Il Mister amaranto: “Dobbiamo assolutamente centrare la vittoria, il resto non conta. E dobbiamo arrivare primi perché la mia squadra ha la media punti più alta d’Italia”

Conferenza stampa di presentazione di una gara che potrà fornire il verdetto finale sebbene il destino della Reggina non sia propriamente nelle sue mani: il Siracusa, infatti, è sempre capolista con un punto di vantaggio. La Reggina dovrà giocare a San Cataldo contro una squadra che non deve chiedere più nulla al campionato così come gli aretusei dovranno vedersela con un’altra compagine senza motivazioni “particolari” ossia la Nuova Igea. Con la differenza che, mentre la Reggina potrà contare dell’apporto del proprio pubblico, il Siracusa sarà chiamato ad una vera e propria battaglia senza la spinta dei tifosi ai quali è stata vietata la trasferta a causa degli atavici “dissapori” tra le due fazioni. Siracusa quindi chiamato ad un impegno tutt’altro che tranquillo in un ambiente caldissimo e pieno di livore verso la compagine e la società di Alessandro Ricci.

[…] “Non ci voglio pensare ad un altro anno di Serie D – sbotta Bruno Trocini – non se lo merita Reggio Calabria, non se lo merita la Reggina e non se lo merita la tifoseria amaranto. La squadra è concentrata al massimo e, credetemi, vogliosa di raggiungere la vittoria del campionato. Noi siamo chiamati a vincere la partita così come abbiamo fatto in questi ultimi mesi: per noi quindi cambia poco, ci siamo abituati” […]. Parla a ruota libera il tecnico amaranto: […] “Abbiamo un problema col ginocchio gonfio di Barillà mentre Capomaggio è rientrato in gruppo anche se non è al top. Peccato per Vesprini ancora out”. Ci ha colpito soprattutto una dichiarazione di Trocini: […] “Dobbiamo assolutamente centrare la vittoria, il resto non conta. E dobbiamo arrivare primi perché la mia squadra ha la media punti più alta d’Italia. Infatti nessuno ha fatto come noi: da quando sono arrivato io abbiamo una classifica finale di circa 90 punti. La cosa, se permettete, mi fa enorme rabbia perché meritiamo assolutamente di vincere il campionato”. […] Trocini ringrazia tutti: […] “La mia squadra merita un plauso: mantenere certi livelli qualitativi e d’intensità non è da tutti e per questo ringrazio il mio staff. Siamo tutti professionisti. Tutti, compreso i miei giocatori! È stata una settimana particolare dove abbiamo preparato al meglio la prossima partita. È vero che abbiamo avuto un periodo di appannamento tra le partite di Sambiase e Pompei ma i risultati sono arrivati lo stesso. Adesso siamo brillanti, cinici sotto porta, organizzati e lucidi. C’è anche da dire che c’è un tutt’uno tra squadra e tifosi: me ne accorgo in città dove l’entusiasmo si taglia a fette. I tifosi ci seguono, sono appassionati e c’è tanta eccitazione e credo che anche a San Cataldo i nostri tifosi riempiranno lo stadio. Ne sono sicuro” […] E termina con questa frase ad effetto che sicuramente accrescerà il numero dei tifosi amaranto presenti a San Cataldo: […] “Dobbiamo provarci, dobbiamo crederci, dobbiamo vincere. Mal che vada? No, non rientra nei miei pensieri: noi vinceremo e andremo in Serie C. Playoff? Ripescaggio? Non li prendo neppure in considerazione!” […]
Bruno Trocini è un grande comunicatore oltre che un ottimo allenatore di calcio. Un uomo che ama la Reggina in modo viscerale come, d’altra parte, qualsiasi altro calciatore o allenatore che abbia indossato la casacca amaranto. “Camiseta” che pesa, eccome se pesa! In un modo o nell’altro, sarà Bruno Trocini il traghettatore del ritorno nel professionismo sebbene questo traguardo potrebbe essere inficiato da una compagine altrettanto forte che ha pur sempre un punto in più. E proprio per tale motivo, i tifosi della Reggina sperano in una “partita vera” al D’Alcontres di Barcellona Pozzo di Gotto dove, ripetiamo, i tifosi giallorossi non aspettano altro che cacciarsi tanti sassolini dalle scarpe






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