La Reggina sarà impegnata a Locri seguita da circa 800 tifosi sebbene la gara si giochi in una giornata feriale e a ridosso delle festività pasquali. L’entusiasmo in riva allo Stretto si taglia a fette dopo aver centrato la vittoria con la Nissa che ha permesso a Barillà e compagni di portarsi ad un solo punto dalla battistrada Siracusa che adesso sente il fiato sul collo degli amaranto. Tra l’altro Bruno Trocini potrà contare su Adejo e Giuliodori reduci da infortuni nonché Cham rientrato dopo una giornata di squalifica anche se perde per questa sfida Ndoye appiedato dal Giudice Sportivo. Non sarà facile e lungi da noi solamente pensarlo: il Cavallo Alato, per quanto con un piede e trequarti in Eccellenza, quintuplicherà le forze pur di togliersi la grandissima soddisfazione di fermare la più quotata e blasonata squadra del capoluogo di provincia. Da sottolineare che tanti locresi hanno da sempre tifato Reggina e riempito massicciamente il Granillo. Solamente negli ultimi anni – da quando il Catanzaro gravita in cadetteria e la Reggina per colpa di un “nicastrese” è caduta tra i dilettanti – qualche figlio della locride si è avvicinato agli aquilotti ma la fede amaranto prevale di gran lunga su quella giallorossa. Da sempre. Anche ai tempi di Palanca.

Il Paternò a quota 42, può essere la “variabile impazzita” di questo scorcio finale di campionato: domani a Siracusa, domenica 27 in casa contro il Sambiase (già qualificato ai playoff?) e domenica 4 maggio a Vibo contro la Vibonese. I ragazzi del Presidente Stompo dovranno insomma affrontare nell’ordine prima, quarta e quinta del campionato. Se poi dovessero fare risultato al “De Simone” di Siracusa i patornesi rientrerebbero prepotentemente nella lotta playoff. E – si badi bene – per “risultato” intendiamo, ovviamente, la vittoria. Improbabile quanto si voglia ma resta un risultato possibilista in quanto il calcio non è (e mai sarà) una scienza esatta.

La Vibonese con 49 punti, domani è costretta a fermarsi in quanto il calendario l’avrebbe “vista” impegnato contro l’Akragas. La domenica successiva dovrà andare a far visita al Siracusa per cui la possibilità che all’ultima giornata Vibonese-Paternò valga l’accesso ai playoff (all’andata finì 0-0) non è assolutamente trascurabile. A tal uopo ricordiamo che il Paternò detiene al momento il secondo peggiore attacco con 24 reti (peggio dei rossazzurri hanno fatto i gialloverdi dell’Enna con 15 centri) al quale fa da contraltare la quinta miglior difesa con 27 reti incassate (insieme alla Vibonese) dietro la capolista Siracusa (15), l’inseguitrice Reggina (19) e, a scalare, Scafatese (24) e Sambiase (26). Ma attenzione: su 14 incontri giocati lontano dal “Falcone-Borsellino”, gli etnei hanno perso soltanto in quattro circostanze (Pompei, Igea Virtus, Sant’Agata e Licata) mentre in casa ha fermato sull’uno pari Siracusa, Scafatese e Vibonese con la Reggina unica squadra ad averli battuti sia in casa che fuori. Insomma: se il Siracusa rappresenta l’ago della bilancia per un prestigioso posto playoff, il Paternò potrebbe essere la cellula impazzita di queste ultime tre gare. Vuoi vedere che…

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