La compagine amaranto ne fa tre all’Enna e si avvicina sempre più al Siracusa sconfitto ad Acireale. Un applauso ai tifosi sia amaranto che giallo-verdi

Novità in casa Reggina: in difesa Bruno Trocini preferisce Ndoye a Cham sulla corsia di sinistra mentre al centro dell’attacco Francesco De Felice viene spedito in campo dal primo minuto al posto di Bruno Barranco. Il recuperato Paolo Grillo siede invece in panchina. Peppe Pagana, trainer giallo-verde, manda in campo un 4-4-2 col quale intende chiudere ogni spazio agli avversari.
La cronaca – Mentre in Serie C sono molte le società a rischio penalizzazione con qualcuna che non potrà nemmeno iscriversi al prossimo campionato (nella giornata di ieri il Taranto dei ragazzini è stato sommerso da 7 gol dal Picerno mentre la Turris è stata battuta dalla Cavese per un gol a due) la Serie D va avanti con Reggina che continua a macinare risultati, gioco e gol. Non c’è il pubblico visto con gli aretusei – quindici giorni or sono – ma quello presente (4000 tra abbonati e paganti) ci crede fermamente e spinge a gran voce la squadra del cuore fin dal primo minuto.
Quello della Reggina è un 4-3-3 “sui generis” nel senso che lì davanti De Felice risulta molto mobile e manovriero senza dare quindi punti di riferimento alla difesa avversaria con Renelus e Ragusa che si scambiano continuamente le fasce di competenza e creano calcio champagne unitamente a Barillà, Laaribi e Porcino. Ad ogni buon conto, nei primi minuti sono gli ospiti a fare girare palla, fraseggiare ed avere la superiorità numerica a centrocampo. Ne consegue che Cicirello risulta il migliore dei primi 15 minuti di gioco e quello che impensierisce maggiormente la difesa amaranto. Ma è evidentemente il cosiddetto “fuoco di paglia”: la Reggina è la Reggina e Toti Porcino lo sa “perfettamente” per cui, grazie ad un colpo di testa (a dir poco) magistrale, mette alle spalle del portiere avversario un assist perfetto di Giuliodori dalla destra.
In questo momento la compagine di Trocini sarebbe a quattro punti di ritardo dal Siracusa in considerazione del nulla di fatto degli aretusei sul difficile campo di Acireale (dove ultimamente la Reggina ha vinto con 4 gol di scarto). Alla mezzora Giuliodori si infortuna cosicché viene sostituito da Vesprini: continua la maledizione degli infortuni in casa amaranto. Al 42’ è Laaribi ad inventarsi il gol della domenica: un grandioso Porcino conquista palla a centrocampo e porge all’italo-marocchino che lascia partire un tiro dai 30 metri che si insacca nel sette di Simeoli. Altafini avrebbe potuto gridare “questo è un gollasso!” per il raddoppio amaranto mentre il Siracusa soccombe per 2 a 1 ad Acireale grazie alla doppietta di Mokulu (azzurri in gol con Sush).
Nella ripresa entra Capomaggio per Adejo non al meglio così come segnaliamo il cartellino giallo per Ndoye per un bruttissimo fallo su De Souza che ha costantemente avuto la meglio sul terzino amaranto: Trocini quindi lo sostituisce mandando in campo Cham così come a 20 minuti dal termine esce De Felice (che non ha mai avuto una sola palla giocabile) per Barranco. Durante la ripresa, sebbene non abbia costruito grandissime azioni da rete, la compagine amaranto ha controllato agevolmente l’Enna che, giocoforza, non ha mai potuto impensierire seriamente l’estremo difensore amaranto. A quattro minuti dal fischio finale, la compagine di Trocini, non disdegnando le sue solite (e micidiali) folate offensive, mette a segno il tre a zero con Barranco abile e bravo a sfruttare mirabilmente di testa un cross dalla sinistra del sontuoso Toti Porcino. Decimo sigillo dell’argentino che con questa rete arriva quindi alla doppia cifra in un girone da definire infernale.
Le riflessioni finali. La squadra dello Stretto ha fatto pienamente il suo dovere vincendo una gara importantissima grazie ad un 3 a 0 mai messo in discussione e con una condotta di gioco esemplare e concreto contro un Enna che ha potuto poco o niente. Insomma vittoria più che meritata da parte di una squadra micidiale, efficace e proficua che sa fare a sportellate contro chiunque. Il Siracusa, intanto, è scivolato in quel di Acireale (2 a 1 il risultato finale) sulla classica buccia di banana per cui la distanza tra le due squadre ritorna ad essere di tre sole lunghezze. La Reggina, a questo punto, ci deve credere fortemente senza se e senza ma.

Un applauso alla Curva Sud di Reggio Calabria che ha sostenuto per tutt’e 95 minuti (e più) compreso il boato nel triplice fischio di Acireale. Ed un applauso dev’essere tributato ai tifosi dell’Enna giunti al Granillo in gran numero nonostante la distanza tra la cittadina siciliana e Reggio Calabria. Una gran bella tifoseria che ha fatto i complimenti a quella amaranto augurandole la vittoria del campionato





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