Bruno Trocini manda in campo una Reggina a trazione anteriore dove agiscono Paolo Grillo, Franco De Felice (preferito a Ragusa) e Bruno Barranco con Nino Barillà ispiratore della manovra. Nella sponda opposta, Michele Facciolo spedisce sul terreno di gioco uno spregiudicato 4-3-3 con Berardi, Alagna e Terranova bocche di fuoco.

Pronti via, amaranto in gol poi annullato per la posizione di offside di De Felice. La squadra di Reggio Calabria non si dà per vinta e qualche attimo dopo Bifulco dice no a Grillo su azione tambureggiante iniziata da un monumentale Nino Barillà. La Reggina gioca col coltello tra i denti proponendo un gioco fluido sulle fasce cosicché va vicinissima alla rete al 12’ sempre con un mobilissimo De Felice che tira a botta sicura: Bifulco si salva in qualche modo.

Partita bellissima e piena zeppa di capovolgimenti di fronte con la Reggina determinatissima e vogliosa come non mai.

Reggina letteralmente straripante mentre da Licata giunge voce che il Siracusa non va oltre lo zero a zero iniziale. La prima frazione di gioco si chiude quindi col risultato di 2 a 1 per la compagine amaranto: Trocini tira fuori dal cilindro un 4-4-2 aggressivo e letale grazie alla “pioggia” di cross che arrivano in area permettendo a De Felice e Barranco di ribaltare in una manciata di minuti lo svantaggio iniziale. La Vibonese – ad ogni buon conto – non è stata certamente a guardare ed ha (anzi) cercato di mettere paura alla più quotata formazione avversaria. Una nota di demerito deve andare al pubblico di Reggio Calabria che ha evidentemente preferito la poltrona agli scaloni del Granillo: i dati parlano di circa 5000 aficionados pronti a spingere la Reggina alla vittoria.

 La ripresa si apre con un tiro di Giunta che impegna dalla distanza il portierino amaranto. La Reggina è in evidente difficoltà, quasi in apnea: qualche secondo più tardi, infatti, rischia su un’azione corale rossoblù ideata da Favo e conclusa da Terranova che non si coordina perfettamente per cui l’azione sfuma. In seguito è Castillo su azione d’angolo a mandare di testa (incredibilmente) a lato. Insomma, amaranto in palese affanno in un secondo tempo che ha visto solo la Vibonese in campo. Massimiliano Ginobili – che sostituisce lo squalificato Trocini – rimescola le carte mandando in campo Ragusa, Renelus, Forciniti e Urso con l’intento di “rimpolpare” il centrocampo e far rifiatare la difesa grazie alle forze fresche e ritornare, così, ad imbastire azioni di gioco nella metà campo avversaria.

A dieci minuti dal termine cambia il risultato di Licata dove il Siracusa è passato in vantaggio grazie al gol di Convitto dopo aver rischiato la capitolazione in alcune circostanze nel corso del primo tempo. A questo punto, i punti di distanza tra la capolista e la Reggina tornano ad essere di 4 punti. Tra l’altro, le cronache riportano di un alterco tra i tifosi locali che inneggiavano alla Reggina ed il Presidente del Siracusa che ha “irriso” con un saluto quasi beffardo.  

Per la compagine amaranto è stato un secondo tempo di vera sofferenza complice un atteggiamento fin troppo rinunciatario sebbene gli avversari abbiano portato soltanto due veri pericoli verso la porta di Lagonigro. “Tutto è bene quel che finisce bene compresi i sette minuti di recupero”: l’importante era portare a casa la sesta vittoria consecutiva. E la Reggina l’ha fatto mantenendo viva più che mai la fiamma della speranza.

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In primo piano

Scopri di più da Albamaranto

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere