La Reggina fa dieci. Vincono anche gli aretusei contro una Vibonese che nel primo tempo li ha fatti tremare

Bruno Trocini può contare sul rientrante Adejo in un 4-3-3 che promette scintille contro il 3-4-2-1 di Infantino in cerca di almeno un punto per poter sperare nel l’agognata salvezza. Centrocampo di grandissima qualità e miglior attacco dell’intero girone contro i quartultimi della classe. Quindi occhi puntati sul Granillo con la Reggina alla ricerca della decima affermazione consecutiva ma con l’orecchio teso a ciò che succede al De Simone dove va in scena Siracusa-Vibonese. Va ricordato che gli aretusei hanno un punto in più (72 a 71) rispetto alla formazione amaranto a due giornate dalla conclusione di questo appassionante torneo di Serie D.

LA CRONACA – La squadra amaranto parte talmente forte che nel giro di 20 minuti si porta sul 3 a 0 contro un Favara poco “presente”. Apriva le marcature Ragusa che al 7’ batteva Scuffia con un imperioso colpo di testa. Il raddoppio (19’) è da cineteca: Barillà “giostra” al limite dell’area quindi serve Barranco il quale s’inventa una rete che difficilmente si vede in quarta serie. Il terzo gol (21’) è opera di Capitan Barillà che mette dentro di sinistro un invito di Ragusa. Il destino della Reggina è nelle mani della Vibonese che, però, dopo un bellissimo primo tempo (Alagna e Terranova hanno sfiorato più volte la rete) sembra giocare con la testa altrove e con le gambe fin troppo molli tanto che gli aretusei si portano sul 3 a 0 con le reti di Candiano, Limonelli e Maggio. Dagli altri campi: la Scafatese vince a Sant’Agata (1 a 2), il Licata è in vantaggio sul Pompei (1 a 0) e per finire segnaliamo il vantaggio del Sambiase a Paternò. Il Locri, alla fine della prima frazione di gioco, è sull’uno pari a Enna e quindi ad un passo dalla rovinosa (ma sacrosanta) caduta in Eccellenza.

Ad inizio ripresa la Reggina va vicinissima al gol con Girasole, Ragusa (poi sostituito da Renelus) e Porcino. C’è da registrare (anche) il gol della bandiera di Palma a seguito di un’incomprensione tra Barillà (apparso stanco) e Adejo (svagato). Per non parlare delle occasioni di Tavella e Traorè che hanno fatto venire i brividi a Lagonigro e compagni. Finisce col risultato di 3 a 1 per la compagine di Trocini che ha sciorinato calcio “champagne” solo nel corso della prima frazione di gioco per poi controllare agevolmente le pretestuose sortite dei gialloblù ospiti.

IL COMMENTO FINALE – Domenica prossima, in occasione dell’ultima giornata della regular season, la Reggina dovrà assolutamente battere la Sancataldese a domicilio. Punto. Anche perché i siciliani non hanno da chiedere null’altro a questo campionato dall’alto dei 35 punti conquistati con le unghie e con i denti. E poi sperare nell’agonismo “vero” della Nuova Igea Virtus. Per la formazione aretusea non sarà facile giocare in un ambiente maldisposto a regalare alcunché e storicamente ostile nei confronti dei siracusani ai quali – ad ogni buon conto – è stata inibita la trasferta.
Per la Reggina, quella odierna non è stata una vittoria inutile. È stata, invero, utilissima perché ha fornito dati più che confortanti sia sull’aspetto mentale che su quello tecnico-tattico ad una sola giornata dalla fine di un campionato e in un girone estenuante come quello meridionale. Volente o nolente, il Presidente Alessandro Ricci fino al 95’ minuto della prossima giornata, dovrà fare i conti con la Reggina che non perde colpi e, a suon di gol, continua a rispondere “presente” al suo Siracusa.
Tuttavia, più di un dato fa riflettere amaramente: quella con il CastrumFavara è la quinta partita consecutiva nella quale la compagine di Trocini “prende” goal, nel girone di ritorno la rete è rimasta inviolata in casa solo con Città di Sant’Agata ed Enna (non considerando la partita con l’Akragas).
Allo stesso tempo, non calcolando la partita di andata con l’Akragas, in tutto il campionato la Reggina non ha segnato solo nelle sfide di andata contro Scafatese e Siracusa (entrambe concluse con una sconfitta di misura) mentre il Siracusa ha la migliore difesa in assoluto e casalinga e solamente nella partita di esordio a Sambiase e nella gara di andata a San Cataldo non ha fatto goal (la partita finì 0-0), ed oggi ha vinto il sesto incontro sugli 8 disputati contro le 4 squadre che la seguono in classifica…

Da ultimo, diamo notizia della sconfitta del Ravenna in casa contro il Lentigione nel raggruppamento D (che ha visto trionfare il Forlì) e, soprattutto, il pareggio del Dolomiti Bellunesi, nel girone C, in casa del già salvo Calvi Noale, che rianima le speranze promozione del Treviso, che ora lo insegue a soli due punti: non esistono risultati già scritti…

P.s.Visto che parecchi organi di stampa hanno insistito nel ripetere che quella di oggi sarebbe stata probabilmente l’ultima uscita stagionale della Reggina allo stadio “Granillo”, è bene dare una corretta informazione e ricordare che domenica 11 maggio, oltre ai playoff, inizia la cosiddetta Poule Scudetto per stabilire la squadra Campione d’Italia Dilettanti tra le vincitrici dei 9 gironi: si tratta di un torneo che prevede una prima fase con 3 triangolari (rispettivamente, fra le vincitrici dei gironi A-B-C, quelle dei gironi D-E-F, quelle dei gironi G-H-I), poi semifinali di andata e ritorno e finale (da definire se con gare di andata e ritorno o unica, in campo neutro).
Non è detto che tra un paio di settimane rivedremo la Vibonese, magari in riva allo Stretto si potrà ospitare il Guidonia Montecelio (promosso in serie C proprio oggi, come l’Ospitaletto nel girone B) oppure il Casarano…






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