Il numero uno siracusano richiede la “par condicio”: niente tifosi amaranto a San Cataldo! Gli fa eco Ballarino: “Arbitri all’altezza a Barcellona, no?”

Che tra tifosi di Igea Virtus e Siracusa ci sono sempre stati “attriti”, lo si sapeva. E lo sa bene anche il Prefetto di Messina il quale, a seguito della determinazione ONMS n.16 del 23 aprile 2025, ha vietato di fatto la trasferta dei tifosi aretusei a Barcellona Pozzo di Gotto in occasione dell’ultima giornata del Girone I di Serie D. Ultima giornata che, verosimilmente, sancirà chi, tra Reggina e Siracusa, taglierà per primo il traguardo avendo quindi diritto ad iscriversi al prossimo campionato di Serie C. Scorie e ruggini (e quant’altro) che – ad ogni buon conto – non interessano soltanto i tifosi . “Vietare la trasferta a Barcellona è un grave danno allo sport, al calcio e al Siracusa” ha commentato il Presidente aretuseo, Alessandro Ricci. Il quale, in modo accorato ma chiaramente provocatorio, ha richiesto che “per una questione di reciprocità” sia inibita la trasferta anche ai tifosi reggini che si stanno preparando ad invadere San Cataldo. “Finalmente un po’ di giustizia…” è stato il mio primo pensiero, sebbene conscio che a Barcellona Pozzo di Gotto andranno in campo i giocatori e non certamente i tifosi azzurri e neppure quelli giallorossi. Ad onor del vero, guardando la classifica e i valori in campo, al D’Alcontres non ci sarebbe assolutamente partita. Però c’è un però: sono sicuro che la compagine del Presidente Ricci si troverà davanti un ambiente caldo (sarebbe meglio dire rovente) indisponente e fortemente ostile . E questo potrebbe (davvero) fare la differenza. Ora vi spiego il perché. Dovete sapere che i sostenitori barcellonesi in occasione di un Siracusa-Nuova Igea di due anni orsono sono stati letteralmente bombardati con petardi provenienti da una palazzina che affaccia sull’impianto sportivo. L’anno prima – e precisamente nel 2022 – si registrarono aggressioni da parte dei “tifosi” aretusei nei confronti dei propri giocatori e della tifoseria giallorossa a causa della pesante sconfitta (4-0) rimediata in casa dal Siracusa. A seguito del lancio di oggetti e pietre – come scriveva a proposito “L’Eco del Sud” – son dovute intervenire le forze dell’ordine costrette poi ad operare vari arresti. Da sottolineare che gli screzi ed i rancori esistono da illo tempore anche tra le due società. Nel corso dello scorso campionato di Serie D il Presidente del Siracusa aveva infatti accusato di “mancanza di cultura sportiva” i dirigenti barcellonesi per presunte “mancanze” (all’epoca si è parlato di contrasti e di tensione alle stelle oltre ad accappatoi riservati ai calciatori azzurri fradici di urina). Se Ricci, come detto, invoca la reciprocità, gli fa eco il Patron della Reggina, Nino Ballarino, il quale chiede “a gran voce arbitri all’altezza a Barcellona Pozzo di Gotto“. Richiesta più che legittima visto che gli arbitri ne stanno combinando di “ogni” e tutti a favore (guarda un po’…) degli uomini di Marco Turati e di quel Walter Zenga che, a quanto pare, risulta ancora un pezzo da “novanta” nel mondo del calcio. Mi sono già lungamente espresso sull’argomento e non vorrei ritornarci per evitare di passare per vittimista sebbene la prima segnatura ad opera di Maiko Candiano contro la Vibonese non sia passata certamente inosservata. E mi fermo qui perché riconosco la forza del Siracusa, la panchina profonda e ben assortita e la solidità di un gruppo vigoroso e coeso. Ah, dimenticavo di elencare i soldi di Alessandro Ricci!…







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