La “telenovela” riguardante l’Akragas continua. Qualche settimana addietro, il Presidente Giuseppe Arnone aveva annunciato il possibile ritiro dell’Akragas dal campionato di Serie D per mancanza di “fondi”. Poi la situazione sembrava rientrata grazie al buon cuore di qualche imprenditore locale che ha permesso di scongiurare un “tragico epilogo”. Questa mattina il numero uno dei “giganti” ha invece sottolineato che si vede costretto a far scorrere i titoli di coda vista l’assenza assoluta della politica locale che non ha fatto nulla per salvare il salvabile: “C’è’ il rischio di non poter giocare contro il Licata poiché mancano persino i soldi per tracciare le linee bianche con il gesso” ha svelato rivelando, tra l’altro, che “la squadra ha potuto raggiungere Reggio Calabria in pullman grazie all’intervento economico di un generoso imprenditore locale che ha fatto il pieno di gasolio”. E ancora: “I ragazzi si sono dovuti pagare pure la pizza. Così è impossibile continuare”. Il ritiro, ad ogni modo, non sarebbe così deleterio (e doloroso) perché darebbe l’agio all’Akragas di ripartire dal prossimo dall’Eccellenza con un nuovo titolo provvedendo al versamento a fondo perduto di 100.000 euro così come previsto dal regolamento. Nei prossimi giorni si saprà di più.

Proprio questa mattina, Felice Romano, Presidente della Scafatese, è intervenuto sul sito del club gialloblù incitando la squadra (e l’ambiente) a non mollare nonostante la sconfitta con la Nissa che “ha complicato il cammino verso l’obiettivo che ci siamo prefissati a inizio stagione, ma ciò non significa che molleremo. Mi aspetto infatti dalla che continui a mettere lo stesso impegno anche nelle ultime sette giornate di questo campionato, con grande professionalità e abnegazione. È importante però sottolineare chescrive il numero uno dei canarinianche una qualificazione ai play-off deve essere considerata come un ottimo risultato per la Scafatese nella stagione del suo ritorno in Serie D. In un girone checontinuaha espresso grande agonismo e tantissima qualità, con tante piazze che vantano un grande passato anche nel calcio professionistico. E dunque, nonostante qualche errore commesso, potremo assolutamente valutare in modo più che positivo questa stagione sportiva che possiamo considerare un primo passo del nostro progetto calcistico”.

Le due “situazioni” non sarebbero connesse, ovviamente. Ma, dal canto suo, fa bene il patron della Scafatese a dare una scossa all’ambiente esortandolo a non mollare. Muovendo dal presupposto che, in caso di ritiro dei “giganti”, tutti i risultati sin qui maturati sarebbero invalidati (come se l’Akragas non fosse mai sceso in campo). In conseguenza di ciò, la Scafatese (che ha pareggiato per 1 a 1 ad Agrigento e vinto a Scafati per 3 a 1) perderebbe 4 punti precipitando a 50 punti con un solo punto di vantaggio rispetto al Sambiase. Tra l’altro, i campani saranno impegnati a Siracusa il prossimo 6 aprile ed una eventuale vittoria con gli aretusei sarebbe importantissima per la classifica e per il prestigio. Ai lametini invece sarebbero tolti 3 punti per il successo (2 a 0) ad Agrigento e andrebbe a quota 49. Da sottolineare che proprio all’ultima giornata il calendario prevede Sambiase-Akragas che, in caso di ritiro, non sarebbe ovviamente disputata. Anche la Reggina perderebbe 3 punti relativi alla vittoria di domenica (2 a 0) più 1 per il pareggio (0 a 0)ad Agrigento per cui retrocederebbe a quota 56. Al Siracusa che ha battuto i biancazzurri per 5 a 0, sarebbero tolti solo 3 punti e andrebbero quindi a 60 ma va da sé che Akragas-Siracusa è in programma domenica 13 aprile e (sempre) in caso di ritiro, gli aretusei riposerebbero nella giornata in cui gli amaranto saranno impegnati al Granillo con la Nissa, la Scafatese con il Favara e il Sambiase ad Acireale. Va da sé che la Reggina è obbligata a vincere tutte le gare da qui alla fine del torneo compresa (anzi in particolare) quella con i nisseni giacché la vittoria le darebbe la serissima possibilità di andare ad un sol punto di distanza dagli aretusei a quattro giornate dal termine. Ma andiamo a vedere gli impegni delle squadre interessate.

  • Siracusa (60): Favara (casa), Licata (fuori), Scafatese (casa), riposo (?), Paternò (casa), Vibonese (casa), Igea Virtus (fuori)
  • Reggina (56): Sambiase (fuori), Vibonese (casa), Pompei (fuori), Nissa (casa), Locri (fuori), Favara (casa), Sancataldese (fuori)
  • Scafatese (50): Sancataldese (fuori), Locri (casa), Siracusa (fuori), Favara (casa), Igea Virtus (casa), Sant’Agata (fuori), Ragusa (casa)
  • Sambiase (49): Reggina (casa), Sant’Agata (fuori), Enna (casa), Acireale (fuori), Licata (casa), Paternò (fuori), riposo (?)

Il Siracusa da qui al temine del campionato dovrà affrontare squadre che non devono chiedere nulla (o quasi) al campionato sebbene Scafatese e Vibonese possano ambire al miglior piazzamento possibile in chiave playoff. Gli amaranto, invece, dovranno affrontare compagini in lotta per non retrocedere (Locri, Sancataldese e Pompei) e col Sambiase che guarda ai playoff come obiettivo di prestigio. La Scafatese potrebbe provare a fare lo sgambetto alla capolista: Romano, d’altronde, è stato categorico. Parola d’ordine: non mollare!

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