A 180 chilometri da Reggio Calabria rigori a gogò e gol irregolari non sanzionati. “A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”

Il Giudice Sportivo è stato inflessibile nei confronti di Bruno Trocini il quale è stato appiedato per una giornata. Ancor più inflessibile è stato l’arbitro dell’incontro disputato (e vinto) in casa del Pompei che ha espulso l’allenatore della Reggina a causa di una rimostranza nei confronti di Marco Puntoriere che perdeva troppo tempo ogni qualvolta “rovinasse” a terra. In pratica non è successo nulla di nulla se non una sorta di richiamo all’attaccante avversario al quale il trainer amaranto chiedeva maggiore lealtà sportiva. Di queste circostanze ne succedono a bizzeffe in una gara ma, a quanto pare, il Signor Mario Leone di Avezzano, non ha voluto sentire ragioni neppure in fase di referto. Lo stesso arbitro nel corso del primo tempo ha annullato un gol regolarissimo a Checco De Felice inventandosi una regola tutta sua e che non ha niente a che vedere con le norme vigenti in materia di offside (il calciatore amaranto è infatti stato rimesso intenzionalmente in gioco dall’intervento di un difensore avversario) salvo poi ammettere il proprio errore. Insomma il Signor Leone ne ha combinate di tutti i colori. Tra l’altro, erano presenti in Tribuna anche due Giudici di Gara che, evidentemente, non hanno voluto sconfessare l’operato di un arbitro A.I.A. il quale ha dimostrato ampiamente di non conoscere le più semplici e basilari regole. Sarebbe giusto sottolineare che se Paolo Grillo non avesse segnato il gol della vittoria, la giacchetta nera con la sua megalomania (oppure pochezza tecnica) avrebbe distrutto tutto ciò che di buono la squadra amaranto ha fatto finora. Una delegazione di Albamaranto.org era presente negli spogliatoi dello Stadio Santa Maria e quindi testimone dell’abbraccio tra l’attaccante rossoblù ed il tecnico amaranto che sanciva la “pace” tra i due soggetti. Da specificare che la terna arbitrale era anch’essa presente all’episodio. Da evidenziare che Bruno Trocini era stato espulso anche nei minuti finali di Sambiase-Reggina per essere uscito dalla propria area tecnica. In questa sede, allora, rimarchiamo che ipotizzare più di un sospetto non costituisce sicuramente peccato sebbene una persona come Andreotti ebbe a dire che “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Infatti, a circa 180 chilometri da Reggio Calabria, gli arbitri continuano a concedere rigori inesistenti e gol viziati da evidentissimi fuorigioco. Un autore anonimo ebbe a dire: “Non avere paura delle difficoltà che incontri. Ricorda che l’aquilone si alza con il vento contrario, mai con quello a favore”. In virtù di ciò, allora, bisogna andare avanti stringendo i denti e sputando sangue: prima o poi il “premio” arriverà perché i sacrifici veri pagano. Per forza di cose.
Il Giudice Sportivo, oltre al tecnico amaranto, ha fermato per una gara il tecnico Infantino del Favara che domenica affronterà la Scafatese in terra campana.
Tra i calciatori squalifica per due giornate nei confronti di Leveque del Locri. Salteranno una gara effettiva di squalifica Jeffery (Igea Virtus), Tagliarino (Ragusa), Ariel (Sant’Agata), Zerbo (Sambiase), Catania (Sancataldese). Squalificato anche Cham della Reggina e Lo Pizzo del Nissa che proprio domenica si affronteranno al Granillo.







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