Dopo un primo tempo stentato, la compagine amaranto vince con pieno merito. Barranco e Urso gli autori delle reti

La compagine di Bruno Trocini si presenta in campo con alcune novità. La prima: è Jacopo Dall’Oglio a sostituire lo squalificato Toti Porcino. La seconda: in difesa Ndoje è preferito a Cham per sostituire l’infortunato Giuliodori. La terza: Franco De Felice scende in campo dal primo minuto al centro dell’attacco amaranto. La quarta: il recuperato Paolo Grillo regolarmente in campo preferito a Renelus. Dall’altra parte Giancarlo Favarin, tecnico agrigentino, si presenta al Granillo con ben tredici “Juniores” e qualche “sopravvissuto” straniero e manda in campo un abbottonatissimo 5-3-2. Il fischietto di giornata è Paolo Grieco di Ascoli Piceno il quale ha diretto Siracusa-Enna dello scorso 3 novembre finita col risultato di 4-0 per i padroni di casa nonostante siano rimasti in dieci per l’espulsione del portiere Iovino.
LA CRONACA – Mentre la Scafatese passa subito in vantaggio con la Nissa (la gara è iniziata alla 14.30), la squadra amaranto ha delle evidenti difficoltà ad andare in gol anche perché il tecnico ospite “ha letteralmente messo il pullman davanti alla porta di Gerlero”. La prima azione degna di nota (22’) è confezionata da Grillo per Ragusa il quale, però, manda a lato di poco. Quattro minuti più tardi la coppia Barillà-Grillo confeziona una palla per De Felice che non si coordina e alza la mira. E qui termina la prima frazione di gioco dove si è vista una Reggina determinata ma incapace di produrre come in altre circostanze. La manovra risulta infatti farraginosa, lenta, fin troppo compassata e ricca di inutili fraseggi che bloccano la fluidità dell’azione. Quella vista finora è una squadra monocorde che si affida esclusivamente a cross in area per l’incornata di un ipotetico ariete che non c’è (De Felice si è visto poco ed ha sbagliato tanto). Intanto c’è da registrare il vantaggio del Siracusa ad Enna grazie al gol di Maggio. Vince la Vibonese a Ragusa mentre il Sambiase è sotto di un gol in casa dell’Igea Virtus.

Nella ripresa via libera a Renelus e Barranco che sostituiscono Dall’Oglio e Grillo (entrambi poco ispirati) cosicché Trocini trasforma il 4-3-3 in un 4-2-4 sicuramente più “pesante”, duro e consistente. E sarà proprio l’argentino a portare in vantaggio la squadra amaranto che insacca in mischia: al 46’, quindi, Reggina avanti nel punteggio con un Barranco lesto a mettere alle spalle del portiere ospite un pallone vagante nell’area piccola. Barranco a quota 12 gol e sempre più importante (e insostituibile) per la compagine amaranto. Dopo aver sbloccato il risultato, il tecnico amaranto sostituisce De Felice con D’Urso ritornando così al 4-3-3 mentre cambia il punteggio di Scafati dove gli ospiti nisseni prima pareggiano e poi ribaltano clamorosamente il risultato vincendo quindi per 2 a 1 grazie alla doppietta di Samake. Due a zero del Siracusa a Enna, gol di Sush. Al 76’ Renelus impegna il portiere ospite mentre un minuto più tardi l’arbitro dell’incontro annulla un gol per un ipotetico fallo di posizione di Barranco tenuto in gioco da un difensore avversario appostato sulla linea di porta. Qualche minuto dopo fa il suo ingresso in campo Forciniti in sostituzione di Laaribi che, tutto sommato, è stato autore di una buona prova. Il raddoppio è nell’aria ed è confezionato da Urso che, dalla distanza di 30 metri, lascia partire un perfetto bolide che si insacca nell’angoletto destro del portiere avversario. Bellissimo.
CONCLUSIONI – Chi si aspettava una goleada da parte della Reggina sarà rimasto deluso ma l’importante era battere il fanalino di coda a qualsiasi costo e con ogni punteggio utile. E la Reggina ci è riuscita pienamente nel corso del secondo tempo sicuramente più incisivo e fluido rispetto al primo dove la squadra di Trocini ha accusato qualche difficoltà di troppo. La vittoria, ad ogni buon conto, è opera del tecnico amaranto che ha operato i cambi giusti nel momento giusto, inserendo il secondo attaccante e disponendo Barillà e Laaribi a ridosso delle punte col compito di fornire più palle possibili ora agli esterni ora agli attaccanti. Da quel momento in poi l’Akragas – che non si è mai presentato dalle parti di Lagonigro – è letteralmente sparito del campo, prestando ripetutamente il fianco alla squadra di casa. Una nota di merito va data a Barillà il quale, dall’alto della sua esperienza, ha cercato di gestire la partita e di essere da esempio per i compagni. Un applauso vada a Laaribi autore di buone trame di gioco e di lanci millimetrici mentre un encomio speciale è rivolto a Barranco e Urso autori dei due gol con i quali hanno saputo regolare l’avversario.

Applausi a scena aperta alla Curva Sud sempre commovente nell’incitare gli amaranto. La Curva amaranto è davvero il dodicesimo uomo in campo. Se la FIGC non ha ritenuto opportuno tributare un minuto di silenzio a Bruno Pizzul, la Curva Sud lo ha omaggiato con un coro ed uno striscione… Bravi!






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