Una Reggina pratica e tutto cuore si sbarazza facilmente della Vibonese che ha cercato di gettarla in rissa. E domenica Reggina-Scafatese
Una Reggina così non può temere nessuno. Cinica, fredda, sprezzante e organizzata, la squadra di Trocini si è abbattuta come un ciclone sulla Vibonese che ha fatto vedere poco o nulla dal punto di vista del calcio giocato. Per contro, Terranova e compagni hanno cercato (incomprensibilmente) di gettarla in rissa senza però riuscirci.
LA CRONACA – Oggi la Reggina avrebbe avuto bisogno del proprio pubblico per la gara che la vede contrapposta alla Vibonese. Ci sarebbe dovuto essere il pubblico delle grandi occasioni per questa partita che riveste una importanza vitale e riguarda, quasi inevitabilmente, il futuro della compagine amaranto. E invece quel pubblico che “si riempie la bocca di Reggina”, gli ha girato le spalle. Sono stati infatti staccati soltanto 2500 tagliandi d’ingresso per questa semifinale dei playoff di Serie D. Vivaddio – però – ci sono i veri innamorati, quelli che la Reggina ce l’hanno nel cuore davvero e non per tornaconti personali e/o politici. Il Capitano Nino Barillà stringe i denti e vuol esserci: nonostante il ginocchio malconcio è un suo preciso desiderio far parte del consueto 4-3-3 lanciato da Bruno Trocini. Modulo speculare per Mister Facciolo con Palumbo e Alagna che supportano “bomber” Terranova.
Pronti via ed al 7’ l’arbitro dell’incontro non può non assegnare un calcio di rigore per la Reggina a causa di un vistoso fallo di Squillace su Barillà.
Dal dischetto il capitano non sbaglia per l’uno a zero degli amaranto.
Passata in vantaggio, la Reggina difende l’uno a zero non disdegnando di costruire azioni ficcanti grazie alle sontuose prestazioni nonché all’esperienza di Porcino, Ragusa e Grillo che fanno letteralmente ammattire i difensori rossoblù. Al 43’ annotiamo un colpo di testa di Barranco col pallone che colpisce in pieno il palo con Bolzon battuto.
La ripresa si apre con l’ennesimo colpo di testa di Barranco che, servito perfettamente da Grillo, fa la barba al palo mentre al 55’ segnaliamo l’elegante controllo, il grande gesto tecnico ed il bel tiro di Barillà col pallone che sorvola di pochissimo il montante della porta avversaria: fosse finito in fondo al sacco, sarebbe venuto giù il Granillo.
Intanto risulta davvero incomprensibile l’atteggiamento della Vibonese che invece di giocare al calcio, la “getta in rissa”. Il pubblico di Reggio Calabria – che non ha l’anello al naso – non può far a meno di intonare “venduti-venduti” all’indirizzo di Terranova e compagni per un atteggiamento “morbido” di qualche settimana prima aldilà dello Stretto. A buon intenditor poche parole…
Al 67’ è Laaribi a lasciar partire un tiro che lambisce il montante della porta avversaria a conclusione di un’azione corale che ha visto la partecipazione di Ndoye, Barillà e Porcino. Al minuto 84’ è De Felice subentrato poco prima a mettere in ghiaccio la gara con un destro servito da Barranco la cui prestazione è da dieci in pagella.

E qui l’ira dei rossoblù diventa sconcertante: se nel primo tempo gli uomini di Facciolo cercavano lo scontro fisico, dopo il raddoppio amaranto miravano a spezzare le gambe in un contesto surreale ed esagerato. Ora tocca alla Scafatese che ha battuto il Sambiase con i gol di Altobello e Palmieri rispettivamente al 20′ ed al 30′ del primo tempo.
I COMMENTI FINALI – Niente da fare per la Vibonese: troppo deboli i rossoblù e troppo forte questa Reggina che inanella la dodicesima vittoria consecutiva in questo torneo anche se oggi si è giocato per i playoff. Pratica, spesso sorniona, per niente accademica (sebbene se lo possa permettere visti i calciatori a disposizione di Mister Trocini) e molto organizzata, la compagine amaranto ha sciorinato calcio “essenziale” grazie ad un sontuoso centrocampo e ad un reparto avanzato molto mobile evitando, così, di fornire punti di riferimento agli avversari. Grandissime le prestazioni del solito Capitan Barillà e di Laaribi con Porcino molto ispirato e voglioso di spaccare il mondo. Bravo Barranco sempre pronto a dare il proprio contributo. E da stasera bisogna pensare a liquidare anche la pratica Scafatese. Poi si vedrà






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