serie C è solo questione di tempo. Mi sono trovato benissimo da subito, la società mi è stata anche vicina questa estate quando ho fatto salire la mia famiglia e la dirigenza si è prodigata per trovare per mia moglie ed i miei figli un alloggio: non proprio una cosa facile quando in Riviera Romagnola la stagione estiva è entrata nel vivo ed è pieno di turisti”.

Quanto è importante per voi la presenza del vicepresidente Ariedo Braida?Moltissimo, lui è molto presente: tutte le domeniche è allo stadio ed almeno una o due volte a settimana viene anche agli allenamenti, è pienamente operativo e ha portato tanta esperienza. La sua storia parla per lui: un dirigente che ha vinto tutto con il Milan, che è stato al Barcellona con Messi… anche da queste cose capisci quanto sia ambiziosa questa società”.

Hai seguito il duello del girone I tra Siracusa e Reggina?Non ho visto le partite, ma ho seguito i risultati e mi sono informato un po’: è stata una bella lotta, il Siracusa ha meritato di vincere ma la Reggina è un’ottima squadra, soprattutto ha tanti attaccanti forti, come Ragusa, Curiale e Barranco, che ho sfidato lo scorso anno quando era ad Albenga e mi aveva fatto una bella impressione. Vale il discorso che ho fatto per il Ravenna: la Reggina merita altre categorie, non mi dispiacerebbe se festeggiassimo insieme”.

In bocca al lupo a te ed alla tua squadra.Crepi, ed in bocca al lupo anche alla Reggina”.

di Rocco Genovese per Albamaranto.org

Una replica a “LO BOSCO (RAVENNA): “Playoff storia a sé, e stavolta possono servire. Con Marchionni mentalità vincente””

  1. […] giornata odierna abbiamo redatto un‘intervista (leggi qui) a Lo Bosco, attaccante del Ravenna che domani sfiderà la Pistoiese nella gara valevole per la […]

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